Capitolo 28

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Come mi ha chiamata?

Lui si ferma appena vede il mio volto spaventato, con le lacrime agli occhi..

Come diavolo sa il mio nome?

-Mi dispiace.. Posso spiegarti- fa per avvicinarsi, ma lo respingo e corro nel mio appartamento.

Non può averlo davvero fatto!
Ditemi che è tutto un sogno!
Potevo immaginare che avremo litigato, ma mai così!
Ho un male al petto che non mi lascia respirare.

Cameron

L'ho persa.

Dio mi odio per questo. Non riesco a gestire la rabbia e quando qualcuno mi provoca esplodo.
Anche in marina ero una testa calda ma c'era poco tempo per litigare perché passavo il tempo ad allenarmi quando non c'erano le esercitazioni.

Vedere il suo volto rigato di lacrime, spaventata, mi ha fatto male.
Come un pugno dritto nello stomaco.
Come faccio ora a rimediare?
Certo lei non doveva attaccarmi così, provocarmi.
Sa com'è il mio carattere e sa anche come mi saltano i nervi facilmente.
Non sono facile come carattere ma dio lei ne è consapevole e nonostante tutto è venuta qui per avere risposte sapendo che non mi sarei aperto subito e che avrei eretto un muro.

L'altro giorno quando sono stato con lei, mi sembrava un sogno.
Era così bella.
Era tutto così bello che non poteva essere vero..
E invece lo era.
Ed io ora ho rovinato tutto.
Tutto quello che potevo dimostrarle anche se nella mia attuale posizione non è corretto.

Quando l'ho baciata, stretta fra le mie braccia, mi è sembrato di tornare indietro, a quattro anni fa..
Mi manca così tanto.
E vorrei dirglielo.
Ma non posso.
In più ora che mi odierà sicuramente non è il caso di dirle la verità.
La farei solo allontanare ancora di più da me e non voglio che ciò accada.

Lei è importante per me.
Dovrei essere in grado di dirglielo, ma mi prenderebbe per pazzo e se venisse a sapere suo padre che non ho rispettato gli accordi, mi congederebbe con disonore dalla marina e io la perderei per sempre.

Devo rimediare.
Prima che qualcun altro, di mia conoscenza, possa prendere al volo l'opportunità e portarla dalla sua parte. Anche se, anche lui ha qualche segreto e non sarebbe molto contento se Hope.. cioè Rebecca lo venisse a sapere.
Così facendo però perderebbe la fiducia in entrambi e rimarrebbe sola.

Devo parlarle, cercando di mantenere la calma. Cercare di spiegarle tutto, o almeno le cose importanti e farle capire che non era mia intenzione farle del male con le mie parole.
Devo dirle che di me si può fidare, sempre.

Provo prima a chiamarla al cellulare.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei squilli..
Doveva rispondere al terzo squillo come d'accordi.
Ho un brutto presentimento.
Di sicuro non mi ha risposto perché non mi vuole parlare. E la capisco.
Ma c'è qualcos'altro sotto, me lo sento. Come un nodo allo stomaco.

Prendo il mazzo di chiavi, nel quale c'è anche la chiave dell'appartamento di Rebecca e vado a controllare.
Infilo la chiave nella serratura, giro la chiave ed apro.
Entro piano e poi la chiamo.

-Rebecca- vado verso il salotto ma non c'è.

-Rebecca- guardo in cucina. Nulla.

-Rebecca, sono io Cameron- anche nella sua stanza non c'è.

Guardo poi in bagno e sul balcone.
È sparita!
Provo a richiamarla.
Sento un rumore.
Vado verso la sua camera da letto e noto il suo telefono per terra che suona.
Lo raccolgo e chiudo la chiamata dal mio.
Ha due mie chiamate perse, qualche notifica di Instagram e dei messaggi da parte di Giuseppe.
Continua a suonare per l'arrivo dei suoi messaggi.
Vuol dire che non è con lui.

Merda.

Dovrei chiamare il capitano e suo padre ma magari è solo scappata come l'altra volta e non voglio creare casino per nulla.

Devo cercarla io.
Mi costerà parecchio, anche ammetterlo, ma ho bisogno che quel rincoglionito di Giuseppe mi aiuti a ritrovarla.

Chiamo il capitano Ferri.

-Pronto?!- risponde subito.

-Salve Capitano, sono Dallas-

-Dallas, tutto ok?! -

-Sisi capitano, le volevo chiedere un favore- rispondo pensando a cosa sto per fare.

*  *  *

Bussano alla porta. Vado ad aprire.

-Dallas, mi vuoi spiegare che cazzo è successo? - Giuseppe irrompe in casa di Rebecca.

Sono rimasto qui perché non voglio che ficchi il naso ulteriormente nelle mie cose, mi è bastato ieri.

-Buongiorno anche a te eh- dico sarcastico.
Sembra un po' nervoso.
-Tutto bene? Mi sembri un po' teso.. -

-Senti Dallas, mi hai chiamato tu, per cui ora sputa il rospo!- risponde spazientito.
-Ma Rebecca dov'è? Rebecca? - chiede chiamandola.

-Ti ho chiamato per questo: Rebecca è sparita. Forse per volontà sua o.. -

-Frena un attimo amico.. Mi stai dicendo che l'hai persa? Che non sai dov'è? Ma cazzo è compito tuo o sbaglio?! - si avvicina con fare minaccioso.

-Primo: non sono tuo amico. Secondo: non l'ho persa. Lei sa perfettamente che se deve uscire deve dirmelo anche se io poi non sono d'accordo. Su questo lei è sincera- sta in silenzio ad ascoltare.
-Quando sono entrato in casa e non l'ho vista, pensavo che fosse con te. Ma poi ho visto il suo telefono per terra e i tuoi messaggi.. -

-Aspetta, hai letto i miei messaggi? Ma i fatti tuoi non te li fai mai eh?! - mi interrompe.

-Per tua fortuna no. E comunque non è questo il punto. Ti sto dicendo che è sparita e ho bisogno di aiuto per ritrovarla- cerco di restare calmo ma mi è difficile. Lo faccio solo per Rebecca.

-Suo padre? Lo hai avvisato? -

-No. Per ora non voglio dirgli nulla. Forse mi sbaglio e si è allontanata volontariamente e non è il caso di creare allarmismo per un capriccio- rispondo cercando di minimizzare la cosa, più che altro per calmare me stesso.

-E perché mai se ne sarebbe uscita senza dirti nulla, dato che, come hai detto tu, è costretta sempre a venirti a dire di voler uscire?! -

-Non lo so- mento. So che se è uscita da sola, lo ha fatto per la litigata di prima. Ma non voglio che lui lo sappia o non mi aiuterebbe e poi me lo rinfaccerebbe.

-Dove pensi possa essere?-

-Io proverei a vedere dove l'hai portata tu più di una volta: a quel laghetto. Magari se voleva stare da sola, sarà andata là, dato che per ora conosce pochi posti in cui andare e stare tranquilla- dico pensando a quando li ho sorpresi a baciarsi.
Mi viene un conato di vomito se solo ci penso. Meglio cancellare al più presto quel ricordo.

-Ok, andiamo allora. Non perdiamo tempo- si avvia verso la porta.

Spero davvero di trovarla là.
Altrimenti non saprei dove sbattere la testa.
E nonostante tutto, quel brutto presentimento è ancora forte nel petto e non se ne va.
Non prevedo nulla di buono.


She Bad ~ Who Am I [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora