"Questa è la mia camera quando vengo da lui" spiega entrando.
"Vieni spesso?"chiedo mentre si siede sul letto. Io resto sulla soglia non sapendo bene cosa fare.
Insomma so come vanno le cose quando un ragazzo ed una ragazza sono insieme ad una festa.
La camera è molto grande: sulla parete a destra c'è un letto matrimoniale rifatto perfettamente e una scrivania vuota, la parete a sinistra è occupata da un armadio a specchio enorme.Per il resto è spoglia.Nessun quadro.Nessun libro.Niente.
Dalla finestra filtra la luce della luna mentre la musica continua a pompare.
"In realtà no,ma da bambino ci venivo spesso.Mi piaceva stare fuori casa il più possibile."risponde senza prestarmi troppa attenzione.Sembra immerso nei ricordi e mi chiedo se voglia davvero ricordare.
Scuote la testa e mi guarda per un lungo istante come fosse bloccato tra passato e presente.
"Comunque non stare lì immobile,entra dai" mi sorride.
Ecco una cosa che mi piace di lui:lui sorride. Ha sempre il sorriso sulle labbra come se non volesse contagiare gli altri con la sua malinconia.A volte basta un sorriso.
"Tu pensi sempre?" chiede strappandomi dai miei pensieri.
Non mi ero nemmeno resa conto di essere rimasta ferma sulla soglia come una cretina.
Gli rivolgo un sorriso imbarazzato e mi siedo sul letto.Ha un materasso morbidissimo e la coperta è davvero soffice,deve fargli sentire un calore unico dormire qui.
Luke si abbassa fino ad avere gli occhi alla mia altezza e mi fissa senza distogliere lo sguardo come se volesse scoprire cosa nascondono.
Io mantengo il contatto visivo per circa tre secondi poi,non riuscendo a sopportare quello sguardo, osservo le mie ginocchia come se avessero qualche risposta.
"Lo stai rifacendo.Stai pensando.Pensi e ti perdi nella tua testa."sussurra tornando alla sua altezza.
"Se vuoi puoi tornare alla festa" dico.
Lui ti fa tutti questi discorsi profondi e tu lo inviti ad andarsene?
Mi mordo la lingua e cerco di correggere l'errore
"Cioè,se vuoi andare a divertirti..."non so bene cosa dire.
"Vuoi tornare a casa?" Mi domanda sempre guardandomi.
Ti prego smetti di fissarmi
"Vorrei"sussurro imbarazzata.
Mi crederà una bambina.Non vorrà più vedermi.Non...
"Ti accompagno" dichiara alzandosi.
"Ma..."provo a protestare.
"Mi farebbe piacere accompagnarla signorina.Può farmi questo favore?" Chiede con un sorrisetto divertito inchinandosi.
Non posso far a meno di sorridere.
"Arrivo prima io" urlo dandomi la spinta per correre fuori dalla stanza.
Cerco di mantenere l'equilibrio mentre corro per il corridoio ridendo finché,quasi arrivata alle scale,mi sento trascinare indietro e addossare al muro.
"Hai vinto" rido spostandomi i capelli dalla faccia.
"Qual'è il mio premio?"domanda una voce che....alzo lo sguardo allarmata e i miei occhi occhi grigi incontrano quelli verdi,contornati di rosso,di Cameron.
Le sue mani sono ancora sui miei fianchi e il suo viso è troppo vicino.
Uso tutta la forza che ho per spingerlo indietro e lui,non essendo per niente lucido,barcolla all'indietro ridendo.
Sto per urlargli di non toccarmi,ma vengo interrotta da Luke.
"Amico è possibile che tu ti riduca sempre così?"domanda esasperato.
Negli occhi di Cameron passa un lampo di rabbia che gli fa scurire.
"Dai vieni torniamo a casa"conclude Luke avvicinandosi. Il viso di Cameron si rilassa e si appoggia con un braccio sulla sua spalla. Sembra tutto così normale per loro.
"Puoi aiutarmi?"mi chiede Luke implorandomi con gli occhi.
Vorrei dirgli di no,che per me Cameron può restare qui come un drogato qualunque,ma leggo nei suoi occhi la preoccupazione per l'amico.
Sbuffo e mi avvicino a Cameron che prontamente mi passa un braccio attorno alle spalle.
Una scossa mi percorre e per un momento l'equilibrio lo perdo io.
Chiudo gli occhi e cerco di ignorare il calore che sento diffondersi in me.
"Pronta?"domanda Luke e io annuisco facendo un passo in avanti.
Per le scale rischiamo di cadere varie volte mentre Cameron continua a ridere e ondeggiare,ma alla fine arriviamo alla macchina.
Non posso evitare un sospiro di sollievo appena mi siedo sul sedile posteriore. È stata una lunga serata.
"Allora principessina ti è piaciuta la festa?"ride Cameron sedendosi con un tonfo accanto a me.
Apro la bocca per rispondere ma, come prima,vengo interrotta.
"Do un passaggio anche a quest'altro cretino" dichiara Luck entrando in macchina con un sospiro simile al mio.Dev'essere stata una lunga serata anche per lui.
La portiera davanti a me viene sbattuta con violenza facendomi sussultare.
Non vedo molto bene il secondo cretino e non mi interessa nemmeno.
Appoggio la testa al finestrino e lentamente la macchina si allontana dalla festa.
C'è un silenzio rilassante e sento gli occhi chiudersi da soli.
Lentamente mi lascio andare,ma proprio quando sto per varcare l'ingresso nel mondo dei sogni sento una voce roca,una voce che non sento da tempo,una voce che non pensavo di risentire.
Alzo di scatto la testa e sento gli occhi riempirsi di lacrime.
Non può essere qui.
Non può essere lui.
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Il mio sorriso sei tu
RomanceUn nuovo anno,nuove emozioni. Nat pensa che sia un anno come gli altri fatto da scuola e pomeriggi con Ella,la sua migliore amica,ma non sa che tutto sta per cambiare. Nella solita scuola,tra la massa dei soliti studenti incontra due occhi nuovi che...