Stay With Me ❀ jdb & agb

Capitolo 16

- Cambia questa dannata canzone, ti prego! - esclamò Justin quasi tappandosi le orecchie.

Lo guardai male. - Okay, tu adesso mi spieghi cos'hai contro Shawn Mendes - sollevai un sopracciglio, pronta ad elencare quanto fosse fantastico lui.

Alzò gli occhi al cielo. - Assolutamente niente. È questa canzone che è orribile! -

Sbuffai e roteai gli occhi. - Allora grande genio, quale canzone vorresti? - sollevai scetticamente un sopracciglio.

Lui mi sorrise. - Mi hai finalmente trovato un nomignolo? Brava, piccola, mi piace "Grande genio" - mi fece l'occhiolino ed io per tutta risposta alzai gli occhi al cielo.

Cercai di soffocare un sorriso assolutamente involontario, e sbuffai. Decisi di non rispondergli e mi limitai a cambiare canzone.

- Okay. Lascia. Questa. Canzone!!! -

Sollevai un sopracciglio, sicuramente non aspettandomi questa sua reazione. - Ti piace Beyoncé? - gli domandai sorpresa. Avevamo qualcosa in comune?

- Assolutamente sì! Lei è mia moglie! - dichiarò Justin orgogliosamente.

Sorrisi. - Beh, allora abbiamo qualcosa che piace ad entrambi -

Lui mi rivolse di nuovo uno di quei suoi sorrisi idioti, segno che avrebbe detto qualche altra cavolata delle sue. - Little Red, abbiamo molte cose in comune che amiamo. Per esempio me - annunciò Justin dimenando stupidamente le sopracciglia.

L'avevo detto che avrebbe detto qualcosa di stupido...

- Hey Justin? - feci una pausa per assicurarmi che mi stesse ascoltando. - Sei un idiota - conclusi per poi ridere dalla sua espressione. - Tu... dovresti assolutamente guardare la tua faccia! - esclamai continuando a ridere come una specie di pazzoide.

Lui alzò gli occhi al cielo per l'ennesima volta quel giorno e si girò velocemente dall'altra parte, sicuramente per non farmi vedere che stava sorridendo anche lui.

E sentii una strana sensazione al cuore mai provata prima...

Oddio, che cosa stupida anche solo da pensare!

- Sei un caso perso - lo sentii mormorare, probabilmente tra sé e sé. - Questa ragazza mi farà uscire di testa - borbottò e immaginai che non volesse farsi sentire.

Questa frase mi fece sorridere. Non avevo idea del perché, ma sentivo come se fosse la cosa giusta da fare. Che fosse giusto sorridere per lui.

Accostò la macchina e aprii il suo sportello per scendere, guardandomi per un attimo.

Incominciò a camminare per il sentiero di quello che riconobbi subito il parco a cui ero solita andare con Dee ogni giovedì dopo la scuola.

Lo seguii senza pensarci. Era impressionante come in pochi giorni era cambiata totalmente la mia opinione su di lui, sul famoso Justin Drew Bieber. Come adesso lo seguivo senza pensarci, come se adesso... mi fidassi ciecamente di lui.

- Justin, dove stai andando? - cercai di urlare il meno possibile, notando che già dei ragazzi che erano seduti sulle panchine o che erano sdraiati sull'erba appoggiati agli alberi godendosi la bella giornata avevano riconosciuto Justin e tiravano fuori i loro cellulari.

Lo raggiunsi facendo un'ultima corsetta. - Justin - lo chiamai con il fiatone. - Cosa stai facendo? - gli presi la mano, senza volerlo fare davvero, e in quel momento lui si immobilizzò di colpo. Pensai che fosse perché avevo fatto intrecciare le nostre mani, perciò cercai di tirarla indietro, ma non me lo permise, stringendo la mia mano.

- Justin, cosa succede? - quasi lo sussurrai, preoccupata da quello che stava succedendo.

- Little Red... - incominciò lui deglutendo e continuando a non guardarmi negli occhi, ma un punto fisso non molto lontano da noi.

Seguii la traiettoria del suo sguardo e mi ghiacciai anch'io all'istante.

E Dee... Dove era qui. Ed io mi sentivo pessima per come avevo dimenticato il nostro appuntamento per ieri, ma dopo la quasi-strigliata di mia mamma, del mio finto fidanzamento con Justin agli occhi di mia madre lo avevo semplicemente dimenticato.

Ammetto di aver avuto paura. Ma la cosa che mi spaventò di più, è il gesto che feci per farmi sentire meglio.

Strinsi la mano di Justin in ricambio sentendo che lui la stringeva come per darmi conforto.

E scoprii di averne bisogno più che mai.