RICAPITOLANDO
Dice. Allora il dott. Gavegghi si avvicina e mi inietta una siringa di liquido in vena. Passano secondi, i secondi più lunghi della mia vita. Dopo ciò, tutto buio.
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ANDREA'S POV
Cosa sta succedendo? Ah, si... ho fatto una figura di merda: sono svenuto davanti a Laura e al dottore. Stress...

-Ah, finalmente ti sei svegliato!-

Dice qualcuno. Sono ancora un po' intontito, quindi non capisco bene chi è. Mi giro per guardare la porta, dove dovrebbe esserci la persona che mi ha parlato. Capelli scuri e occhi chiari; potrei riconoscere quel viso dappertutto. Anna.

-Anna?-

-Si, e Leo-

Mi risponde una voce maschile. Leo, di sicuro. La mia migliore amica è visibilmente preoccupata: i suoi magnifici occhioni grigio-azzurri hanno intrappolato dentro il terrore. Paura di perdere me e Giovanni.

-Ma... ma... che ore sono?-

Dico, tirandomi seduto con i gomiti. Cazzo, che mal di testa! Ad un tratto mi ricordo di...

-GIOVANNI! Devo uscire da questa stanza, andare da lui...-

Mi alzo faticosamente: la testa... cazzo se fa male! Mi indirizzo alla porta ma Leo si mette di mezzo.

-Leo... cazzo, levati di li!-

-No, senti Andre...-

Non gli lascio finire la frase, perché lo spingo via. Allora, Anna mi prende per le spalle e mi si mette faccia a faccia.

-Andrea, guardami negli occhi. Giovanni è...-

ERICA'S POV
Sempre tutto buio. Come al solito, d'altronde. Sono passati due giorni da quando gli infermieri mi hanno iniettato i medicinali. C'è qualcuno nella mia stanza, qualcuno che piange. Conosco bene quel pianto: mamma! Mia madre... è qui! Non l'avevo in torno da molti giorni; è partita il giorno prima dell'incidente. Ora è qui, ed è pure preoccupata per me...

-Dai, Marisa... non morirà, vedrai. Ce la farà...-

-I medici non ne sono certi... non voglio perdere mia figlia... la mia Erica...-

-Dai, meglio che ce ne andiamo...-

Mia madre riprende il pianto, non un pianto soffocato, ma singhiozza... non so se è peggio mia madre che piange, o il coma. Non voglio più stare in questo stato; mi manca Andrea... non continuo a credere di avergli fatto una cosa del genere... però voglio anche riabbracciare Giovanni.

ANDREA'S POV
-Cosa è Giovanni? Non dirmi che è...-

Giovanni non può essere morto, no... NO!

-Non credere così. È solo che ha avuto dei problemi con un'infezione alla ferita all'addome. Non è morto, ma non può ricevere visite...-

-Col cazzo le regole... ora vado da lui.-

Sposto Anna e la faccio cadere, non voglio trattarla così... però devo. Vorrei dargli una mano a rialzarsi, ma non posso. Devo andare da Giovanni. Finalmente, esco dalla stanza e mi ritrovo in corridoio; a che piano sono? Vado all'ascensore e scopro di essere al quinto, devo raggiungere il terzo. Ma non posso fare le scale: ho un braccio ingessato e una caviglia fasciata e steccata. Devo prendere l'ascensore; lo chiamo e in un minuto arriva... è affollato, cazzo se è affollato! Vabbeh, entro e mi metto in un angolino, la gente mi osserva a causa delle mie ferite. L'ascensore si ferma al piano dove devo andare e esco, non correndo perché non riesco, ma quasi... camminando velocemente. Porca puttana se fa male la caviglia! So a memoria la "strada" per la camera di Giova. Eccola! Entro, spalanco la porta e...

-Andre... Andrea? Cosa ti è successo? Cos...-

Lo abbraccio, forte... come non avevo mai fatto

-Andre, così mi fai male... attento! Mi hanno appena medicato...-

Sento una lacrima che mi riga la guancia... no, no... non ora! Anche se non è il momento, scoppio a piangere.

-Andrea, sei strano... cosa succede, lo sai che con me puoi parlare...-

-Io... io... io... credevo che... tu... tu fossi... morto...-

-No... cosa pensi. Sono messo male, ma... dai, morire no. I dottori hanno detto che in una settimana e mezzo, se tutto andrà bene, potrò camminare. Non uscire dall'ospedale, ma sarebbe un inizio... no?-

-Giova... Giova... ti perdono.-

-Non mi sembra il momento per...-

-Ho capito che non riuscirei mai a vivere una vita normale senza i nostri video, le risate, tutto... ma soprattutto senza te...-

-Non sei mai stato così nemmeno con Erica... Comunque, scusami per... per averti tradito.-

Allora mi metto a ridere; non è una vera e propria risata, ma è di felicità (misto a stress, ovvio)... e, anche un po' scherzosa

-Almeno potrà dirci chi di noi due è più bravo...-

E poi scoppio a ridere, un po' per colpa dello stress, ma... anche perché mi fa ridere il pensiero di Erica che giudica me è Giovanni a letto

-Ma, Andrea...-

Dice Giova, scoppiando in una risata pure lui. Ance se dopo qualche secondo smette:

-Scusa, è che faccio fatica a ridere per via della ferita... ma ti prometto che un giorno ritornerò a divertirmi insieme a te.-

-E a fare video. C'è da dirlo subito a tutti!-

-Ehm... ma come facciamo? Nel senso che... siamo in condizioni orribili...-

-Ci penso io.-

Dico, sedendomi sul bordo del letto, facendo attenzione al mio migliore amico. Prendo il cellulare e apro Instagram, accedo alla pagina che ho in comune con Giova (@inoobchannel) e faccio una foto, con sfondo nero. Poi penso a cosa scrivere e alla fine digito queste parole sulla tastiera;

"Signori e signore, gli Inoob ricominceranno a fare video. In questi giorni pubblicheremo un post e vi spiegheremo meglio :)"

-Fatto, ma di ciò ci occuperemo dopo-

Ok, va bene: riprenderò a fare video! Non vedevo l'ora...
Ad un tratto, la porta si apre ed entrano tre persone: Leo, Anna e Laura. Ok, ora sono nei guai...
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Si, lo so... il capitolo è corto, ma pieno di contenuti, a parere mio. Ceh, poi dovete prepararvi per il BOOM dei prossimi capitoli ahaahahahha😂
Beh, oggi mi sento mooooolto in forma e boh,
AAAASGANNAWAYYY

Una vita senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora