Capitolo 25

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Mi sistemai la camicia bianca che mi aveva dato quella hostess, alta almeno il doppio di me!, come meglio potei.

Beh, di sicuro non sarei riuscita a sembrare meno sciatta...

In più quei tacchi erano allucinanti e pericolosamente alti. L'unica cosa positiva era che mi alzava per un bel po' di centimetri, sminuendo la mia nanezza.

Facendo un ultimo e lungo respiro, accostai la mano alla superficie di legno scuro della porta della camera​ B6 dell'hotel più lussuoso che avessi mai visto. Non che ne avessi visti molti, chiaro.

Avanti, Ariana! Non è difficile! Bussa e basta! Potrebbe essere la tua ultima possibilità!

Questo mi fece prendere un briciolo di coraggio. Era la mia unica possibilità... dovevo giocarmela, ora o mai più.

Bussai. Anche se volevo che risultasse un leggero colpetto alla porta, sembrava più che altro che volessi sfondare la porta.

Prima che potessi anche solo rimproverarmi o prendermi a ceffoni mentalmente, la porta si aprì silenziosamente, mostrando un Justin abbastanza assonnato con i capelli scompigliati e piedi nudi. E senza maglietta.

Ero contenta che Matt non mi avesse mentito riguardo al numero della camera di Justin, ma trovarlo mezzo nudo davanti non era proprio nei miei piani. Non che la vista mi dispiacesse, ovvio. Figurarsi... ero stupida, ma non ero mica cieca!

Deglutii a fatica, mentre mi preparai ad affrontarlo. Dovevo farlo. Adesso.

Alzai di nuovo lo sguardo sul suo viso, notando che lui aveva preso a fissarmi e mi aveva riconosciuta. Mi guardava a bocca aperta e gli occhi non ancora abituati alla luce del corridoio che si strizzavano con sconcerto.

Se volevo un effetto a sorpreso ecco fatto. Ottenuto.

Dopo cinque infiniti ed estenuanti minuti di silenzio chiuse la bocca in una linea e deglutì. Senza dire una parola, si fece da parte per farmi passare, invitandomi silenziosamente ad entrare.

La sua camera dell'hotel era enorme e buia, ma potevo vedere che il disordine regnava ovunque grazie agli spiragli dei raggi del sole che passavano attraverso le tende spesse e tanto lunghe che toccavano il pavimento.

Sentii a malapena che Justin chiudeva la porta dietro di sé e silenziosamente mi sorpassava per sedersi sul bracciolo della poltrona vicino alle vetrate coperte dalle tende.

Scostò un po' la tenda per far entrare un minimo di luce nella stanza.

- Che ci fai qui? - sbottò infine Justin, continuando a non guardarmi negli occhi, ma fissando ostinatamente fuori dalla vetrata. Non aveva usato un tono ostile, solo... sconcertato. E molto confuso.

Non potevo dargli torto, in fondo, no? Non potrei dargli torto neanche se avesse usato un tono ostile con me, a dir la verità.

Perché sì, era tutta colpa mia. E sì, avevo incasinato tutto. Ma volevo rimediare a tutti i costi.

Quindi cercai di farmi coraggio, combattendo contro la mia bocca che non voleva rispondere ai comandi e continuava a voler stare chiusa e ben sigillata. E diciamocelo, per la prima votla in tutta la mia vita.

- Sono venuta perché dovevo parlarti - risposi infine con cautela.

Vidi che il suo sopracciglio si alzò impercettibilmente e mi stupii che l'avessi notato.

Insomma, da quanto conosco Justin? Cinque giorni? Sei? Ed ero già così irrimediabilmente cotta di lui??? Questo cosa voleva dire? Che ero una facile o che Justin probabilmente era davvero quello giusto? Ero terrorizzata, ad essere sinceri. Sì, ero terrorizzata dall'idea che avevo trovato, questa volta per davvero, la mia anima gemella e che avrei potuto farmela scappare come acqua dalle mani.

Justin fece un profondo respiro e si girò, fissando i suoi occhi nei miei. - Bene, parla allora - disse solamente lui, ma sapevo che gli era costato un grande sforzo pronunciare quelle frasi. Non so come facevo a saperlo, lo sapevo e basta.

Okay, Ariana, il tuo momento è arrivato.

E scoprii che, per quanto avessi pregato di poterlo rivedere, di potergli parlare un'altra volta, di poter di nuovo​ parlargli, non avevo pensato cosa avrei dovuto dirgli una volta che saremmo stati faccia a faccia.

Sì, probabilmente sarà uno dei miei momenti in cui rovinerò tutto.

***
Hey!!! Scusate per il ritardo, ma nel weekend proprio non sono riuscita a trovarmi uno spazio di tempo per scrivere.

Allora, secondo voi cosa accadrà nel capitolo 26??? Chi lo sa?

Anyway, grazie per tutti i capitoli che mi stellinate ogni volta che aggiorno, ovvero ogni morte di papa, ma sssh!!!

Vi voglio un mooondo di bene, e sempre se volete andate a dare un'occhiata agli altri miei libri che trovate sul mio profilo >>> BKelsey

E tra l'altro, grazie per gli oltre 160 follower, siete fantastici.

Okay, adesso ho finito di rompervi hahaha.

Ciaoo!!!

Stay With Me ❀ jdb & agbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora