- Ariana è ancora in ospedale, Signora Grande -
La voce di Megan quella mattina mi svegliò, ma ad attendermi c'era sempre il buio intorno a me.
Stavo perfino incominciando ad abituarmi e vedevo quel nero come una cosa totalmente diversa.
Prima avevo una paura matta del buio. Chi sapeva chi si nascondeva dietro? O perché non potevo vedere niente in mezzo a tutto quel nero? Eppure adesso mi sentivo a mio agio, come se fossi a casa mia, come se in un battito di ciglia fossi ritornata a Los Angeles.
Invece sapevo che non era così. Ero ancora a Tokyo e ogni volta dovevo sforzarmi per ricordare per quale dannata ragione ero finita lì. Solo per un cavolo di ragazzo che mi piaceva e che lui non ricambiava i miei sentimenti.
Un fallimento, ecco cos'era tutto quello che avevo fatto per chissà quale ragione.
Mi sembrava che fossero passati anni da quando potevo aprire e chiudere gli occhi a mio piacimento, da quando avevo visto mia mamma e... da quando avevo visto Justin. Non una settimana!
E poi, adesso mi sentivo totalmente diversa, una persona totalmente differente da quella che ero prima. E non sapevo se mi piacesse o no. Non la conoscevo, quella persona che ero io ora, eppure mi sentivo... io. Io per davvero.
Era una sensazione strana da spiegare.
- No, Signora Grande, i medici non sanno ancora niente - disse Megan sospirando. - Non... non si preoccupi - aggiunse, e potevo sentire quanto faticasse dire quelle parole. Soprattutto quando lei era la prima a preoccuparsi. - Io sono sicura che Ariana aprirà gli occhi. Presto - ci fu una pausa. - Sì, la chiamerò di nuovo al più presto - e chiuse la chiamata.
Sentii qualcosa sbattere contro qualcos'altro e sapevo per certo che Megan avesse appena buttato il suo telefono contro il muro. Non era di certo la prima volta e sapevo che succedeva sempre quando era davvero molto molto frustrata. Oppure quando non le si caricavano velocemente le foto e i video di "quel figone di Cameron Dallas". Erano parole sue! (_Evolution01_ questa è per noi Gio hahahah)
Sentii i suoi passi avvicinarsi e la sedia vicino a me spostarsi.
Non sentii niente per cinque minuti, riuscivo solo a percepire il suo respiro sulla pelle. - Perché non apri gli occhi? - mormorò lei incominciando a singhiozzare. - Sette giorni, Ari. Non credi di essere stata via già per troppo tempo? -
Sentii qualcosa bagnarmi la mano inerme al mio fianco e sapevo che stava anche piangendo adesso. E mi si strinse il cuore in una morsa.
Non piangere, Megan volevo dirle disperatamente. Starò bene. STO bene.
Forse le ultime parole erano false, ma sentirla così abbattuta faceva sembrare i miei di problemi inutilmente inutili.
Sì, so che non esiste quell'espressione...
- Ari, svegliati, ti prego! - disse disperata, dando il via ad un vero e proprio pianto, pieno di tutta la frustrazione e disperazione che IO le avevo causato in tutti questi giorni. - Non ce la faccio più, non posso continuare a stare qui e... vederti inerme in questo maledetto letto. Non siamo in un dannato libro, dove ogni cosa che succede lei rimane in coma e poi so sveglia e va tutto al proprio posto. Tu NON sei in coma! Devi svegliarti, perché hai la tutta la vita davanti che ti aspetta. Tua madre... ed io ti aspettiamo - strinse la mia mano tra le sue, tremanti e fredde. - Ti prego, ti prego, ti prego - sussurrò.
E, come se avesse appena detto una parola magica, sentii le palpebre farsi più leggere, intravedere uno spiraglio di luce, qualcosa che spiccava senz'altro in mezzo a tutto quel perenne nero.
Aprii gli occhi e subito la luce mi travolse come uno tsunami.
- Meg-an - sillabai con difficoltà, con la voce resa roca da tutti i giorni che ho passato a non usarla per dire le mie solite stupidate.
Lei alzò gli occhi di scatto e mi guardò per un momento, totalmente scioccata che, finalmente, le sue iridi incontravano le mie dopo giorni.
Poi mi si buttò sopra, schiacciandomi contro lo scomodo e sottile materasso dei lettini d'ospedale.
- Ari - mormorò tra i miei capelli e sentii che cominciava di nuovo a piangere, questa volta per il sollievo. - Mi sei mancata così tanto! - singhiozzò accarezzandomi i capelli e lisciandoli con le dita.
- Anche tu - le mormorai in risposta, sorridendole appena si spostò per guardarmi.
Mi guardò per un po', prima di rivolgermi un sorriso strano. - Appena esci di qui, devi far vedere a quei due con chi si sono messi contro - disse decisa. - Con Grande non si scherza, ragazzi -
***
Okay, sono riuscita ad aggiornare in tempo!Tra poco è Halloween!!!! Credo che probabilmente mi vestirò da Ariana hahahah, dopotutto è la sua festa per eccellenza!
Voi da cosa vi travestirete?
Per favore lasciate una stellina (anche due eh, hahaha)!!!! E ovviamente commentate pls!!!
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Stay With Me ❀ jdb & agb
FanfictionCi credete se vi dico che tutto può iniziare con un biglietto del concerto del cantante più spocchioso, stupido e ignorante presente in tutta la Terra? Perché è proprio così che è iniziata la mia storia. ||Jariana story|| Mi dispiace un casino, ma p...