Perché mi ha chiamata pulce?
Che vuol dire poi?
Che assomiglio a una pulce?
Che sono fastidiosa?
Ma se manco mi conosce!Dovrò fargli un discorsetto, al signorino!
Dopo aver finito di pulire in cucina, vado in bagno, mi lavo i denti, mi do un ultima sistemata ai capelli, prendo poi il telefono in camera ed esco.
Attraverso il piccolo pianerottolo e suono alla sua porta.Suono più volte, poi sento lo scatto della serratura e mi appare davanti un ragazzo con solo dei jeans. Ha la maglia in mano e mi guarda confuso.
-Dobbiamo parlare!- entro in casa veloce e rimango sorpresa.
È identico al mio appartamento.
-Allora?!- chiede il ragazzo.
Mi volto e noto che si è messo la maglietta e mi sta fissando.
-Ehm- cosa sono venuta a fare?! Ah si!
-Senti, io ho un nome ok?! Non ti permetto di chiamarmi con altri nomi o diminutivi!- mi guarda confuso, poi si illumina, avendo capito a cosa mi riferisco.
Sveglio il ragazzo eh!
-D'accordo- solleva le spalle e si dirige verso la camera. Si ferma sulla soglia.
-Pulce- ride.Ritiro quello che ho detto prima! Qualsiasi cosa!
Sbuffo. Con lui è impossibile fargli capire dei semplici concetti.
Mi guardo intorno, aspettando che il signorino si decida a uscire dalla camera.È arredata come la mia, lo stesso divano, lo stesso tavolino, la stessa cucina.. Scommetto che anche la camera e il bagno sono identici.
Che fantasia!-Che c'è ancora?- chiede appena torna in salotto.
-Voglio uscire- e mi avvio verso la porta.
-E dove vorresti andare sentiamo..- si para davanti a me, aspettando una risposta.
-Che ne so.. Al parco a fare una passeggiata, in centro.. Insomma uscire di qui- lui mi guarda un secondo e poi scoppia a ridere.
E ora che ha?!-Tu non puoi uscire così..- continua a ridere.
Alzo un sopracciglio confusa.
Lui si ricompone e torna serio.
-Mettiamo le cose in chiaro! Tu non puoi uscire quando ti pare e piace, ok?! Me lo devo dire se vuoi uscire, sono responsabile della tua sicurezza! Devo sempre riferire cosa facciamo e dove andiamo!- alzo di poco il tono della voce.
Mi spaventa un po.
-Ma se te l'ho appena detto.. Voglio uscire- sorrido.
Ride nervoso. Non mi piace come si sta comportando con me.
-Non funziona così sai?! Non puoi stare da sola lo sai, devi stare sempre attenta- continua a toccarsi i capelli. Che fastidio!-Va bene che devo fare attenzione, ma ci sei tu con me- dico un po infastidita.
-Si ma non sono dio sceso in terra solo per te.. Non è che ovunque tu voglia andare, io possa e voglia venire con te. Men che meno tu puoi andare ovunque! Lo sai in che situazione sei?! Forse non te ne rendi conto!- si passa le mani fra i capelli innervosito.-Ok, non è una situazione facile, questo l'ho capito ma..-
-No, tu non hai ancora capito nulla! Sei solo una ragazzina viziata che purtroppo è capitata in un momento sbagliato!- stavolta urla.Ho un nodo alla gola.. Nessuno mi aveva mai parlato così..
Forse ha ragione che sono solo una ragazzina viziata..I miei genitori non hanno mai alzato la voce con me, sono sempre stati tranquilli. Forse perché anche io ero tranquilla..
Solo quando mia madre se n'è andata, la pace che regnava nella nostra vita si è completamente dissolta.
È da quel giorno io e mio padre abbiamo iniziato ad alzare la voce e litigare.
Lui era sempre fuori per tenere la testa impegnata con il lavoro e non pensare alla mamma, e io che da timida e silenziosa sono diventata un po arrogante e scontrosa..Esco da casa sua e corro a rifugiarsi in camera mia.
Mi butto sul letto e una lacrima dopo l'altra iniziano a scendere per fermarsi sul cuscino, bagnandolo.Bussano alla porta.
Ora non ci sono per nessuno!
-Rebecca..- sento pronunciare.
Mi volto leggermente verso la porta della mia camera.
-Che ci fai qui?!-
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She Bad ~ Who Am I [IN REVISIONE]
RomanceHope e Cameron.. o meglio.. Rebecca e Cameron. E Giuse. E Dylan. E Martina.. Persone, fatti, posti e situazioni si mescolano e aggrovigliano la vita di Hope. Ma quando gli viene assegnata una persona da proteggere, precisamente Hope, Cameron accett...