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a seguito della mia confessione ci fu un pesante silenzio imbarazzato.
capì immediatamente i motivi e mi venne allo stesso modo da ridere.
non si aspettavano che mi piacesse sul serio o che lo avrei ammesso?
difficile a dirsi, onestamente. probabilmente entrambe le cose.

dettato dai miei pensieri posti a peggiorar ancora di più la situazione, scoppiai in una fragorosa quanto contagiosa risata che, però, non funzionò per nulla.
le loro espressioni erano un mix di confusione e tristezza e rimpiansi di averlo detto. di certo non volevo provassero pena per me, non ne avevo bisogno. almeno... non in quel momento.

velocemente scivolai via dalle braccia del ragazzo a cui ero ancora aggrappato e mi sistemai comodamente sul pavimento, un po' freddo, tanto da farmi tremare.
passai poi una mano tra i miei capelli e li guardai attentamente uno ad uno. quanto potevano essere stupidi? che bisogno vi era, ormai, di rimpiangere ciò che avevano fatto? o meglio... ciò che uno di loro aveva fatto.

«guardate: non sono qui per avere compassione, né niente di tutto ciò. in questo momento mi trovo qui perché ho bisogno della mia rivincita: non ve lo nascondo, non sarebbe leale e a me piace fare il gioco pulito. yoongi si è messo contro la persona sbagliata, spero lo sappia»
borbottai, voltandomi verso il diretto interessato e fissandolo negli occhi per un po'.

«ma quindi ti piace il sesso sadomaso? perché a me va benissimo. sperimentare è una delle mie cose preferite. dovremmo anche provare il public humiliation, è fav-»
iniziò a parlare yoongi, sembrava una mitraglietta e io non stavo esattamente ascoltando, tanto che mi ripresi al sentir nominare il mio kink preferito. immaginai esattamente la mia reazione, nonostante non potessi guardarla: gli occhi illuminarsi e il sorriso sulle labbra.

«ti prego, facciamolo. l'ho provato ovunque, tranne che in chiesa. ti scongiuro, dimmi che mi scoperai lì, che mi farai urlare durante la messa. cazzo»
pregai, incantato e lo sentì gemere, probabilmente allettato dalla proposta.

«se tu mi dici che ti lascerai sculacciare in un centro commerciale nel reparto per bambini»
mi domandò e io annuì velocemente, mordicchiandomi il labbro inferiore.

«voglio anche fare sesso davanti ai tuoi genitori. potremmo chieder loro di guardare un film e poi scopare dopo aver seduto al loro affianco»
gemetti, notando solo dopo il rigonfiamento nei pantaloni del mio hyung.

«merda sì, e tu dovrai chiamare tua madre nel mentre»
dichiarò lui.

«voi due siete fatti per stare insieme e okay, è carino. ma potreste parlare dei vostri progetti in privato?»
azzardò jungkook, seriamente speranzoso di ricevere una risposta positiva. taehyung lo zittì, attento ad ascoltare ogni singolo dettaglio e pronto a scriverci sopra una fan fiction.

«jimin, cavalcherai il mio bel cazzo mentre guido, vero?»
mi chiese, anche se sembrava più un obbligo che una richiesta, e io non potè far altro che annuire, ansimando 'sì, daddy' alla sola idea di doverlo fare.
tutto quello mi eccitava e per un attimo ero arrivato a scordare che quello era esattamente il suo obiettivo.

«vieni qui»
impose, prima di afferrare i miei fianchi e portare il mio corpo steso sul pavimento. velocemente si accomodò tra le mie cosce e iniziò ad sbottonarmi i pantaloni.

«perfetto, bello spettacolo. noi andiamo via»
dichiararono gli altri, chiudendosi la porta alle spalle e trascinando con loro anche il ragazzino curioso.
un vero peccato, avrei voluto ci fosse qualcuno a guardare la scena.

nel prossimo capitolo si scopa, tanto, forte.
ammetto che avevo deciso di far finire la storia a 'z' ma non sono pronta a concluderla, mi mancherebbe troppo. quindi cambierò il nome di qualche capitolo.
detto questo, aspettate impazientemente la prossima parte~

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