-Rabbia repressa-

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Uno ad uno dovevano cadere ai miei piedi, pregandomi in ginocchio di risparmiare la loro miserabile vita. Ma di certo non avrò nessuna pietà per nessuno di loro. D'altronde come avrei potuta averla?! La natura ci mette al mondo per ciò che siamo, senza fare discriminazione di chi può sembrare "diverso". Io ero solo una bambina innocente, per metà umana e per metà vampiro. Ma certamente questo non poteva essere motivo di un così tale disprezzo, non avevo scelto io queste sembianze..
L'odio che provavo nei loro confronti era immenso, quei miseri bastardi mi avevano ridotto polvere e adesso toccherà loro un destino peggiore di questo.

Quella stessa sera l'albero finì di essere addobbato, i colori sgargianti che emanavano quelle minuscole lucine rallegravano i cuori di ognuno di loro, mentre l'angelo dorato poggiato sulla punta dell'abete di un verde sgargiante, portava speranze di una nuova vita migliore. Ma che miglioramenti di vita potevano mai aspettarsi quelle bestie se sono stati in grado di toglierne una ad una bambina?! Come si può pensare di vivere tranquillamente portando questo enorme peso sulla coscienza, ammesso che ne abbiano una?!

La morte biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora