Cap. 13

329 23 0
                                    


Feci colazione in compagnia di Christa poi mi accompagnò a casa e ci fermammo di fronte all'entrata "puoi tenerli se ti piacciono" "cosa?" "i vestiti" "sicura?" "si, tanto non li metto mai e poi a ste stanno meglio" "va bene allora" dissi prima di abbracciarla e girarmi per entrare. Quando aprii la porta Christa mi prese la mano "aspetta" "cosa?" mi girai guardandola senza capire "voglio..." "cosa?" "io..." disse avvicinandosi sempre di più a me: mi guardò negli occhi, poi passò alle labbra e, avvicinandosi ancora, di scatto mi baciò la guancia "ci vediamo domani" disse indietreggiando di qualche passo per poi sorridere e girarsi andandosene via, come un fulmine.

Io rimasi lì, con la bocca leggermente aperta e con la mano sulla guancia che mi aveva baciato, accarezzandola leggermente con le dita; "bella innamorata?" mi chiamò scherzosamente mio zio "non...non sono innamorata" "si, certo. Se tu non sei innamorata allora io non sono tuo zio" "daii" dissi "quando pensi di dirglielo?" "cosa?" "che ti piace" "ma se ci conosciamo da poco" "mh, giusto. Ma non aspettare troppo: potresti anche perderla" "grazie per l'incoraggiamento" dissi dirigendomi verso la mia camera, ma non feci in tempo a fere il primo gradino che mio zio mi chiamò "Alex, vieni un attimo" "arrivo" dissi sedendomi sul divano dove mi stava aspettando mio zio "cosa c'è?" chiesi "fammi vedere le mani" cazzo, come...come ha? Pensai "come..." "come faccio a saperlo? Alex ti ricordo che sono un licantropo da molto prima di te" "giusto" "allora? Fammele vedere" disse, così le aprii e vidi che le ferite si erano cicatrizzate quasi completamente "mh.." disse mio zio "cosa? Che succede?" "nulla, è che sentivo odore di sangue ma non credo provenga dalle tue ferite" che sia...no, impossibile "a che pensi? C'è qualcosa che devi dirmi?" "n-no, niente zio" dissi sorridendo, ma c'era qualcosa: quell'odore era quello di Christa. I vampiri per noi licantropi hanno un odore simile a quello del sangue ma dato che io ero ancora giovane e Christa non è un vampiro al 100%, quindi non dovrebbe avere un odore forte, non feci caso a questo particolare; ma mio zio sì e se scoprisse che Christa è un vampiro potrebbe anche non farmela più vedere.

Intanto mio zio continuava a guardarmi, come se stesse leggendo nei miei pensieri "Alex, questo non è il tuo sangue" cazzo, che faccio? Che mi invento ora? "ma che dici zio...di chi dovrebbe essere?" "questo lo puoi sapere solo tu. Ora non ha importanza: devi fare gli esercizi" "ma non funzionano" protestai "perché non ti impegni abbastanza" "sai che c'è? Mi sono rotta di questi esercizi, di questa situazione e del fatto che devo sempre nascondermi!" " Alex ma che diavolo stai dicendo? Calmati ora e vieni a fare gli esercizi" disse alzandosi dal divano "no!" "come?" "ho detto no!" "Alex, vieni a fare gli eserc..." "N O" "Fila in camera tua!" "con piacere" dissi andando nella mia stanza e sbattendo la porta con una forza tale da far crepare il muro, ma non mi importava: volevo solo rimanere sola, così mi addormentai.

Quando mi svegliai erano le 10 di sera; non avevo cenato e non ne avevo voglia così decisi di andarmi a fare un giro; mi misi una felpa col cappuccio e presi il telefono con le cuffie, poi aprii lentamente la porta per capire se mio zio stesse dormendo ma, sfortunatamente, era ancora sveglio che guardava la TV.

Non dovevo farmi scoprire così uscii dalla finestra; è vero che ero al primo piano ma non mi feci nulla: uno dei pochi pregi dell'essere licantropo.

Verità proibiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora