Capitolo 16

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Non sta succedendo per davvero.
Io non sono realmente qui.
E per favore se sto ancora sognando non svegliatemi, voglio continuare a sognare in eterno.

Sbatto più volte gli occhi, cerco di mettere a fuoco la figura vicino a me nel letto, con la poca luce che filtra da sotto la porta.
La testa mi pulsa forte.
Devo aver bevuto troppo ieri sera.
Non ricordo bene cosa sia successo e mi sto preoccupando dato che lui è nel mio stesso letto.
Per giunta con solo un paio di boxer addosso.

Mi nuovo piano per cercare di alzarmi ma siccome non ho tutta questa grazia, il ragazzo di fianco a me si sveglia.
E come un animale che si sente braccato, mi immobilizzo rimanendo sotto le coperte, anche se sto morendo di caldo.

-Buongiorno piccola- sorride.
Aspetta.. Come mi ha chiamata? Piccola?!
È uno scherzo?!

-Giorno. Scusa se ti ho svegliato- abbozzo un sorriso ed evito il suo sguardo.
Mi sento troppo in imbarazzo.
Ma d'altronde anche solo stare vicino a lui io mi sento a disagio.

-Come va la testa?- si avvicina di più a me e mi guarda pensieroso.
Ha un tono dolce, non sembra nemmeno il ragazzo scorbutico di qualche giorno fa.

-Fa male- faccio una smorfia e chiudo gli occhi per cercare di fermare i mille pensieri che si stanno aggrovigliano nella mia testa e non mi lasciano un attimo di tregua.

Come se ne avessi bisogno, il dolore per qualche secondo cessa, due labbra che si poggiando sulla mia fronte per lasciare un bacio.
Quando si allontana, la testa torna a pulsare.
Apro gli occhi e lo vedo alzarsi e cercare per terra qualcosa.

Mi perdo a fissarlo mentre si infila i pantaloni della tuta e quando si tende per infilare la maglia, i suoi muscoli mettono in risalto tutto il suo corpo e di colpo un'ondata di caldo soffocante mi costringe ad alzarmi in fretta dal letto per poter respirare.

Troppo in fretta. Appena metto i piedi per terra e cerco di alzarmi, ricado all'indietro con un forte giramento.
Cretina.

-Ehy, vai con calma- di nuovo il Cameron dolce si preoccupa per me e mi aiuta a rimettermi nel letto.
-Rimani qui. Vado a prenderti qualcosa. Non ti muovere!- esce dalla stanza senza fare rumore.

Mi guardo intorno e provo a ricordare anche solo qualche piccolo momento di ieri sera..
Nulla.
Il vuoto più assoluto.
Ho un presentimento che non riesco a non ascoltare e svegliarmi accanto a lui non mi ha di certo aiutata.
Che cosa è successo??

Guardo le mie gambe nude, coperte solo a metà coscia da una felpa.
Che di sicuro non è mia, a giudicare da quanto è larga.
Chiudo gli occhi e piano penso a cosa ho fatto ieri, ripercorro i ricordi da quando sono uscita, al parco, all'incontro con gli amici di Martina.

Si fermano lì. Non c'è più nulla, solo buio e vuoto.
E un silenzio.

Sento bussare. Provo ad alzarmi ma è inutile. Dico un -avanti- e poco dopo si affaccia un ragazzo.

-Ciao- mi saluta timido.
Gli sorrido e ricambio il saluto.
Entra e si mette accanto alla porta chiudendola.

-Come va la testa? Ieri ti sei molto divertita- sorride. È davvero carino.

Sorrido anche io. È anche tenero. Si preoccupa per me, nonostante mi conosca solo da un giorno forse.

Si avvicina un po' di più. Cerco di alzarmi ma ovviamente perdo l'equilibrio.
-Presa- dice e mi ritrovo a guardarlo in quegli occhi verdi.
-Meno male che c'ero io se no rischiavi di farti male cadendo-
Resto immobile a fissarlo come incantata.
Ha i lineamenti del viso dolce, quando sorride è tenero, non sembra uno che frequenta quel gruppo di ragazzi menefreghisti ed egocentrici.
Mi da l'impressione che sia tutto il contrario..

-Grazie- dico sorridendo appena. Non riesco a togliere lo sguardo dai suoi occhi, come se fossero ormai incastrati gli uni negli altri.

-Disturbo?!- una voce arriva alle spalle e ci fa sussultare. Immediatamente ci allontaniamo e io ricado sul letto.
Lo vedo che squadra male il ragazzo davanti a me, che di tutta risposta abbassa lo sguardo ed esce dalla stanza senza emettere un singolo suono.

-Tieni- mi passa il bicchiere colmo di acqua e una scatolina.
Prendo una pastiglia e la butto nel bicchiere, lascio che si sciolga e poi bevo tutto d'un sorso.
Ha un gusto cattivo ma non protesto e rimango in silenzio.

Cameron non mi ha ancora rivolto la parola, sta alla finestra con il telefono.
Probabilmente sta aggiornando mio padre o Fabio di quello che è accaduto e di sicuro mi dovrò subire una lavata di testa.
Ma ci penserò più tardi.
Ora devo pensare a far passare questo mal di testa.

Mi rimetto sotto le coperte e chiudo gli occhi, cercando un po' di tranquillità in questa mia testa che sta per esplodere.

-Va meglio?- chiede. Socchiudo gli occhi e lo vedo che mi fissa sdraiato affianco a me.
Annuisco e subito mi sento tirare dalla vita.
La mia guancia si va a posare sul suo petto e involontariamente sorrido.
Mi stampa un bacio sui capelli e passa una mano lunga la mia schiena.

Com'è possibile che un attimo fa sorridevo con un ragazzo e ora non capisco più niente se lui è qui e mi sta coccolando?




She Bad ~ Who Am I [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora