Bad Boy ||Harry Styles

Capitolo 33

HARRY POV

Era entrata nel taxi.

Tornai indietro entrando nel locale e andando dritto da Zayn.

-Perché cazzo lo hai fatto?- Urlai al pachistano che ancora rideva.

-doveva saperlo prima o poi no?-ghignò lui.

Tutti ci guardavano, non me ne fotteva un cazzo.

-sapevi che mi ha cambiato e che me ne sono innamorato!- Urlai ancora scaraventandomi su di lui.

-ma tu non sai che anche io ne sono attratto! Da prima che tu te ne innamorassi!- urlò sotto i miei pugni.

Queste parole scatenarono altra ira in me.

Dovettero tirarmi dal corpo di Zayn prima che lo uccidessi.

Corsi via entrando in auto e correndo verso la casa della mia piccola fiamma.

Arrivai a casa sua ma era tutto spento bussai ma ovviamente non rispose nessuno così presi le chiavi che mi aveva dato la madre prima di partire, entrai ma di Hope nessuna traccia dove cazzo era finita?

La chiamai a vuoto con il cellulare decine e decine di volte.

Ero preoccupato e arrabbiato ma pensai che aveva bisogno di tempo.

Adesso che aveva imparato a fidarsi un po' di me e a lasciarsi andare con i sentimenti quello stronzo aveva rovinato ogni cosa.

La amavo così tanto che la paura di perderla mi stava divorando.

Pensando a lei mi addormentai.

[...]

Il mattino seguente mi svegliai guardandomi in torno in cerca di lei ma non c'era.

Non era tornata per la notte è questo mi faceva preoccupare da morire.

Provai a chiamarla ancora ma niente.

Decisi di continuare a cercarla e prendendo la macchina girato per le strade calde e afose di Londra inutilmente perché della ragazza dai capelli fiammanti nessuna traccia.

Andai a casa, feci una doccia mi vestii e tornai a casa sua per aspettarla.

Vennero le sue amiche che liquidai dicendo che non era in casa e fingendo spudoratamente che avessimo chiarito.

Nel tardo pomeriggio mi appisolai   nella sua camera mentre ancora provavo e riprovavo a chiamarla.

HOPE POV

Ero stata tutta la notte è gran parte del giorno in questo stupido motel a piangere.

Non potevo tornare a casa Harry sicuro ci era andato a cercarmi ieri sera.

Mi avevano chiamato tutti ma Harry molte volte di più.

Vedendo che si era rassegnato feci ritorno a casa mia.

Entrai guardandomi intorno ma sembrava che Harry non fosse li.

Salii in camera e non appena aprii la porta lo vidi sdraiato sul letto, ma al mio minimo rumore scattò alzandosi in piedi.

-piccola devi ascoltarmi cazzo!- disse afferrandomi mentre cercavo di scappare da casa mia.

-cosa devo ascoltare? Le tue bugie? -gridai frustrata.

-no era vero il fatto della scommessa ma poi è cambiato tutto! Stammi a sentire un fottuto secondo! - disse ancora appoggiandomi delicatamente al muro.

-non voglio sentire niente! Cosa è cambiato? Sei un bastardo lo sei sempre stato con me! - i miei occhi erano ormai bagnati.

- lo so piccola ma sono cambiato, mi hai cambiato!- disse cercando di abbracciarmi mentre lo spingevo lontano da me.

-Sono stata una stronza ad accettare il contratto, il fidanzamento, e soprattutto sono stata una stronza ad essermi innamorata di te!- sussurrai asciugando i miei occhi.

Mi divincolai ancora riuscendo a scappare ma lui mi afferrò ancora facendomi cadere e battere la testa.

-piccola!- urlò venendomi in contro.

- cazzo ti ho fatto male? Scusami...- sussurró afferrandomo e appoggiandomi sul letto.

-ti amo piccola.. Non credevo nell'amore e la stupida scommessa che ho fatto ne è la prova, ma dopo averla fatta, ho iniziato subito a provare interesse anche se lo negavo anche a me stesso perché non volevo legarmi ad una persona, poi ho capito di volerti a tutti i costi, di amarti quando stavo per perderti... ti prego non lasciarmi da solo ho bisogno di te- disse e per la prima volta vidi Harry piangere.

Ero arrabbiata, ferita, delusa, ma nonostante ciò il mio corpo si impossessò del suo chiudendolo in un abbraccio rassicurante.

In un momento lo sentii pietrificato, ma poi di sciolse stringendomi fortissimo a lui.

-perdonami-  sussurró tra i miei capelli.

-Ho bisogno di tempo-risposi.