Capitolo 13

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Guidai per un po' mentre lui continuava a fumare
•dove andiamo amore?• e rise
Forse non si era reso conto di cosa aveva detto.
"Non lo so kekko dimmi tu"
•no ma sei seria? avevi detto che dovevi uscire ti andava di uscire e adesso fai così?e che cazzo•
"Andiamo a casa tua? Oppure a casa mia?"
Perchè l'avevo detto?
•uff che palle.. a casa? Perchè?•
"dai dimmi tu dove andare" e mi fermai
•oh no padrona di sto cazzo andiamo dove vuoi•
Iniziai a innervosirmi, prima tenero e ora stronzo.
Lo guardai "oh caro testa di cazzo, se non sai dove vuoi andare allora scendi e vai a casa tua o a scopare, e io me ne vado a fare un giro nei negozi"
Iniziai a sentirmi un nodo alla gola
.eh no non ora.
•MA VAFFANCULO ERI TU A DIRE CHE VOLEVI USCIRE A FARE COSE E ORA TE NE ESCI DI ANDARE A CASA MA CIAO• E scese dalla macchina andando verso la metro.
"Si infatti ciao" e scoppiai a piangere partendo.
Che cazzo mi prendeva? O meglio, che cazzo CI prendeva?
Non sapevo nemmeno dove stava andando visto che a casa non poteva. Dopo un po' mi accorsi che aveva dimenticato le chiavi di casa in macchina mia e non sapevo dove era, nemmeno una chiamata.
Continuavo a chiamarlo, ma niente.
Quel coglione si era scordato anche il telefono in macchina. A momenti si sarebbe dimenticato anche la testa se solo si potesse smontare.
"Andiamo bene mamma mi Kekko" iniziai a girare vicino alla metro.
Non lo trovai e si erano fatte anche le 13.
.ma dove cazzo sta?.
Continuai a girare, e girare per molto ma niente allora mi fermai.
.vado a casa? magari è li..forse c'è Dani do a lui la roba.
Andai verso casa sua parcheggiai e suonai.
Aprì Dani in accappatoio ed arrossí -ah ciao io.. pensavo eri Kekko scusa.-
"Ah quindi non è nemmeno a casa?"
-no..non è qui..-e si girò per non farsi vedere
"Ei tranquillo, me ne vado.. dagli queste cose le ha dimenticate in macchina da me" e gli diedi il telefono e le chiavi
"Ciao Dani" e me ne andai
-ciao-
Tornai a casa mia e mi misi la maglia a metà pancia e mi distesi sul divano.
Sarei stata a casa da sola fino a sera.
Scrissi ad Ale "teso se sei da sola quando esci da scuola vieni da me ja💋"
•in realtà dovrebbe venire Luca da me.. che doveva parlarmi..a che ora posso venire? mi libero alle 16.•
"Ah allora niente tranqua"
•guarda che posso..ma verso le 16•
"Allo quando ti liberi vieni, ciao teso💋"
•si• e staccò
Continuavo a pensare a Kekko
Perché era così? perché ERAVAMO così?
Mi sdraiai sul divano ma faceva caldo, allora andai sul balcone e mi sdraiai sullo sdraio iniziando a giocare con telefono.
Si fecero le 16, e sentii suonare alla porta.
Non era Ale ma Kekko.
Mi mise le mani sui fianchi spingendomi sul divano e mi si mise sopra di me iniziando a baciarmi.
Il calore del suo corpo sui miei fianchi era indescrivibile e quelle labbra calde e morbide erano ancora meglio.
Lo tenni a me baciandolo chiudendo gli occhi
Perchè ora era così? E prima in un altro modo?
Mi tolse quella magliettina corta che avevo e iniziò a baciarmi il collo con la lingua facendomi un succhiotto rosso in bella vista.
Mi girai sopra di lui iniziando a baciarlo, e scesi sul collo facendogli un succhiotto rosso.
Mi strinse il culo e mi baciò con la lingua, mi sdraiò sotto di lui e mi inizió  a baciare tutto il corpo.
Avevo mille brividi che mi percorrevano tutta la schiena.
Lo ritirai con le labbra sulle mie e lo baciai.
•che è ora non fai la stronza?•
"E tu non fai lo stronzo?"
•oh si che posso.•e mise una mano fra le mie gambe stringendosi forte a me per non farsi toccare da me.
"K..kekko" e lo guardai
•me lo hai chiesto tu•e rise mettendo una mano nei miei pantaloni
"Non è v..vero"
Non capivo più niente dai brividi.

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