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RICAPITOLANDO

ANDREA'S POV

-Bene, ora dobbiamo parlare.-

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GIOVANNI'S POV

Ok, quando Andrea usa quel tono, c'è qualcosa che non va. Cosa sarà successo?

-Dimmi tutto...-

-No, entriamo un attimo nel bosco.-

Si, ha un tono da funerale... se non peggio.Due secondi fa era felice, e adesso? Ho fatto qualcosa io? Boh, chi lo sa... lui non mi è mai sembrato così strano...

Ci addentriamo nel bosco, e ci dirigiamo nel Nostro Posto. Dopo dieci minuti di camminata, arriviamo in un punto accerchiato dalla fitta boscaglia, ricoperto da un soffice prato. Lì c'è la capannina di pietre e paglia che ci ha costruito il padre di Andrea quando eravamo ancora piccoli... avevamo circa otto anni. Se ve lo state chiedendo, si, venivamo al Bondone già a quell'età: ci piaceva fare escursioni e, in una delle tante, abbiamo scoperto questo bosco. L'unico albero che c'è in questo spiazzo, è una quercia secolare, il cui ramo più possente è rivolto verso la vallata disabitata dall'uomo. Quando eravamo piccoli, ci arrampicavamo proprio su quel ramo e stavamo ore a fantasticare sul nostro futuro... non ci saremmo mai immaginati di finire così.

-Vieni...-

dice Andre, interrompendomi dai miei ricordi. Cammina fino al dirupo, dove c'è un grande masso, che sporge sulla vallata. Poi si siede, facendomi segno di andare vicino a lui. Mi siedo, e a quel punto Andrea mi dice un cosa che mi lascia a bocca aperta.

-Erica si è ricordata di me!-

Mi dichiara con una tono più allegro di quello che ha usato fino a quel momento. Lo guardo negli occhi... quegli occhi fra l'azzurro, il verde e il grigio... glieli ho sempre invidiati. IO ho solo degli stupidi occhi azzurri...

-Quindi sa chi sei... cosa sei stato... ti conosce bene!-

-No, si ricorda solo una parte di me...-

-Quale?-

-Ieri sera, ci siamo... baciati. Allora lei si è ricordata di me come "il suo ragazzo"...-

Nemmeno due giorni di convivenza e sono già arrivati a tanto... e magari hanno anche scopato1 Ma non devo essere gelosa: Erica è la sua ragazza...

-Qui di di me non sa niente?-

-Sa che sei il mio migliore amico, come ti chiami... insomma, queste cose!-

Dice alzandosi in piedi dalla gioia... proprio non riesce a contenersi, si vede. Beh, sono torpido una bella coppia assieme... devo abituarmi al fatto di non poter più toccare Erica, di non poterla più baciare... niente! Però non posso confessare ad Andre che amo la sua ragazza.

-Non sei felice?-

-Si...-

-Ti conosco... c'è qualcosa che non va.-

Mi conosce troppo bene, se non fosse mio amico dovrei ucciderlo!

-Non è vero, dai!-

Cerco di mentire, per poi tirargli un pugno amichevole sulla spalla.

-Dal modo in cui parli, non sembra che sia tutto a posto.-

-No, davvero... tutto ok. Sono solo un po' giù perché...-

Ad un tratto sentiamo dei rumori e, istintivamente, ci giriamo da dove proviene il fruscio.

ERICA'S POV

Ho scoperto che Anna è proprio una brava ragazza! So che è la fidanzata del ragazzo biondo, che mi ha detto di chiamarsi Leonardo. In questa ora li ho conosciuti meglio, ma non tantissimo. Solo quando stavamo per iniziare a mangiare, Stefano si è chiesto se sarebbe stata una bella idea quella di andare a cercare Andrea e Giovanni. Io e Anna ci siamo offerte volontarie. Quando ci siamo allontanati dai ragazzi, la mia "nuova amica" mi ha spiegato il motivo per cui lei voleva andarli a cerare: Stefano e Leonardo non sanno dove sia il Posto Speciale del mio ragazzo e del suo migliore amico. Mentre camminavamo su un sentiero molto stretto, Anna mi ha raccontato che Giovanni l'aveva portata lì una volta... come amica. Mi ha pure detto che lei è molto legata sia a Giova che ad Andre. Infine, mi ha spiegato che se uno dei due è un po' giù, oppure vogliono rimanere un po' da soli, vengono nel Loro Posto.

Ora abbiamo appena finito il sentiero e vedo i due ragazzi, sembrano l'uno l'opposto dell'altro: Andrea con T-shirt nera e jeans scuri, Giovanni con maglia bianca e jeans normali. Anche come carattere sono l'opposto, mi ha detto il mio ragazzo. Si sono girati verso di noi e ci stanno guardando con occhi sgranati

-Venite? Vi stiamo aspettando tutti per il pranzo-

Li rimprovera Anna sorridendo. Io mi avvicino ad Andre e lì, proprio davanti a quella vallata, una miriade di ricordi mi vengono addosso come se fossero un treno. Uno in particolare mi colpisce...

*FLASHBACK*

-Ehy tu, vieni qui!-

Mi chiama Andrea. E' vestito in modo sportivo: pantaloncini dell'Adidas neri, maglia nera e Nike. io corro verso di lui e lo abbraccio. La sua pelle ha un buonissimo profumo...

-Eccomi!-

Gli dico ridendo, poi lo bacio; è troppo alto, quindi per arrivare alle sue labbra devo mettermi in punta di piedi. Dopo un minuto, mi respinge dolcemente per poi tirare fuori dalla tasca una scatolina nera.

-Aprila...-

Dice porgendomi l'oggetto. Io, ancora un po' stordita la apro, e dentro ci trovo... due anelli in argento identici. Li osservo bene e noto che uno è più piccolo e un più grande, su tutti e due è inciso "A&E".

-Senti, ci frequentiamo da molto... siamo stati amici, e da qualche tempo mi sono reso conto di amarti. Quindi... possiamo dire che... questo è l'anello di fidanzamento...-

Rimango sbalordita. E' la prima volta che vengo in questo posto magnifico, è uno di quei paesaggi che ritraggono nei libri di fiabe... lo adoro. Però, ora riesco a vedere solo Andrea. Lo amo...

-Naturalmente... se tu accetti...-

Solo ora mi rendo conto che il mio silenzio lo sta tenendo sulle spine. Mi rimetto in punta di piedi, per poi avvicinarmi al suo orecchio e sussurrargli due semplicissime parole che mi cambieranno la vita:

-Ti amo-

Allora mi rimetto in posizione normale e prendo l'anello più piccolino e me lo infilo sul pollice, poi lui fa lo stesso con l'altro...

*FINE FLASHBACK*

***

Mi risveglio sdraiata sul sedile posteriore della macchina di Andre; Anna mi sta premendo un fazzoletto di tessuto impregnato di acqua fresca sulla fronte. Posso appena notare in lontananza il mio ragazzo seduto su una sedia da campeggio, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e che si copre la faccia con entrambe le mani. L'unica cosa che riesco a dire ad Anna è

-Chiamami Andrea. Ora.-

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Si, mi sento crudele: faccio sentire da cani Giova. Mi sento quasi male a scrivere queste cose

*ahahahahah, nope.*

Beh, me ne vado a dormire perché sono esattamente le 2.03, quindi....





AAAAASGANNAWAYYY

Una vita senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora