-Destino fatale-

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Tutte le loro fatiche e i loro sacrifici, alla fine del mese davano i loro frutti. La gente della campagna, accorreva ogni giorno da noi per comprare qualche animale da poter cucinare o i loro prodotti.
Ponevano tanta fiducia nei miei, perché sapevano che tutti i loro prodotti erano coltivati o cresciuti in modo sano, senza l'aiuto di imbottiture chimiche negli animali. E così, grazie alle loro fatiche, riuscivamo a vivere una vita "discreta".
E tutto andò avanti così "perfetto", fino a quando qualcosa cambiò..

Era arrivato il periodo invernale, e le tempeste erano già dietro alle porte. L'inverno è sempre stato il periodo più faticoso per i miei genitori, dato che il terreno in questi periodi ha bisogno di più cure, cercando di riparare ai danni del gelo e delle piogge.
Ma nonostante tutti i danni che causavano le tempeste, i miei c'è l'avevano sempre fatta, fino a quel momento..
Era calata la sera, e ben presto sarebbe arrivata una forte tempesta. E presto capimmo che si stava preannunciando un grosso tornado, uno in grado di distruggere qualsiasi cosa.
Così ci affrettammo ad uscire fuori, prendemmo i nostri animali e ci diremmo verso la cantina. La cantina si trovava nelle profondità della casa, era lo spazio di lavoro di mio padre, dove al suo interno aveva posto tutti i suoi attrezzi, e tutto ciò che serviva per coltivare la terra e per allevare animali.
La cantina era un posto freddo e poco illuminato, quasi macabro, ma era l'unico posto "sicuro" in quel momento.
Scendemmo giù e ci sistemammo in un angolo, quando ad un tratto le urla degli animali e dei forti rumori di vento e oggetti sbattere ovunque, ci mise in allerta. Il tornado era arrivato, e avrebbe spazzato via qualsiasi cosa.
Impauriti ci stringemmo in un forte abbraccio, ed egli arrivò su di noi.
La casa iniziò a tremare, e con essa anche la cantina. A poco a poco iniziarono a volare via le finestre, le porte, e mattone dopo mattone la casa iniziò ad essere strappata via dalla terra e ad intrappolarsi in un grosso e orribile vortice, da cui niente e nessuno ne sarebbe uscito intatto.
La nostra macabra cantina continuava a tremare, ma era molto in profondità, e quel maledetto tornado non sarebbe riuscito a prenderci.
Ma qualcosa chiamato destino decise che qualcosa doveva andare storto, e qualcuno doveva morire.

La morte biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora