Capitolo 15

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Ariana's pov

Il mio risveglio non fu uno dei migliori, anche se credo di aver dormito nel materasso più comodo del mondo. Che scoprii presto che non fosse il mio.

Ero a casa di Justin, la riconoscevo questa stanza.

Mi alzai a sedere di scatto, ma fui sorpresa da un brusco giramento di testa che mi fece sdraiare di nuovo. Sembrava che la mia testa stesse sul punto di esplodere!

Lentamente scivolai fuori dal letto e, continuando ad appoggiarmi alla parete, mi trascinai fino alla porta. Incespicai un attimo con la maniglia, ma alla fine riuscii a spalancare la porta.

Feci qualche altro passo in avanti con difficoltà, ma inciampai su qualcosa e caddi. Sempre su quel qualcosa.

Cercai di capire su cosa mi fossi appena praticamente spiaggiata e incontrai gli occhi marroni di Justin che mi guardavano leggermente confusi.

- Ariana? - mormorò con ancora la voce impastata dal sonno e gli occhi socchiusi.

Justin aveva davvero dormito qui fuori in corridoio?! Appoggiato alla porta della mia camera?!

- Justin? - dissi sorpresa di vederlo quanto lui.

Poi, improvvisamente, le mie guance andarono a fuoco. Lentamente stavo realizzando che lui era proprio lì ed io ero SOPRA di lui. Per non contare i miei capelli e l'aspetto che dovevo avere... assolutamente orribile.

- Ehm... - provai ad alzarmi usando le braccia per quanto i miei scarsi muscoli mi permettevano. Lui provò a fare lo stesso e le nostri fronti sbatterono bruscamente fra loro.

- Ahi! - esclamammo entrambi all'unisono.

Lui ritornò nella sua posizione di prima e lasciò che mi alzassi da sola.

Con molta fatica, riuscii ad alzarmi e guardai Justin fare lo stesso.

- Mmm... perché eri qui fuori? - chiesi a Justin che guardava tutto tranne che me, cosa che mi offese un po' anche se non lo avrei mai ammesso.

- Io... uhm... mi sono solo addormentato - rispose evasivo, mordendosi distrattamente l'angolo del suo labbro inferiore. Non ero neanche sicura che sapesse che lo stesse facendo.

Decisi di lasciar perdere quell'argomento. Per ora.

- Si fa colazione in questa casa o no? - sollevai un sopracciglio, attendendo di mettere qualcosa sotto i denti.

Avevo lo stomaco che brontolava e con il martellare alla testa non era una bella combinazione. Soprattutto alla mattina.

Ieri non mi ero sicuramente ubriacata, quanto devo aver bevuto? Due o tre bicchieri il cui primo ho praticamente sputato tutto addosso a Justin, quindi per fortuna niente conati di vomito.

Sentii Justin sospirare impercettibilmente, certamente sollevato che avessi cambiato discorso.

Oh no, Bieber. Dopo voglio sapere tutto.

- Sì, vieni - mi accompagnò nella sua immensa cucina bianca e luminosa e, ovviamente, impeccabilmente pulita e tirata a lucido. Quasi rifletteva tutto come uno specchio.

- Cosa vuoi per colazione? - mi chiese aprendo alcuni armadietti e iniziando a tirar fuori scodelle, tazze, cucchiai, latte e alcune scatole di cereali.

Gli rubai subito i Cocoa Puffs praticamente dalle mani e potevo vedere con la coda dell'occhio il suo strambo sorriso soddisfatto.

Chi lo capisce questo qui???

Presi una delle ciotole che aveva tirato fuori e degli ingredienti, tutti quelli che ricordavo, per fare la mia colazione.

- Cosa stai facendo? - mi chiese Justin alzando un sopracciglio.

Gli rivolsi a malapena uno sguardo, intenta a mescolare l'impasto per i miei adorati pancake. - La mia colazione, cosa dovrei fare? -

- Ti prego, dimmi che sai cucinare, Little Red - mi guardò, questa volta eccessivamente allarmato.

Sì, eccessivamente...

- Eeehm... - esitai io, cosa che fece quasi venire un attacco d'asma a Justin. - unm... ovvio che no - arrossii, cosa assolutamente non da me.

Ma cosa cavolo mi prendeva??? Cosa mi ha dato da bere Justin, ieri???

Justin non si accorse del mio rossore improvviso e se l'avesse fatto non me lo fece notare. Questo mi fece piacere. Invece si coprì la faccia con un braccio. - Non mi incendiare la cucina. Dio, ti prego, ho tante altre cose da fare nella vita. Non sono ancora pronto per morire e... -

Alzai gli occhi al cielo. Bah, che esagerato! Una volta a Natale avevo fatto esplodere il forno cuocendo il mio dolce natalizio tradizionale, ma una volta sola! Non c'è stato neanche bisogno di chiamare i pompieri come quell'altra volta a Pasqua quando per sbaglio ho dato fuoco alle tende!

Non glielo dirò mai, ovviamente, già si impanica per cosa stupide...

- Ma finiscila - borbottai io mentre il rossore aumentava inevitabilmente ancora di più. - Invece di pregare aiutami, scemo! -

Lui soffocò una piccola risata e si avvicinò a me per aiutarmi. Finalmente. Credevo che a poco le mie braccia si sarebbero spezzate come grissini per quanta fatica ci avevo messo per mescolare.

L'ora successiva fu piena di "Ariana? Cosa diavolo stai facendo???", "Little Red? Non provare neanche ad avvicinarti ai fornelli!!!" e "Okay, adesso stai ferma, Little Red. Faccio io" che stranamente non mi diedero fastidio, ma mi fecero ridere per la faccia preoccupata che aveva quando cercava di limitare il tornado che ero. Facevo disastri ovunque senza neanche accorgermene, era proprio nel mio DNA.

Ma alla fine riuscimmo a sederci e mangiare i pancake che avevamo, ovvero che lui aveva, finalmente fatto.

Io ero ricoperta di farina dalla testa ai piedi, ma non mi importava granché. Credo che avevo anche dello zucchero impigliato nei capelli.

Anche Justin aveva un po' di farina addosso, mai quanto me, e ovviamente per colpa mia. Avevo sostenuto di non averlo fatto apposta, ma la verità è che mi dava fastidio vederlo tutto perfetto senza neanche sporcarsi. Come cavolo faceva ad essere SEMPRE impeccabile? Sapeva cosa significava avere dei difetti? Io non credo...

Appena realizzai cosa avessi appena detto arrossii di nuovo e questa volta potei vedere che Justin mi aveva visto, anche se continuava a masticare fingendo indifferenza.

Misi dell'altro sciroppo sui miei pancake, ovvero metà della bottiglia, e Justin subito ne reclamò dell'altro. - Hey, Grande! Non è giusto! A me ne hai dato di meno! -

Strinsi la bottiglia con entrambe le mani, cercando di tenerlo fuori dalla sua portata. Riuscì comunque a prendermelo, ovviamente. Stupido Bieber...

E involontariamente sorrisi.

Già, Justin: cosa diamine mi hai dato da bere ieri sera???

Stay With Me ❀ jdb & agbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora