Capitolo 6

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LUISA POV's
Prese la sigaretta e se la mise in tasca e ritornai a fare retromarcia.
Si mise ancora davanti
•Luisa per favore dammi retta solo ora.•
Non lo ascoltai
•solo ora fermati•
Mi fermai e mi aprii la portiera
• scendi un attimo •
"Che c'è" e spensi la macchina mentre Ale parlò al cel con Luca.
•scendi•
Scesi "dimmi che ce."
"Ti serve l'accendino? Si ce l'ho"
Mi tirò a se e mi stringe forte •mi dispiace moltissimo per tuo zio• 
.Non lo capisco, prima mi manda a fanculo a momenti e ora mi abbraccia.
Non sapevo che fare, se rimanere abbracciata o no.
Lo guardai "grazie, dispiace anche a me per il tuo migliore amico" e mi staccai
Mi guardò •V..vabbè.. hai l'accendino?•
Annuì e gli accesi la sigaretta risalendo in macchina e accendendola.
Partii e arrivai a casa di Ale e avevo ancora gli occhi lucidi
-ciao teso- e mi accarezzò -attenta eh-
Annuì e ci salutammo.
Rimasi per un po' ferma davanti a casa di Ale e partii andando verso una destinazione.
Il cimitero.
Dove c'era mio zio.
Arrivai la e scesi entrando e mi sedetti sulla tomba iniziando a parlarci.
Si quando stavo male facevo sempre così, me ne fregavo se le persone mi prendevano per scema o che io dovevo parlarci.
Iniziai a piangere fino a quando mi sentii delle mani sui fianchi che mi stringevano.
Mi girai di colpo ed era...
KEKKO che cazzo ci faceva qua?
Lo guardai "k..kekko? Che cazzo fai qui? Mi hai seguito?!"
Mi guardò •si da casa mia siccome che siamo vicini•
Lo guardai "ma sei scemo mollami" e mi staccai da lui
Perchè l'avevo fatto? Stavo così bene. Dovevo rimanere stronza però.
Mi guardò •sono venuto qua a consolarti che cazzo fai la stronza•
"Non ho bisogno di qualcuno che mi consoli sai" e mi asciugai le lacrime
Invece sì. Ne avevo bisogno eccome se ne avevo bisogno.
•certo se tu non ne hai bisogno allora io sono Dante Alighieri•
Lo guardai e risi "oh ma vedo che hai studiato qualcosa allora alle medie"
Mi guardò e sorrise •certo io sono un bravo studente•
Lo guardai "ma vai a fanculo" e risi
"se tu sei un bravo studente io sono la regina d'Inghilterra"
Mi guardò •sei meglio..•
Che? Cosa aveva appena detto?
Lo guardai "kekko che dici che sono meglio?"
Mi guardò •ma cosa ti inventi ma sei cretina•
Lo guardai "senti vai a fanculo ok? Vattene subito voglio restare sola ok?!"
Mi guardò •tu sei cretina forte cosa pensi bah che stupida che sei•
Lo guardai, e gli tirai una sberla "non permetto a NESSUNO di parlarmi così ok? Nemmeno a te quindi ora VATTENE"
•MA ALLORA SEI SCEMA IN CULO? STAI UNA MERDA SIAMO.NELLA STESSA SITUAZIONE VOGLIO FARTI COMPAGNIA E CONSOLARTI PER UNA VOLTA,E MI TRATTI COSI?MA VAI A FARTI FOTTERE.• E si girò per andarsene.
Forse avevo sbagliato.
Gli presi di scatto la mano, e lo tirai a me abbracciandolo.
Pensavo che mi avesse respinto invece no, mi strinse forte •dio solo sa quando cazzo ti odio•
Stavo bene fra le sue braccia.. benissimo.
"Anche io ti odio" e lo strinsi
Passammo li un po' il tempo, e venne a piovere..ma vaffanculo.
Kekko mi guardò e si tolse la sua felpa dandola a me.
Me la chiuse e sorrise •c..così sei al calduccio ok?•
Perché lo fece.
Fatto sta che me la portai a casa,Kekko me la lascio tenere per quella sera.

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