- La leggenda -

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Quella notte, l'incendio da me appiccato, distrusse tutto ciò che il fuoco incontrò durante il suo percorso. Niente più banchetto, niente più albero di Natale, niente più regali, niente più Natale, ma soprattutto niente più vite in quell'ammasso di macerie che un tempo era un piccolo paese.
La mia vendetta fu compiuta, strappai con prepotenza la vita di ognuno di loro, eccetto i più piccini, quei piccoli cinque bambini alla fine si salvarono. La loro innocenza mi ricordava la mia, non avevo avuto la forza di ucciderli, non loro.
Rimasti ormai senza genitori, decisi di diventare io la loro guida, trasformandoli a mia immagine e somiglianza!
Divennero come me i figli della notte, cibandosi di chi, per curiosità o per aver smarrito la strada, si imbatteva in questo posto ormai deserto.
Da allora, il mio spirito continuò a vagare per quelle macerie, diventando anche frutto di una leggenda metropolitana:
Negli anni a seguire della mia morte, accadde che, qualsiasi genitore raccontasse la mia storia per spaventare e convincere i piccini ad andare a letto, il mio spirito prendeva possesso del corpo dei bambini e durante la notte le gambe e le braccia dei membri della famiglia venivano consumati e lacerati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16, 2018 ⏰

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