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Le sue mani lentamente lasciano i miei fianchi mentre fa un passo indietro allontanandosi da me.
Devo sembrargli matta.
O forse lo sei.
Greace mi rende matta.
Alzo lo sguardo notando la sua maglia bianca imbrattata di vernice viola che scivola fino a sporcare i jeans.
"Mi dispisce,Dio,non andrà via nemmeno con una magia.
Dovrai buttarla,puoi usarla come straccio....te la ricopro. Portami in quel negozio...io " non so bene cosa sto dicendo,le parole escono veloci senza passare per il cervello,ma quando lui scoppia a ridere capisco di non aver detto nulla di sensato.
"Non preoccuparti per la mia maglia,piuttosto come facciamo a tornare a casa?Non ho nessuna intenzione di sporcare la mia macchina di vernice.
Hai un cambio nell'armadietto?" mi domanda lanciato un'occhiata alla sua macchina.
"Altrimenti potremmo viaggiare in biancheria." spalanco gli occhi alla sua proposta e gli tiro un pugno sulla spalla facendolo ridere.
"Opto per il cambio" dichiaro girandomi e tornando sui miei passi.
I corridoi della scuola sono deserti,nel silenzio echeggia il rumore dei mie tacchi contro il pavimento.
Probabilmente tutti stanno approfittando di questa piccola pausa in cui il diavolo decide cosa lanciare sulla nostra città.
Prendo dall'armadietto i vestiti di ginnastica e mi cambio velocemente.
I pantaloni della tuta mi sono un po' larghi come la maglietta con un cane disegnato.
Sono vestiti che non uso da anni ma non ho mai voluto buttare. Riguardandoli però credo che il loro destino sarà finire nella pattumiera.
Ripercorro il corridoio e il parcheggio sperando che non dia troppo peso ai miei vestiti, ma appena mi avvicino alla macchina lui mi squadra e scoppia a ridere.
"Il tuo senso dello stile è unico" continua.
Lui invece potrebbe posare per una rivista.
La canotta nera lascia scoperti tutti i muscoli delle braccia e un po' anche quelli del petto,mentre i pantaloncini,sempre neri,mettono in risalto le sue gambe toniche.
Cavolo.
Mando giù la saliva e faccio il giro della macchina.
"Andiamo?" Chiedo e lui apre la macchina continuando a fare qualche battuta sui miei vestiti.
Per tutto il viaggio guardo fuori dal finestrino nonostante la tentazione di girarmi verso di lui sia alta.
"Grazie e scusa ancora" sussurro quando accosta davanti a casa mia.
"Tranquilla,mi piace fare nuove esperienze" sorride facendomi l'occhiolino.
Faccio scivolare un'ultima volta lo sguardo su di lui prima di scendere dalla macchina.
Percorro il vialetto e appena entro in casa la macchina riparte.
"Solo amici eh?" Mi chiede mio fratello spuntando da una tenda in salotto.
Io sobbalzo portando una mano al cuore.
"Sei matto?E poi che fai,ti metti a spiarmi?" Gli chiedo andando verso di lui.
"Beh voglio sapere che faccia ha il mio futuro cognato" risponde scompigliandomi i capelli.
"Siamo solo amici" dichiaro arrossendo.
Anzi in realtà non so se siamo nemmeno quello Vorrei aggiungere.
"Comunque sia sei pronta a passare il pomeriggio a poltrire e guardare serie TV?" Mi domanda facendo un cenno verso il divano. Solo ora noto la coperta rosa chiaro e la ciotola con i popcorn.
"Certo che sono pronta" dico buttandomi sul divano.
Il pomeriggio passa in fretta guardando una dopo l'altra quasi tutte le puntate della mia serie preferita,ridendo e lanciandoci popcorn.
Mi è mancato così tanto avere mio fratello a casa.
                               ***
Il giorno dopo decisi di marinare la scuola insieme ad Ella e andare a fare un po' di shopping.
Certo inizialmente ero arrabbiata perché ha invitato West,ma alla fine mi sono divertita.
Abbiamo girato vari negozi,anche uno di videogiochi, e ho comprato il vestito perfetto per sta sera.
Ne volevo prendere uno color verde acqua che sembrava perfetto per una principessa,ma costava decisamente troppo.
Comunque sono contenta del mio.
Dopo aver pranzato al Burger siamo tornati a casa mia per prepararci e ora sono davanti allo specchio indecisa se darmi malata o meno.
Il vestito nero  comprato oggi ha una scollatura a cuore sul davanti mentre la schiena è coperta solo da uno strato di pizzo.
Mi arriva a metà coscia e si appoggia ad ogni mia curva rendendola ben visibile.
In camerino mi sembrava più andato,in camerino mi dava più forza....ora vorrei solo nascondermi.
I miei lunghi capelli mi ricadono sulla schiena arricciandosi sulle punte.
Con il trucco ho preferito non esagerare,credo che un po' di mascara e un rossetto rosso,ma non troppo forte,possano bastare.
"Piantala di guardarti allo specchio e andiamo" esclama Ella alle mie spalle facendomi sobbalzare.
Lei ha optato per un paio di scarpe con un tacco alto almeno 10 cm mentre io per un paio di stivaletti neri.
"Se le piace guardarsi che si guardi" le risponde West alzandosi dal mio letto.
"Ho capito,andiamo" rispondo sbuffando e seguendoli giù per le scale.
"Io esco" urlo prima di chiedermi la porta d'ingresso alle spalle.
Ovviamente nessuno mi ha risposto,non ci speravo neanche.
Fuori ci sono ancora varie pozzanghere ma per fortuna non piove più.
Il vento,dal canto suo,continua a soffiare imperterrito per la città.
Appena saliamo West accende il riscaldamento mentre io mi lascio andare contro il sedile.
Quando scendo noto che siamo davanti a casa sua e ,ovviamente,non si sentono rumori.
"Ma come hai fatto a dare una festa se non eri a casa? " domando mentre Ella si allontana nel buio.
"Questa è di mia sorella" dichiara prima di allontanarsi.
Visto che l'idea di rimanere fuori da sola al buio non mi aggrada molto lo seguono a ruota.
La casa è esattamente come l'altro giorno e per un momento penso che anche la musica sia nello stesso ordine.
"Guarda chi si rivede" sussurra qualcuno alle mie spalle appoggiato una mano sulla mia schiena.
Rabbrividisco e mi allontano guardandomi verso Jace che non sembra molto in se.
La serata deve ancora iniziare lui già ubriaco,certe cose non cambiano mai.
"Vuoi ballare?" Mi domanda cercando di riprendermi ma finendo per spostare solo l'aria.
Alzo gli occhi al ce l'ho davanti a questa immagine patetica e mi allontano.
"Eddai,solo uno" mi dice seguendomi tra la folla.
Io continuo a camminare guardando dritta davanti a me finché non mi prende per una spalla mi sbatte al muro.
Spalanco gli occhi e quel gesto inaspettato e dalle mie labbra esce un lamento anche se non mi ha fatto poi così male.
"Jace lasciami." Cerco di essere autoritaria, ma lo sento persino io che la mia voce è debole.
"Dai,una volta ti piaceva" mi sussurra portandomi un bacio sul collo.
"Ora non più" rispondo appoggiando le mani sul suo petto per allontanarlo,ma anche se è ubriaco resta comunque troppo forte per me.
Il panico mi attorciglia lo stomaco mentre con tutta la forza che ho provo a staccarmelo di dosso.
Perché? Continuo a pensare.
Perché?
Quando sento una lacrima scivolarmi sulla guancia capisco che è finita,non si fermerà.
"Che diavolo fai?" Grida Cam comparendo alle mie spalle e spostandolo di forza da me.
I suoi occhi emanano solo rabbia  che non fa che aumentare quando incrocia i miei spaventati a morte.
Stringe le mani a pugno come se volesse prenderlo a pugni,sfogare la sua rabbia su di lui.
Da un lato vorrei lo facesse, vorrei lo colpisse per entrambi però dall'altro non sono pronto a vedere una rissa.
Com'era già successo ieri mi butto tra le sue braccia trovando subito conforto.
Questa volta è pronto e mi stringe con forza se.
"Shh,smettila di tremare.Non è successo niente." Mi sussurra facendo scorrere le sue mani sulla mia schiena.
Piccoli brividi si formano sotto il suo tocco in pochi secondi sono già più calma.
Il cuore adesso mi batte forte per la vicinanza con lui,per i nostri corpi così vicini.
"Cosa...Nat,tutto bene?" Domanda Luke comparendo non so da dove.
Cam sentendo la sua voce si allontana di colpo da me lasciandomi scoperta, indifesa.
"Portala via,devo risolvere una questione. Non la voglio vedere qua sotto fino alla fine della serata." Gli ordina prima di allontanarsi nella folla.
"Dai,vieni" mi dice Luke prendendomi per mano.
Il suo tocco gentile dedicato nulla in confronto a quello rude e forte di Cam.
Stringo la sua mano e Mi lascio portare nella sua vecchia camera.
Alla fine riesco a divertirmi comunque vincendo un sacco di soldi a Monopoli.
Luke resta con me per tutta la sera,cercando di distrarmi,di farmi ridere.

Il mio sorriso sei tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora