RICAPITOLANDO

Allora, dopo il suo ok, riprendo a baciarlo furiosamente. Poi lui riprende da dove suo fratello ci aveva interrotto: riprende a togliermi la maglietta... però lo voglio ora. Non posso aspettare.
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GIOVANNI'S POV
"Ciao Giova, Anna è appena arrivata in stazione... due minuti e sono da te, tu che fai?"

Apro whatsapp e mi ritrovo questo messaggio di Leo. Oggi è il 15 di agosto; ci troviamo tutti ed andiamo a fare un picnic su Bondone. Finalmente rivedrò Erica fuori da quell'inferno dell'ospedale... magari si ricorderà di me! Comunque, devo rispondere a Leo!

"Io sto uscendo da casa. Ti aspetto :)"

Mi passerà a prendere, poi andremo da Andre e infine al Bondone. Sarei andato io da solo da Andre, ma non posso camminare più di tanto e nemmeno guidare; che due coglioni! Beh, mi sono... vestito in modo sportivo e leggero: fa un caldo della miseria! semplici jeans e una T-shirt bianca semplice. Comunque, sarà la prima volta dopo tanto tempo che vedrò Erica fuori da quel dannato ospedale! E se si ricordasse di me? Si sarà ambientata con Andrea? Sono tutte domande a cui risponderò fra una mezz'oretta.

-Ehy, amico... ti serve un passaggio?-

mi chiede una voce femminile che io riconoscerei ovunque: Anna.

-Ciao Anna!-

la saluto aprendo la portiera e sedendomi sul sedile posteriore dell'auto di Leo. Sono ormai due settimane e mezzo che lei non viene più qui a Trento, però sta cercando di convincere i suoi a farla venire ad abitare a Trento. Ho sempre pensato che lei e Leo formassero una coppia perfetta!

-Come va?-

Le chiedo. Mi sembra più contenta e felice del solito. Beh, diciamo che non è la normalità in persona... è un po' pazzerella. Però, se diventasse "normale" non sarebbe più la Anna che conosco da ormai due anni.

-Bene bene. Ho una notizia da darti!-

dice lei, girandosi verso di me sorridente dal sedile del passeggero. Capisco Leo quando mi parla dei suoi occhi: ha degli occhioni grigi stupendi... ma, naturalmente, non è il mio tipo.

-Spara, dai!-

-No! Quando ci saremo tutti dirò quello che devo dire.-

ok, credo che Leo sappia qualcosa a proposito; se gli chiedo qualche informazione, lui me la darà. Non è bravo a mantenere i segreti... diciamo. Mi avvicino di più a loro due, tenendo fra le mani il sedile di Anna per non sbattere contro le portiere ogni volta che Leo fa una curva. Chi ha dato la patente a questo ragazzo? Per caso un tassista? Probabilmente... stiamo comunque parlando di Leo.

-E tu? Sai qualcosa?-

Dico rivolgendomi a lui.

-No. Continua con questa storia da quando è scesa dal treno... ma non ne so nulla... giuro!-

Dice togliendo le mani dal volante, per gesticolare. sono diventato paranoico: da quando ho fatto l'incidente, ho il timore di ripetere quello che mi è capitato. In più, questo è il mio secondo viaggio in macchina da quando sono uscito dall'ospedale.

-Tieni le mani sul volante, per favore.-

-Ok, scusami...-

Credo che se la sia presa... si, è tipico di Leo. Anna mi guarda e mi guarda in modo stano, poi mi chiede:

-C'è qualcosa che non va?-

-No... no, è solo che dopo l'incidente...-

-Capisco, non ti preoccupare!-

Una vita senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora