Prendo dei jeans neri strappati sulle ginocchia e gli abbino con una felpa nera troppo grande per il mio corpo minuto.
Il mio sguardo si posa involontariamente sul beauty con i trucchi.
Non li metto quasi mai,ma potrei provare.
Non devo mai fare colpo su nessuno,ma oggi potrei fare un eccezione.
Impugno la matita,sempre nera, e disegno due righe sotto gli occhi.
Mi sembra che ora siano più profondi,più intensi.
La porta al piano di sotto sbatte e appena sento la voce di mio fratello spalanco gli occhi.
Passo velocemente un lucidalabbra alla fragola sulle labbra e corro di sotto.
Sull'ultimo gradino la scala scricchiola provocando uno stridolo che fa girare entrambi i ragazzi nel mio salotto.
I mie occhi puntano su quelli uguali di mio fratello.
Scivolano dai ricci neri,ai muscoli delle braccia fino alle gambe toniche per terminare la loro corsa sulle vans consumate.
È sempre stato un tipo sportivo,gioca a basket da anni ormai ed è un campione per questo due anni fa ha ottenuto una borsa di studio ed è partito verso Los Angeles,attraversando il continente e mettendo chilometri di distanza tra noi.
Già prima non viveva con noi,ma io riuscivo comunque a vederlo,a passare del tempo con lui.
Si vede che è il momento dei grandi ritorni.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime mente mi butto su di lui e allaccio le gambe attorno al suo bacino.
Le sue borse crollano a terra creando un rimbombo forte tra le mura.
Le sue braccia mi sorreggono e posso percepire il suo sorriso sul mio collo mentre ci appoggia delicato un bacio.
"Hem.." un finto colpo di tosse mi fa alzare la testa.
Cameron è davanti a noi che ci guarda imbarazzato,come se non sapesse cosa fare,ma appena i suoi occhi entrano in contatto con i miei vedo la sfumatura di un altro sentimento che però lui non mi lascia capire.
Lentamente mio fratello mi lascia scivolare e appena i miei piedi toccato il parquet sento il freddo espandersi in me.
"Piacere,mi chiami Logan.
Sono suo fratello" si presenta porgendo la mano a Cameron.
Lui corruga la fronte e nei suoi occhi torna l'indifferenza.
"Lui è Cameron un mio amico" intervengo prima che possa dire qualche cattiveria e sottolineando la parola per ricordargli il patto che abbiamo appena siglato.
Sulla sua faccia compare un ghigno divertito mentre mio fratello sembra riflettere sulle parole che ho scelto di usare.
"Appena torni vieni in camera mia,dobbiamo capire perché papà è tornato." Annuncia con sguardo serio.
Io riesco solo ad annuire e ributtarmi tra le sue braccia che mi accolgono scaldandomi con il loro calore.
"Dobbiamo andare altrimenti faremo tardi" dichiara Cameron dirigendosi verso la porta.
Vorrei poter restare a casa con mio fratello,ma devo portare avanti la pace con un barbaro di nome Cameron.
"A dopo" saluto Cameron premendo le mie labbra sulla sua guancia fredda.
Mi infilo velocemente le puma e raggiungo Cameron sulla porta.
"Ei" mi richiama Logan posandomi sulle spalle la mia giacca nera.
Lo ringrazio con un sorriso e mi chiudo la porta alle spalle.
"Appena tornato dal college?" Domanda Cameron dirigendosi verso la sua honda civic sistemata vicino al bordo del marciapiede.
"Si" rispondo solamente.
"E tuo padre?" Domanda aprendomi la portiera per permettermi di salire.
Spalanco gli occhi a quel gesto inaspettato e ne approfitto per punzecchiarlo un po' e alleggerire la tensione.
"Da quando sei un galantuomo?" Gli domando con un sorriso che lui ricambia.
I bordi delle sue labbra si sollevano verso l'alto mostrando i denti perfetti.
È davvero un bel ragazzo con il fisico muscoloso,i capelli biondi arruffati e gli occhi verdi luccicano senza quelle nubi scure che di solito li coprono.
"Volevo solo guardati il culo" sogghigna e chiude la portiera.
Resto un attimo spiazzata dalla sua volgarità,ma quando si risiede accanto a me con quel sorriso bellissimo ci passo sopra.
"Allora cosa stiamo andando a vedere?"domando per sfruttare al massimo il suo improvviso buon umore.
Lui mi lancia un'occhiata e poi torna a occuparsi della strada che si staglia davanti a noi.
"Sinceramente non lo so,ma spero non si tratti di uno di quei film banali da ragazzine" risponde chiaramente riferendosi a me.
Mi giro verso di lui per fargli notare che uno non sono una ragazzina e due i film che guardo non sono banali,ma quando mi scontro con il suo sguardo divertito capisco che sta solo scherzando.
Certo magari è un modo un po' particolare,ma vuole solo scherzare.
Sono talmente abituata alle sue offese che ogni sua parola mi sembra detta apposta per ferirmi.
"Sempre meglio di quei film sanguinosi dove muoiono tutti per i ragazzini che cercano solo un po' di adrenalina" replico e lo vedo scuotere la testa ridacchiando.
I suoi capelli seguono quel movimento scompigliandosi di più.
"Lo stiamo per scoprire" dice parcheggiando proprio davanti all'entrata del cinema.
Gli lancio un'ultima occhiata prima di scendere e seguirlo dentro al cinema.
Questa volta sono io a tenergli la porta aperta per evitargli lo spettacolo e lui scoppia a ridere sculettando mentre mi passa davanti.
A me spunta un sorriso mentre lo seguo a ruota dentro.
"Finalmente siete arrivati" esulta Ella venendoci incontro.
"Abbiamo già preso i biglietti per tutti,andiamo"continua con un tono di voce decisamente troppo alto che fa voltare alcune persone vicino a noi.
Ci avviamo tutti insieme verso la sala,mentre Ella mi chiede tutti i particolari di quello che è successo con Cameron.
"Ti spiego dopo" le sussurro mentre entriamo nella sala buia illuminata solo dal maxischermo.
"Ella ma che biglietti hai comprato?"le chiede Luke girandosi verso di noi.
La luce della torcia del suo cellulare mi colpisce in pieno facendomi chiudere gli occhi.
"Che c'è?" Domanda lei con finta noncuranza.
"Hai preso i posti separati"continua lui abbassando la torcia.
"Oh,davvero?Non lo sapevo,non l'ho fatto apposta." Si scusa con un tono talmente tanto finto da far comparire una smorfia sul viso di Luke.
"Beh dai muoviamoci" esclama prendendo Luke sottobraccio.
Luke mi lancia un'occhiata di scuse prima di seguirla ai loro posti.
Non ci posso credere.
La mia migliore amica mi ha abbandonata con Cameron.
Lo seguo ai nostri posti in sul lato destro della sala e mi lascio sprofondare sulla poltrona.
In quel momento Cameron si gira verso di me e con un ghigno si avvicina al mio orecchio.
"Mi sa che vedremo un film per ragazzini"soffia sfiorando il mio lobo "ma tranquilla se hai paura puoi abbracciarmi" ammicca appoggiando la sua grossa mano sul mio ginocchio.
Un brivido mi percorre tutta e incrociando i suoi occhi capisco che l'ha sentito pure lui.
Sarà un film molto lungo.
STAI LEGGENDO
Il mio sorriso sei tu
RomanceUn nuovo anno,nuove emozioni. Nat pensa che sia un anno come gli altri fatto da scuola e pomeriggi con Ella,la sua migliore amica,ma non sa che tutto sta per cambiare. Nella solita scuola,tra la massa dei soliti studenti incontra due occhi nuovi che...