Non ero fatta di aria o di qualsiasi altra cosa siano fatti i cosiddetti "fantasmi", ero ancora fatta di carne ed ossa e respiravo ancora. Guardai il braccio dove mi ero inflitta il taglio, e a mia sorpresa, la ferita era totalmente cicatrizzata. Non potevo crederci, non poteva essere vero, era tutto così strano. Perché non ero morta? Perché le mie vene si erano cicatrizzante? Come poteva essere accaduto tutto ciò?
Sconvolta dal fatto accaduto, ripresi il vetro e mi ritagliai il braccio. Andai sempre più in profondità, iniziando nuovamente a sanguinare velocemente.
Ripersi i sensi per circa trenta minuti, e riaprii gli occhi. Il braccio si era cicatrizzato un'altra volta, smettendo di sanguinare e riprendendo a vivere.
Ero confusa, non riuscivo a capire perché non riuscissi a perdere la vita.
Disperata mi alzai, vedevo tutto ancora un pò sfocato, e il mio corpo era ancora molto debole. Mi feci forza e uscii fuori dalla villetta.
Alzai il volto verso il cielo, esso non era più cupo di nuvole, ma si era dipinto di un bel blu notte e ricoperto di un tappeto di luccichio emanato dalle stelle. E come scordarsi della luna, era così raggiante di luce propria. Fu proprio una meravigliosa serata di luna piena.
Ma qualcosa non andava, qualcosa in me era attratta da quella luna che rifletteva la sua dolce luce bianca su di me.
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La morte bianca
TerrorIn Scozia, una leggenda narra del suicidio di una bimba molto piccola. Nei giorni a seguire dalla sua morte, accadde che le gambe e le braccia dei membri della famiglia iniziarono a consumarsi e a lacerarsi. Per questo motivo alcuni credono ancora o...