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"Che santarellina" dice Cameron venendo verso di me.
Ma perché non puoi ignorarmi?
"Che c'è? la mamma ti mette in punizione se ti diverti?" ridacchia fermandosi davanti a me.
Sbuffo e mi alzo strofinando le mani tra loro.
Siamo arrivati due ore fa e io sono seduta qui per terra da circa due ore.
Ella è sparita.
Luke è sparito.
Io sono rimasta sola, o meglio,ero sola.
"A te invece non sgrida nessuno,vero?" rispondo facendo un passo indietro.
Puzza di alcool in modo tremendo, non capisco come faccia a stare in piedi.
Perché non è rimasto dentro? Io stavo bene.
Girovagando un po' ho trovato il giardino e una bellissima altalena azzurra. Non l'ho notata subito perché ero troppo concentrata sulle rose bianche che riposavano tranquille nei loro vasi neri che circondavano la fontana.
Sposto lo sguardo sulla fontana a qualche passo da me. Non si vede molto visto che l'unica luce proviene dalla torcia del mio cellulare.
Non so quale tipo di sortilegio avvolga la casa, ma da fuori non si vede o sente niente. Se non avessi visto con i miei occhi tutte le persone la dentro direi che non c'è nessuno.
"Non parlare della mia famiglia" sbotta con tanta rabbia da farmi arretrare ancora.
Non pensavo la sua famiglia potesse essere un argomento così delicato,ma dopotutto ognuno ha i suoi mostri.
La sua faccia è leggermente illuminata,ma la rabbia nei suoi occhi è chiara.
"Tu sei sola,non c'è nessuno che ti voglia bene" sputa acido.
Apro la bocca per ribattere, ma lui mi precede.
"Nemmeno Ella altrimenti perché saresti qui da sola?" ridacchia mentre le sue parole si ripetono nella mia testa.
Sei sola.Sei sola. Sei sola
Da una parte vorrei urlare che non è vero,che non sono sola voglio urlarlo per convincere me e gli altri, ma dall'altra sappiamo tutti che non è vero.
Scuoto la testa e mi accorgo che Cameron si è allontanato.
Eccomi qui sola,al buio, in un posto che non conosco mentre a pochi passi da me c'è una festa.
Faccio scivolare il mio sguardo fino al cielo in cerca delle stelle,ma mi hanno lasciata sola pure quelle.
Sospiro e mi avvio verso la casa per cercare quelli che dovrebbero essere i miei amici.
La maniglia è fredda contro la mia pelle e posso percepire le onde della musica sparata al massimo. Stringo le dita e apro trovandomi davanti un lungo corridoio bianco.
La solita puzza mi investe e ad ogni passo la musica è sempre più alta.
Le porte bianche sono chiuse e il pavimento scricchiola sotto il mio peso, mi sembra di essere in ospedale.
Mi blocco sulla soglia del soggiorno e faccio girare gli occhi per la stanza in cerca di qualcuno di familiare ma niente, soltanto tanti colpi anonimi.
Stringo i pugni e mi butto tra la gente che sembra non accorgersi della mia presenza. Spingendo e strattonando riesco ad attraversare la stanza fino ai divanetti rossi in fondo.
Grazie al cielo  c'è Luke.
"Finalmente ti ho trovato" gli urlo all'orecchio alzandomi in punta dei piedi.
Lui sobbalza e si gira verso di me.
Mi sorride e, sorprendentemente, sembra lucido.
"Ehi ma dov'eri?" mi urla di rimando. Detesto urlare, ma non ci sono alternative.
"Ero fuori" confesso un po' imbarazzata.
"Non ti piace la mia festa?" chiede qualcuno dal divano.
Mi giro e trovo West tranquillamente sdraiato sul divanetto intento a bere qualcosa da un bicchierino giallo.
La casa è sua,la festa è sua, l'invito era suo eppure io non l'avevo ancora visto anzi,mi stavo dimenticando di lui.
Indossa maglia e pantaloni completamente neri ed è in calzini, plausibile essendo nel suo soggiorno. "No è ... hem ...carina" commento non sapendo che dire.
Dovrei dirgli che fa schifo?
"Dai vieni" dice Luke afferrandomi la mano,poi si gira verso West :
"Amico grazie per le chiavi"gli fa l'occhiolino.
West sghignazza in risposta mentre io gli guardo confusa.
Lui rafforza la presa e mi trascina tra le persone che si spostano per farlo passare come se fosse una celebrità.
Saliamo delle scale bianche che io non avevo notato e ci ritroviamo in un corridoio uguale all'altro di sotto.
"Capisco che non ti piace la festa, nemmeno a me piacevano all'inizio. Poi mi sono abituato.Imparerai ad abituarti per sopravvivere" mi sussurra Luke prima di aprire una porta.

Il mio sorriso sei tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora