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Ancora mezz'ora

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Ancora mezz'ora.

Continuo a fissare il grande orologio affisso ad una parete del locale.
In pausa ho chiamato Jimin e mi ha detto che era a buon punto, parte degli scatoloni erano riempiti ed aveva fame. Sorrido pensando alle sue ultime parole.

"TaeTae...mi manchi."

Anche lui mi manca...Dio se mi manca. Non faccio altro che pensare a lui, per tutta la giornata e stato come se una parte di me stesso fosse mancata.

Mi chiedo perché quando si ha fretta di raggiungere una meta, una persona, il tempo e le strade sembrano sempre immense.

Cerco di farmi spazio tra la gente che sosta sui marciapiedi. Mi sto innervosendo. Più di una volta devo arrestare il passo perché la gente non si sposta, cerco di divincolarmi e finalmente trovo uno spiraglio,  intravedo l'appartamento di Jimin.

Salgo le scale dell'edificio e saluto il padrone di casa che sta facendo manutenzione ad altri appartamenti e busso alla porta. Non devo attendere molto prima che il biondino venga ad aprirmi accogliendomi con un caloroso sorriso. Prende la borsa dalle mie mani e dopo aver chiuso la porta d'entrata la appoggia sul tavolo, io  speravo in un saluto più caloroso.
Seguo i suoi movimenti con lo sguardo. Si avvicina nuovamente.

"Tae Tae togli la giacca."

Porta le mani al colletto della giacca e me la sfila, premendo così le sue labbra sulle mie...ricambio subito,
era quello che aspettavo. La giacca non me l'ha tolta del tutto ma lui si è avvinghiato con le braccia al mio collo rendendo i nostri baci bagnati, focosi.
Il forte battere del mio cuore imperversa nella cassa toracica ed i suoi gemiti sono lascivi...mi mandano fuori di testa.

"Com'è andata al lavoro?"

Mi chiede questo quando ci stacchiamo per prendere il respiro, fronte contro fronte, i respiri spezzati.

"Non passava più, volevo vederti."

Sorride posando nuovamente le sue labbra sulle mie.

"Ora sei qui..."


🍲🍲🍲🍲

Ceniamo con calma, Jimin ogni tanto mi imbocca e sul mio viso vi è un continuo sorriso beato. Punto lo sguardo su alcuni oggetti posti sul tavolino della sala.

"Quelli?"

"Sono cose di Yoongi...regali che mi ha fatto e che non ho mai realmente utilizzato oltre a cose sue. Penso di ridarglieli. Magari mentre torniamo a casa passiamo dal loro appartamento."

Spalanco gli occhi alle sue parole e la mia espressione cambia, si tramuta,
Prima confusa, poi preoccupata ed il più basso lo nota.





Pelle {VMIN} COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora