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RICAPITOLANDO
In corridoio incontro i genitori di Giovanni, pronti per portare a casa il loro "figlioletto". Io, invece, sono venuto per Erica.
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GIOVANNI'S POV
Finalmente, oggi uscirò da questo fottutissimo ospedale! Ora sono seduto sulla sedia a rotelle, anche se ho litigato con l'infermiere perché volevo raggiungere i miei genitori camminando. Li vedo già: mia mamma è girata di spalle e mio papà la sta abbracciando; solo lui mi nota. Allora scioglie l'abbraccio e si dirige verso di me e mi saluta. Poi, subito dopo, arriva correndo mia mamma. Però... manca qualcosa, qualcuno: Andrea.

ERICA'S POV
Sono nell'ambulatorio del dott. Rossi con quello strano ragazzo che ho visto appena mi sono svegliata. Lui e il medico stanno parlando alle mie spalle, in modo che io non senta. Sento di essere in un certo senso "connessa" con quel ragazzo... però non mi ricordo assolutamente di lui, non lo conosco proprio! Credo che si chiami Andrea... o Antonio; chi se lo ricorda? So solo che dovrò vivere da lui per qualche settimana, perché i miei genitori sono in viaggio di lavoro. Non mi ricordo nemmeno di loro.

-Mi raccomando, non devi farle sapere che sei stato...-

Dice il dott. Rossi e poi si gira, perché si accorge che li sto ascoltando. Non saprò mai chi era lui... però deve essere stato una persona importante se andrò a vivere a casa sua.
I medici mi hanno detto che sono stata in coma e che al mio risveglio ho avuto un danno cerebrale, così ho scordato tutto. Potrei recuperare la memoria nel giro di cinque/sei mesi. La cosa di non sapere niente della mia vita mi sta uccidendo: voglio sapere chi era il tizio che c'è in questa stanza! Voglio conoscere il ragazzo che è in sedia a rotelle...

-Ok, Erica... ora scenderai con Andrea e firmerai. Poi potrai uscire da qui-

Dice in modo cordiale il dott. Rossi.

-Ok...-

Gli rispondo. Sembro impaurita, però, in realtà, non lo sono: non vedo l'ora di andare a casa di... Andrea? Cosi, magari mi tornerà in mente qualcosa.

-Erica? Erica... mi senti?-

Il ragazzo si avvicina a me: sono seduta sul lettino, però mi ero persa fra in miei pensieri, e non l'ho ascoltato...

-Si si, puoi ripetere?-

-Potresti rimanere in ospedale fino all'arrivo dei tuoi... se preferisci.-

-No. Voglio venire con te.-

Lui si trattiene una lacrima. Come lo so? Ho il suo viso tanto vicino che potrei dargli un bacio... anzi, la tentazione è forte. Però non lo conosco bene, non so nemmeno chi sia. Poi... non mi sembra il caso di baciarlo davanti al medico!

-Allora potete andare. Ricordatevi della visita della prossima settimana, però-

Cosi ci saluta il dott. Rossi.

-Ok, sabato alle 11:30.-

Dice il ragazzo mentre esce, prendendomi per un braccio. Appena mi sfiora, sento un brivido alla schiena... quanto è carino! Però devo chiedergli come si chiama... Antonio o Andrea?

-Ehi, mi puoi togliere una curiosità?-

Gli chiedo mentre entriamo in ascensore; per fortuna è vuoto!

Una vita senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora