Capitolo 13

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- Ma adesso tocca a me, stupido! - esclamai io, divincolandomi dalla sua presa. - Tu hai già scelto di guardare Spongebob, adesso tocca a me! - dissi decisa, allungandomi per prendergli il telecomando.

Riuscii a strapparlo dalle sue mani, ma ovviamente la mia goffaggine doveva intervenire in qualche modo. Persi l'equilibrio e gli caddi addosso, proprio quando la porta si aprì, facendo entrare mia madre.

Erano ben le nove di sera e io e Justin avevamo passato il pomeriggio spiaggiati sul divano a fare zapping con il telecomando.

Era evidente che non gli guardavamo gli stessi programmi, escluso Spongebob, quindi decidemmo di fare un programma a scelta a testa. Ma quel cretino non rispettava mai i suoi turni.

- Ragazzi siete a casa? - mia mamma entrò nel salone dove ci eravamo rintanati per tutto il pomeriggio.

Mi alzai velocemente da sopra di lui e mi allontanai anche un po' per precauzione.

- Tutto okay? - ci chiese osservando me che ero alle prese con il telecomando, mentre Justin che armeggiava con un cuscino fingendo indifferenza.

- Assolutamente sì - rispondemmo noi due in coro.

Mia mamma lasciò subito perdere e gliene fui grata.

- Beh, credo che dovrei tornare a casa - disse Justin alzandosi dal divano e indicando nervosamente la porta dell'ingresso.

- Già, ed io... in camera - conclusi alzandomi anch'io.

Mia mamma ci guardò entrambi, stavolta più attentamente. - Ragazzi, se volete uscire insieme, questa sera, non c'è problema, davvero - tentò di rassicurarci, pensando di aver capito il "problema".

No, mamma, non hai capito niente.

- Ari, ti aspetto alzata? -

A quel punto sentii di voler lasciar perdere. Beh, okay, la verità è che non mi dispiaceva per niente avere la possibilità di poter passare altro tempo con Justin. Ma questo non sarebbe mai venuto a saperlo.

- No, mamma - sospirai. - Ritornerò presto, non ce ne sarà bisogno -

Perfino Justin lasciò trasparire la sua sorpresa, questa vota senza tentar di nasconderla nemmeno.

Alla fine decise di prendere parola lui. - Stia tranquilla, Signora Grande. Riporterò Ariana a casa sana e salva - e come per dare manforte alle sue parole aggiunse il suo sorriso. Il suo sorriso che riusciva a sciogliere chiunque.

Ariana, ma che cosa vai a pensare?! Tu non lo odiavi???

Già, Ariana, tu non lo odiavi? Eppure adesso sentivo di non farlo più. Com'è possibile che in un solo pomeriggio tutto quello che pensavo su di lui fosse cambiato?

Mia mamma ridacchiò, quasi lusingata dalle rassicurazioni che Justin si sentiva probabilmente obbligato a fare. - Non ne dubito - disse con sincerità e con uno strano luccichio negli occhi.

Ti prego no, mamma. Non pensare che Justin sia il ragazzo perfetto per me, il ragazzo della mia vita. Io e lui non stiamo neanche insieme per davvero!

- Cosa hai detto, Ariana? - mi chiuse lei sentendomi borbottare i miei pensieri che teoricamente dovevano solo rimanere nella mia testa.

- Niente - mi schiarii la voce. - Andiamo? -

Justin impiegò cinque minuti per incantare ancora mia mamma, prima che riuscissimo a uscire da casa mia.

- Allora Ariana... - incominciò Justin con quella faccia stranamente compiaciuta di sé che avevo già avuto occasione di vedere. - Cosa vuoi fare questa sera? Sai, sono tutto per te - mi fece un sorriso malizioso.

- Prima cosa, per favore levati quella faccia, sei abbastanza inquietante - volevo suonare acida, ma la mia voce risuonò perfino a me stessa scherzosa. - E secondo: sala giochi. Ho una gran voglia di batterti, sai? -

Stay With Me ❀ jdb & agbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora