Capitolo 27

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Come previsto dopo quelle due parole che ci siamo scambiati nel suo appartamento ieri, non mi ha più rivolto la parola.

Mi perdo a fissare il soffitto bianco perla con sfumature argentate. Piccole ma che se ti concentri le puoi distinguere bene.

Me lo aspettavo che Cameron si comportasse così.
In fondo è la mia guardia del corpo.
E allora perché sto così male?
Come se mi avesse investito un camion pieno di pietre e cemento.

Fra milioni di persone, proprio di Lui mi dovevo innamorare?!
Mai nessuno mi ha mai trattata come ha fatto lui l'altro giorno e stavo così bene. Il mio cuore sorrideva e impazzava ogni volta che mi sfiorava.

Ma so che non ci potrà mai essere nulla tra noi.
Quello è stato solo un caso eccezionale e non ricapiterà più.
Purtroppo.
E me ne devo fare una ragione.
Devo andare avanti e sperare che questa sia solo una cotta, una breve infatuazione.
Anche se ne dubito fortemente.

Devo parlare anche con Giuse e chiarire.
Per quanto sia un bel ragazzo, gentile, educato, non posso stare con lui solo perché devo colmare il vuoto che Cam ha lasciato dentro di me.
Non sarebbe giusto nei suoi confronti.
Non voglio usarlo.
È un ragazzo d'oro, che si merita una ragazza che lo desideri con tutto il suo cuore e che non lo deluda.

Prendo il telefono e mi decido sul da farsi.
Lo chiamo o gli scrivo?

Qualcuno bussa alla porta.
Lascio il telefono sul letto e vado a vedere chi è.

-Reby è urgente- Martina sussurra implorandomi di aprirle.
Giro la chiave e sposto la pesante porta. Ancora faccio fatica ad aprirla.
Sono una schiappa.
Dovrò rimediare, tanto ho tutto il tempo del mondo.

-Ehy ciao, che succede? - chiedo chiudendo la porta.

-Un casino. Un casino. Non so come uscirne. Cioè non io, un altra persona- è visibilmente agitata e nervosa.

La faccio sedere sul divano.
-Ora tranquilla. Respira e dimmi tutto. Chi ha fatto cosa? -

-Era così furioso. Non l'ho mai visto così. Sembrava un altro, come se fosse impossessato da chissà quale forza demoniaca. E non esagero. Aveva una strana luce negli occhi. Intendo una luce cattiva-

-Ma chi?! - chiedo interrompendola.

-Giuse. Glielo avevo detto che era una pessima idea. Ma testardo com'è non ha voluto ascoltarmi. Non ha ascoltato persino la sorella. -

-Aspetta aspetta. Giuse? Cos'ha fatto?- chiedo stupita e curiosa. Non è da lui mettersi nei casini.

-Ha.. Ha sfidato prima Dylan, e si sono anche picchiati alla fine, e poi ieri mattina ha voluto parlare con Cameron. Io l'ho accompagnato perché non mi fidavo e pensavo che potevo poi fare un salto da te. Ma non sono riuscita. È entrato come una furia nell'appartamento quando gli ha aperto. Aveva gli occhi pieni di rabbia. Non so come ho fatto a separarli prima  che arrivassero alle mani e non so nemmeno con quale forza sia riuscita a portarlo via-

Ascolto in silenzio il suo racconto.

-Insomma.. Non aveva senso che lui andasse da tuo cugino, che lo accusasse di essersi messo in mezzo, che facesse il doppio gioco. Si sono urlati contro a vicenda-

Come cavolo è possibile che non abbia sentito nulla? Insomma due che litigano ad alta voce si dovrebbero sentire..
Sto forse diventando sorda?

-Si urlavano a vicenda, si accusavano entrambi di non essere sinceri e leali nei confronti di una terza persona, ma non ho capito chi fosse. Ho dovuto implorare Giuse affinché venisse via- è sconvolta. Parecchio.

She Bad ~ Who Am I [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora