Percepire, sentire fin dentro le ossa,
e sapere che ci sei dentro anche tu in questo brivido.
Sono ferma, immobile, con gli occhi chiusi e il suo braccio che mi cinge in vita. Vorrei aprirli ma so che lui è a un millimetro dal mio volto che mi osserva. Sento il suo sguardo addosso, la sensazione più bella che possa esistere. Perché Damon non mi guarda soltanto, lui mi legge dentro, vede ciò che gli altri non hanno mai visto in me.
«Lo so che sei sveglia, Evans. Lo sento da come respiri», dice strofinando la punta del naso contro il mio collo e facendomi rabbrividire. Apro prima un occhio, poi mi faccio coraggio e apro anche l'altro; non so perché, ma provo un grande imbarazzo con una nuova luce che illumina questo giorno. I capelli neri sono scompigliati in un modo che lo rende ancora più bello, qualche ciuffo ribelle cade sulla sua fronte mentre i suoi occhi continuano a spogliarmi, anche se oltre al lenzuolo che mi avvolge non ho nient'altro che il profumo della sua pelle che mi copre. «Buongiorno, hai dormito bene?», abbozza uno dei suoi ghigni spavaldi e gli pesto un pugno sulla spalla.
«Benissimo», rispondo piccata fissando il soffitto; non so per quale stupido motivo tengo il lenzuolo stretto fin sotto il collo. Lui stesso mi direbbe canzonandomi: "niente che non abbia già visto, Evans". Ma io mi sento tesa e proprio non riesco a rilassarmi.
«Quando, tra il secondo o il quarto round?», incalza facendomi trasalire, le guance in fiamme per la notte indimenticabile che abbiamo trascorso. Non riesco ancora a metabolizzare che sia successo davvero. Forse è stato quel poco di vino che ho bevuto a cena o il terrore che lui perdesse il controllo un'altra volta, a darmi il coraggio di fare io il primo passo.
«Veramente, Sanders? Round? Non era mica uno dei tuoi incontri», gli faccio notare incontrando i suoi occhi, due pozze verdi che sorridono più della sua bocca increspata. Si morde il labbro inferiore e il mio sguardo cade proprio lì, su quella bocca che ha sfiorato, baciato e posseduto ogni parte di me come mai nessuno.
«Hai ragione, diciamo che era qualcosa di meglio», risponde con un filo di sarcasmo facendo scorrere il dito indice sulla spalla fino a scendere lungo il braccio. "Diciamo che era qualcosa di meglio", ripeto nella mia testa e una morsa di gelosia inaspettatamente si impadronisce di me. Penso a tutte le ragazze che ha avuto, a quelle che per mia sfortuna conosco più che bene, e mi isolo dal suo tocco mentre mille dubbi si insinuano fin sotto le ossa. «Qualcosa non va?», chiede. Mi limito a scuotere il capo, mi alzo dal letto senza riuscire a guardarlo. Mi avvolgo nel lenzuolo. «Dove vai?», domanda cercando di strattonarmelo di dosso.
«A fare una... una doccia», balbetto. Fantastico, mi mancava la Allyson insicura del passato, rimprovero me stessa, trascinandomi fino alla porta del bagno. Damon resta in silenzio, ma so che il suo sguardo non mi abbandona per un solo istante e solo quando chiudo la porta alle mie spalle sono realmente sola con i miei pensieri.
«Allyson, basta paranoie», dico fissandomi allo specchio. Niente deve rovinare questo momento, niente. Anche se una parte di me continua a pensare che lui per me è stato il solo e unico, mentre io per lui no. Rifletto con il bruciore nel petto per quelle parole. Lascio cadere il lenzuolo a terra e mi accingo ad aprire l'acqua calda della doccia. Abbiamo aspettato tanto questo momento, credendo che forse non sarebbe mai arrivato per la piega che aveva preso la nostra storia, e ora me lo sto praticamente rovinando, ammetto quasi a me stessa.
Entro sotto il getto della doccia che mi investe, cercando di lasciar scorrere, insieme all'acqua, il fiume di pensieri che affollano la mente; sento un tonfo e non ho il tempo di voltarmi che Damon entra a precipizio nella doccia con me.
«D... Dam...», mi prende per i fianchi sollevandomi e il suo corpo mi preme contro la parete di piastrelle dietro le mie spalle.
«È per quel "diciamo che era qualcosa di meglio" che sei scappata?», mormora contro la mia bocca e io scuoto la testa in segno di diniego. Le gambe lo cingono in vita in un gesto automatico. «Stai mentendo, Al, ti conosco, sei un libro aperto per me», mi incalza. «Guardami», mi supplica poggiando la fronte contro la mia, mentre inspira come se avesse trattenuto il fiato fino a questo momento.
STAI LEGGENDO
Un Amore Proibito 2 - Vite Lontane
RomanceL'incontro tra Damon e Allyson è stato casuale, ma si sono subito resi conto che non possono fare a meno l'uno dell'altra. Nonostante un inizio burrascoso e alcune incomprensioni, sembrano sulla strada giusta per far funzionare la loro storia. Tutta...