Capitolo 4

699 37 6
                                    

Nelly pov's

-Non ci posso credere Nelly, ci hai nascosto una cosa importante- disse Caleb.

Tutti mi dicevano, chiedevano perché avevo tenuto nascosto a loro che avevo rivisto Leila.
Lo spiegai a loro ma insistevano che glielo dovevo dire subito.

-Mi dispiace molto ragazzi..- sussurrai,

-Ma che avete?- chiese Mark, -se Leila le ha chiesto di tenere nascosto il fatto che si erano riviste non è colpa sua, non dovreste insistere- Mark mi prese per il polso e mi trascinò via con se.
Salimmo nella sua macchina e partii.
Io non spiccavo parola, non volevo. Non sapevo cosa dire.
Rimasi in silenzio fino a che, non arrivammo al campo al fiume. Ci sdraiammo nell'erba e ci godemmo la bella vista del tramonto.

-Grazie..- sussurrai, tra le sue forti braccia,

-Non devono assolutamente parlare con te così- disse, -andiamo a casa mia?- si fermò per darmi un bacio dolce sulle labbra, -mamma e papà sicuramente saranno felice di vederci- mi sorrise.
Quel sorriso, che mi scoglieva sempre come un gelato sotto al sole. Era stupendo. Avrei fatto di tutto, pur di vederlo sorridere tutti i giorni della mia vita.

-Va bene- sorrisi, -ma non ti preoccupare per gli altri, si calmeranno- aggiunsi,

-Io peró..vorrei vedere Leila- disse,

-Glielo chiedo okay?- annuii.

Mi misi sopra di lui e lui circondò la mia vita con le sue braccia.

-Ti amo...- disse per poi baciarmi sulle labbra.

Melanie pov's

Piansi per tutta la notte. Axel mi aveva lasciata.
Non ci potevo credere.

-Pronto..- strinsi i denti,

-Oh ciao piccola-

-Devi fare una cosa per me- dissi,

-Dimmi tutto-

-Segui Axel Blaze, e appena la vedrai con una ragazza di nome Leila..uccidila, la ragazza- spinsi il cellulare lanciandola nel muro.
Se non potevo averlo io Axel, non lo avrebbe nemmeno avuto quella Leila.

Leila pov's

Sono passati circa tre giorni da quando avevo incrociato lo sguardo di Axel al supermercato.
Stavo tornando a caza dalla biblioteca e stavo leggendo un libro.

-Leila-

-Ford! Lasciami in pace ti ho detto!- urlai,

-Come mai così nervosetta oggi?- mi bloccó,

-Non sono affari tuoi- sibillai correndo via.

Non volevo vederlo per niente.
Corsi dentro casa e chiusi la porta a chiave.
Ford, dovevo trovare un modo per stare lontana da lui. Evitarlo? No non funzionava.
Partire per la Corea? Sì lo avrei fatto, ma non potevo. Dovevo entrare all'università!
Entrai in casa e iniziai a preparare la cena.

-Sei a casa- disse Lucas dietro di me,

-Sì..a che ora vai a lavoro?- chiesi mettendo una pentola sopra al fornello,

-Sono per alle 21- mi rispose,

-Okayy! Vuoi portare qualcosa per lo spuntino di mezzanotte?- gli chiesi divertita,

-Ovvio- sorrisi.

Dopo cena, Lucas uscì di casa per andare all'aereoporto.

-Fai attenzione- dissi,

-Sì sorellina, ci vediamo domani- mi lasciò un bacio sulle guancie e se ne andò.
Chiusi a chiave la porta, spensi la luce in salotto e andai in camera mia.
Una piccola cameretta, con un letto singolo, una scrivania bianca e un'armadio piccolo.
Mi sdraiai sotto le coperte e mi addormentai, il giorno dopo non avevo lavoro e anche per le prossime due settimane, perchè la proprietaria è in ferie. Ero felice, non mi sarei svegliata presto, non avrei visto Ford in giro e ringraziavo il cielo per ciò.

Quel giorno in cui ti abbandonaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora