- Ehm... Little Red? - sentii Justin chiamarmi con una nota vagamente nervosa nella sua voce.
Mi girai subito a guardarlo, mentre lui continuava ad ignorare il mio sguardo e si concentrava sulla guida stringendo forte il voltante. - Sì, Justin? -
Lui esitò un po' prima di aprire bocca di nuovo. - Uhm... cosa diresti se ti dicessi che sto morendo di paura a incontrare tua madre? - usò una voce scherzosa, ma sapevo che era serio. Anche se non voleva ammetterlo. E sapevo che voleva che lo prendessi sul serio e non gli ridessi davanti. Cosa assolutamente impossibile, soprattutto dopo tutto quello che ha fatto per me, anche se sì, preferirei non ripeterlo.
- Perché? - gli chiesi perplessa, non aspettandomi quella domanda da parte sua. Cioè, lui è sempre stato quello che, beh, non si imbarazzava facilmente, no?
Lui mi guardò per un secondo soltanto. - Beh, teoricamente noi due saremmo fidanzati ed è piuttosto strano, non trovi? -
- Guarda che è colpa tua se mia mamma ci guarda come se fossimo due piccioncini - gli ricordai, ma non con la mia solita voce acida, che comunque con mia sorpresa avevo smesso di usare da un po'.
Lui alzò gli occhi al cielo. - Sì, però è merito mio se adesso sei ancora viva - ribatté lui tirando perfino fuori la lingua come un bambino di cinque anni.
Tuttavia sorrisi e non gli risposi.
Il resto del viaggio passò tranquillo e dieci minuti dopo Justin era davanti al cancello di casa mia.
Si era fatto abbastanza buio, anche se era solo le cinque del pomeriggio. L'estate stava per finire.
Frugai per un po' nella mia borsa per tirare fuori le chiavi che, chissà come, riuscivano sempre ad imboscarsi al fondo sotto tutte le cose che ficcavo dentro alla borsa. Aprii il cancello e Justin parcheggiò davanti al garage.
Scendemmo dalla macchina ed io quasi corsi fino alla porta, ansiosa di sdraiarmi sul mio letto dopo una giornata a dir poco stressante.
Solo dopo, quando avevo già semi-aperto la porta principale, mi accorsi che Justin era rimasto indietro e di proposito aveva incominciato a camminare veloce quanto una lumaca.
- Justin? - mi ritrovai a chiamarlo con una voce ansiosa e dolce che mai avrei pensato di usare in vita mia. Soprattutto con Justin. - Stai bene? - gli chiesi esitante.
- Uhm... - esitò, cercando di darmi una risposta. - Sì, tutto okay - concluse, a quanto pare abbandonando l'idea di dirmi la verità.
Volevo insistere anche se sapevo, e in un angolino nascosto nella mia mente una voce continuava ad urlarmelo dietro, che non avevo nessun diritto di fargli pressione dopo quello che invece io avevo fatto.
E a quel punto mi ritrovai a pensare di voler un rapporto diverso con Justin, perlomeno come amici. Che avevo sbagliato con lui fin dall'inizio, che mai avrei dovuto giudicarlo solo perché era "Justin Bieber" e non avrei dovuto dar peso a quello che dicevano le persone sul suo conto perché erano cose stupide e solo bugie. Che ero stata sbagliata con lui già dal primo giorno. E mai e poi mai in vita mia avevo desiderato come in quel momento di ritornare nel passato e riaggiustare tutto quello che avevo sbagliato con Justin perché non se lo meritava, solo adesso me ne accorgevo e mi sentivo maledettamente stupida.
E quella voce che prima da quella parte nascosta della mia testa mi urlava contro, adesso approvava tutto quello che stavo dicendo a me stessa e mi invitava a fare qualcosa, mentre un altra parte della mia mente continuava a ripetermi quanto fossi stupida e che se la gente diceva certe cose su di Justin c'era un motivo valido.
E, ad essere sinceri, tutte quelle voci non facevano altro che mandarmi ancora più in confusione.
Ero un ipocrita. Avevo detto, anzi rinfacciato, a Dee che lei non aveva le idee chiare quando io ero confusa allo stesso modo.
Chissà, forse mi meritavo davvero tutte le cose brutte che mi sono successe. Forse mi sono davvero meritata il tradimento inaspettato della mia migliore amica. Eppure, sapevo che tutto quello almeno mi aveva portato qualcosa di bello.
Anche se era difficile ammetterlo pure a me stessa.
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Stay With Me ❀ jdb & agb
FanfictionCi credete se vi dico che tutto può iniziare con un biglietto del concerto del cantante più spocchioso, stupido e ignorante presente in tutta la Terra? Perché è proprio così che è iniziata la mia storia. ||Jariana story|| Mi dispiace un casino, ma p...