Viviamo la vita a metà lasciando troppo
spazio alla paura di gridare
che a questo mondo ci siamo anche noi
Non riesco a crederci, quel lurido figlio di puttana è riuscito ad arrivare a lei. Ecco perché quel bastardo di Alec aveva lasciato la presa su Allyson, ora è tutto più chiaro, è lui che manovra i fili e vuole portarmela via.
No. È un altro incubo che prende vita e non posso permetterlo.
«Damon... calmati. Volevo parlartene, ma...».
Continuo a guardare verso di lei anche se la mente viaggia troppo lontano: Sebastian, Cindy, Indianapolis... sento la testa esplodermi. Le mani tremano e il cellulare cade a terra.
«Damon!».
Crollo in ginocchio, sollevo una mano verso di lei perché non si avvicini.
«Al... Al... per favore... vai via», biascico appena, mentre il respiro lotta per riempire i polmoni. La sento che sta tornando a tormentarmi, striscia come un serpente silenzioso nel corpo.
«Cosa... cosa posso fare?», chiede con voce tremante; guardo il suo volto impaurito prima che l'immagine di lei inizi a sfocarsi.
«Le med... medicine», riesco a dire piegandomi su me stesso, i denti che battano senza sosta e brividi coprono il corpo con la coperta del dolore; mi contorco mentre lotto per resistere allo squarcio che continua a riaprirsi ogni volta, dilaniandomi l'anima.
«Tieni», Al mi solleva la testa, apro appena la bocca e lascio scivolare in gola altro veleno, per far sì che annienti quello che io stesso mi sono inflitto.
«N-non... non voglio che tu mi veda in questo stato», dico stringendomi con le braccia il petto, cercando di fermare i tremori che come scosse elettriche mi attraversano, lasciando che il suolo sul quale sono sdraiato svanisca. Cadere nel vuoto... è questo che sento, mentre il freddo mi avvolge e la testa martella pensieri, incubi, visioni distorte che vorresti cancellare per sempre. Riesco a osservare solo i suoi piedi vicino al mio corpo, qualcosa di morbido cade su di me, poi vedo i suoi occhi azzurri di fronte ai miei.
«Sono qui, guardami, continua a guardarmi. Ora passa, Damon», è stesa al mio fianco, il suo corpo lo sento contro il mio e riesco a trovare un po' di sollievo.
«Sto male», confesso; la sua mano accarezza il mio volto.
«Lo so, Dam, lo so, ma passerà», lo dice come se fosse una promessa. Mi concentro sul suo tocco contro la pelle, sui suoi occhi che aggrappati ai miei non mi abbandonano un solo istante, il suo respiro caldo solletica il viso. Stringo i pugni e mordo il labbro, mentre una lama mi lacera dentro affondando sempre di più, come se non esistesse una fine al dolore. «Ora passa», continua lei. «Guardami, Dam, guarda solo me», mi implora e io cerco di assecondare la sua richiesta. Mi domando dove saremo ora se avessi lasciato da parte tutto il mio rancore, se mi fossi preso le mie responsabilità e se la voglia di fargliela pagare, a tutti quelli che mi hanno tradito, non fosse stata più grande. Ho sporcato anche la sua anima, così pura e così vera, per ritrovarmi steso a terra senza più la forza di rialzarmi.
«Come ti senti, ora?», allungo la mano sul suo fianco e mi poggio contro il suo petto, senza proferire parola. Non mi sento, è questo il problema. Non so più chi sono. Ogni certezza, ogni pensiero positivo è sostituito dalla paura, dagli stati d'ansia e da tutto ciò che prima non mi avrebbe minimamente sfiorato. Vorrei gridare aiuto verso un Dio che non ho mai pregato.
Sento le sue mani intrecciarsi nei miei capelli, i battiti del suo cuore rimbombare nelle orecchie, ma gli occhi sono troppo pesanti e mi abbandono a me stesso, a un sonno che mi strappi via dalla realtà.
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Un Amore Proibito 2 - Vite Lontane
RomanceL'incontro tra Damon e Allyson è stato casuale, ma si sono subito resi conto che non possono fare a meno l'uno dell'altra. Nonostante un inizio burrascoso e alcune incomprensioni, sembrano sulla strada giusta per far funzionare la loro storia. Tutta...