Cap. 22

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Il giorno prima, in ospedale

Kitty's pov.

Ero sdraiata su un lettino d'ospedale, quando sentii bussare alla porta della mia camera: entrò un'infermiera annunciando che avevo visite, poi entrò Tyler. "Finalmente ce l'hai fatta" "scusa ma c'era traff-" "non mi importa. Tu..." dissi girandomi verso il lettino in parte al mio e riferendomi alla ragazza che era seduta su di esso "esci, subito" "ma non poss-" "subito!" ripetei alzando la voce, facendo sussultare la ragazza, la quale subito dopo uscì di corsa dalla stanza.

"Perché mi volevi vedere?" "stammi bene a sentire Tyler: lo sai che io a volte penso che tu sia una testa vuota, ma ora devi ascoltarmi e credermi. Hai capito? Quello che sto per dirti l'ho visto davvero e voglio che tu me ne dia conferma perché è davvero inverosimile...". Dissi quella frase tutto d'un fiato impedendo al ragazzo di fronte a me di aprire bocca, poi glielo concessi; "ma di che stai parlando?" "ti ho già parlato di quella Christa?" "quella strana coi capelli bianchi?" "esatto, ora c'è una nuova, una ancora più strana. Sono due lesbiche di merda..." mi fermai imitando i conati di vomito, in modo da far capire il mio disprezzo per certa gente, poi continuai: "...e mi hanno picchiata" dissi "per uno scherzetto innocuo poi!" aggiunsi con aria da vittima, in modo da far intenerire il ragazzo, riuscendoci tra l'altro.

" Ti hanno picchiata?!" ripeté il ragazzo alzandosi di scatto "sì Tyler, ma non c'è bisogno che tu ripeta quello che dico" "scusami" disse lui rimettendosi a sedere, per poi aggiungere "ma cosa ci sarebbe di inverosimile in questa storia?" "mio caro babbuino palestrato, fammi finire!" sbottai irritata da tutte quelle interruzioni inutili da parte sua.

"dicevo" "sì?" "prima di svenire, mentre Alex..." "Alex?" disse Tyler interrompendomi nuovamente "quella più strana..." risposi io a denti stretti, sempre più irritata; "dicevo che mentre Alex mi picchiava, prima che svenissi, ho visto una cosa: i suoi occhi cambiarono colore e le spuntarono delle...zanne, credo" non ne ero certa: il ricordo era offuscato, ma non potevo nemmeno essermelo immaginata. 

"zanne, occhi che cambiano colore...Kitty ma non è che avevi fumato?" disse lui ridacchiando "no ti dico! Non ho immaginato nulla: quella ragazza è un mostro e ha cercato di uccidermi! non mi sorprenderei se avesse ucciso lei i suoi genitori" "cosa è successo ai suoi genitori?" "ma allora è vero che quelli come te son tutto muscoli e niente cervello: non sai un cazzo!" "i tuoi complimenti mi fanno sempre piacere Kitty".

Sbuffai, poi cominciai a raccontare "da qual che so è rimasta orfana all'età di 7/8 anni e non hanno mai ritrovato i genitori, poi dopo qualche anno han trovato delle carcasse in un bosco e dal DNA sono risaliti all'identità della coppia" "erano loro" "ma che genio, bravo" dissi io ironicamente. "Quindi, secondo te, sarebbe stata lei, all'età di 8 anni, ad uccidere i propri genitori?" "so che detta così sembra ridicolo ma ti ho già detto che lei è un mostro e devi darmene conferma" "in che modo?" "vai da loro, fingi di essere disperato o che so io...inventati qualcosa. Fai sì che si fidino di te e in qualche modo fatti rivelare il suo segreto" "in che modo" "non lo so!...aspetta, prova facendole del male, nel caso non si fidino di te" "va bene" "quando hai finito scrivimi cosa hai scoperto" "d'accordo".

Il giorno successivo, dopo aver ricevuto le informazioni da Tyler

"Perfetto, ora potrò distruggervi. Mostri e lesbiche: doppiamente mostri. Mi fate schifo, schifo!"

"Ehm, tutto okay?" chiese la ragazza in parte a me attirando la mia attenzione "zitta e torna a dormire" sbottai io affondando nelle coperte e ridacchiando al solo pensiero di distruggere quei due mostri.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2018 ⏰

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