Finché non te li sbattono in faccia alcuni sentimenti ed emozioni restano assopite...addormentate in una dolce agonia ed assuefazione chiamata abitudine.
Cover by Milkhovich♡
2° titolo scelto da @berzie :
'Yoongi mi ha lasciato quindi andiamo dal mi...
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Avevano cenato e si erano persi a coccolarsi. Non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro; Jimin si sentiva bene aveva sempre amato la tranquillità e la pace che scaturiva in lui stare tra le braccia del minore ma non aveva mai pensato al reale perché di quel conforto. Per lui Taehyung era casa, famiglia, tutto. Solo negli ultimi tempi se ne era realmente reso conto e quel bambinone era riuscito realmente a prendersi tutto il suo cuore. Per Taehyung avere Jimin tra le braccia era segno di conforto, traguardo, vita. Aveva raggiunto il suo traguardo senza realmente saperlo, senza realmente cercarlo e quello che provava realmente negli ultimi periodi era paura, sconforto, il terrore che quel traguardo gli fosse soffiato da sotto il naso perché nonostante era lì, lo sentiva lontano. Nonostante Jimin gli stesse dando tutto se stesso per Tae era come se il suo cuore continuasse a scivolargli tra le mani, non riusciva ad afferrarlo e stringerlo tra le mani.
"Tae...dobbiamo continuare..."
La voce pigra e delicata del biondo si era insinuata tra le mura del salotto, si era mosso delicatemente sul corpo del castano senza accennare un minimo reale spostamento. Parlava ma il corpo non reagiva, cullato dalle piacevoli attenzione del più giovane.
"Dormiamo qua Jiminie...finiamo domani mattina e poi usciamo."
Aveva annuito il biondo tornando a rilassarsi tra le braccia del ragazzo. Il divano era comodo, Taehyung l'aveva sempre amato e per l'appunto era uno dei mobili che avrebbero tenuto per il loro appartamento.
Passarono la notte così, stretti uno all'altro su un divano preciso per contenere due persone avvinghiate. Avevano cambiato varie volte posizione ma nessuno dei due si era mai lamentato o aveva proposto di andare a letto.
Quando le prime luci del mattino filtrarono dalla finestra, andando a colpirli direttamente in faccia mugugnarono. Jimin si coprì gli occhi, aiutandosi con una mano di Taehyung e quest'ultimo nascose il viso nell'incavo del collo del suo ragazzo, stringendosi ulteriormente a lui da dietro.
Ci volle un pò di tempo prima che Jimin riuscisse a sottrarsi alle attenzioni del più alto. Voleva finire il prima possibile e lasciarsi finalmente quell'appartamento alle spalle ma dall'altra parte Taehyung, che continuava a stuzzicarlo, era difficile da gestire e respingere. Si lasciò toccare, baciare, denudare con una naturalezza che apparteneva solo a loro, non si vergognava e nemmeno quando il più alto calò in lui smisero di fissarsi, si stavano unendo, corpo e anima e questo era stupendo.
Tre ore dopo Jimin stava terminando di svuotare gli scaffali della camera mentre Taehyung era riverso nel suo armadio.
"Tae le cose brutte buttale via."
Si voltò notando che il castano non gli aveva risposto in nessuna maniera e quando lo raggiunse vide che teneva tra le mani una scatolina, sorrise, Taehyung aveva trovato il primo anello che gli aveva regalato, aveva 15 anni ed era il giorno del suo compleanno quando il castano si era presentato a casa sua con quel regalo, tanto inaspettato quanto gradito ed era sempre da quel giorno che Jimin aveva capito che Tae avrebbe fatto sempre parte della sua vita, solo non sapeva come. Era contento di come si erano evolute le cose, aveva sofferto ma Tae gli aveva regalato una nuova vita, un nuovo inizio e sapeva in cuor suo che ciò che l'amico aveva fatto incidere su quell'anello era una promessa che non avrebbero mai infranto.
"Taehyung..."
Il castano continuava a non rispondergli, fissava quella scatolina come se fosse qualcosa si prezioso, si affrettò a mettersi davanti a lui, in ginocchio, quando si accorse che stava piangendo.
"Tae..."
"L_l'hai tenuto..."
Jimin sorrise a quelle parole, portando i pollici ad asciugare le lacrime copiose che rigavano il viso del più giovane.
"Perchè non avrei dovuto? È il regalo più caro che ho."
Inizialmente quell'anello era sempre presente sulla mano del biondo ma era scomparso una volta che Yoongi era entrato nella sua vita e Tae aveva creduto che non l'avesse tenuto.
Non riusciva a smettere di piangere il castano, trovare quell'anello aveva aperto il suo vaso di Pandora ed era scoppiato, si era lasciato andare ad un pianto pieno di emozioni contrastanti, quelle che in questo momento stavano scuotendo il suo corpo.
Jimin continuava a coccolarlo, un sorriso commosso continuamente presente sul suo viso e gli occhi che pian piano si stavano inumidendo.
Prese la scatolina dalle mani del castano, tolse l'anello posandolo nuovamente tra le sue mani e portò la sua mano sinistra davanti al viso del ragazzo che ancora lo guardava piangendo.
"Ha un posto preciso in cui stare."
Taehyung sussultò a quelle parole era sicuro che ache Jimin avesse sentito il suo cuore arrestarsi. Con la mano tremante e deglutendo posò l'anello sull'anulare del biondo che sorridendo si morse il labbro inferiore prima di sporgersi e lasciare un dolce bacio sulle sue labbra.
"Taehyung-ssi...ti amo."
"Co_cosa?!"
"Ti amo."
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"J&T forever"
L'incisione sull'anello.
E siamo giunti al termine di questa ff. Preparatevi a salutarli perché il prossimo capitolo sarà l'ultimo. 😧Scrivere questo mi fa provare diverse emozioni contrastanti.