Un Amore Proibito 2 - Vite Lontane

Capitolo 36 Allyson

Sfioriamo sogni, ci soffiamo sopra con le nostre parole senza renderci conto di averli fra le nostre mani da sempre.

«Pensi di potertela squagliare così, Evans?», dice Dam alle mie spalle, mentre mi chino a raccogliere i miei vestiti dal pavimento della sua camera.

«Ho lezione e credo che anche tu dovresti andare al campus. O sbaglio?», rispondo infilandomi il maglioncino della sera precedente.

Lui si tira su appena dal letto sorreggendosi sui gomiti, i muscoli guizzano dando vita ai tatuaggi che si intrecciano a spirale lungo il braccio, per poi perdersi dietro la spalla. Si morde il labbro, i suoi occhi scorrono sul mio corpo. Riesce ancora a farmi sentire in imbarazzo con quegli smeraldi che brillano contro di me, uno sguardo capace di spogliarmi da tutto.

«Potrei restare così per sempre...», mormora facendomi mandare le guance a fuoco. «Te l'ha mai detto nessuno, Evans, che hai un culo che parla da solo?», aggiunge, passandosi la lingua sul labbro inferiore in un gesto lento che mi ipnotizza, seguito successivamente dai suoi denti che catturano la parte inumidita dalla sua saliva.

«Damon!», lo rimprovero facendolo scoppiare in una fragorosa risata, mentre mi accingo a prendere al volo i jeans per infilarli. Scatta a carponi sul letto, afferrandomi per i fianchi e trascinandomi con sé, facendo sobbalzare entrambi sul materasso.

«Cazzo, Al, sono pazzo di te. Di questo tuo lato così puro che non vorrò mai abbattere; è la parte di te che più preferisco», ammette stringendomi fra le sue braccia e il profumo del suo corpo, che sa ancora di noi, mi avvolge inebriandomi il respiro.

«Ti diverte mettermi in imbarazzo?», protesto fingendo un broncio.

«Non eri poi così imbarazzata... stanotte», sibila verso il mio orecchio, facendomi rabbrividire al pensiero di come la sua bocca ha percorso il mio corpo, segnando con il suo sapore ogni centimetro della mia pelle come un tatuaggio indelebile che nessuno potrà mai cancellare. Pesto un pugno contro il suo bicipite, rotola al mio fianco continuando a ridere di me. «Ancora non ci credo», esclama poco dopo, con lo sguardo fisso al soffitto e le mani intrecciate dietro il capo che fanno flettere ogni muscolo delle sue braccia.

«A cosa?», chiedo, seguendo con il dito indice le linee nere che marchiano la sua pelle; mi piace toccare i suoi tatuaggi, ogni scritta e ogni simbolo fanno parte di un mondo che ora l'ha lasciato libero. Si volta verso di me, incastrando i suoi occhi nei miei.

«Al fatto che andremo a vivere insieme», mormora, il mio cuore perde un battito e la testa iniziare a immaginare come sarà svegliarsi ogni giorno al suo fianco.

«Sinceramente, non ci avrei creduto nemmeno io che il mio incubo peggiore sarebbe diventato il mio sogno più grande», dico tutto d'un fiato senza quasi rendermene conto. Il suo volto si incupisce appena, osservo i lineamenti indurirsi marcando il suo profilo.

«Dam... non volevo...», prende la mia mano nella sua portandosela al petto.

«Hai ragione, Allyson, pensi che non sappia cosa tutto ti ho fatto passare? Proprio per questo faccio fatica a credere di averti ancora nella mia vita e non voglio lasciarti scappare via un'altra volta», le sue parole mi mozzano il fiato in gola. Le lacrime versate hanno spezzato i miei sorrisi, mi ha privato di tutto ciò di cui mi facevo scudo per proteggermi da lui. Ma la cosa strana è che rifarei esattamente tutto allo stesso modo. Annegherei nella sua aria tossica, per poi essere rianimata dalla sua nuova anima. Guardandolo negli occhi, ora, non mi pento di aver lottato per lui, anche se per farlo ho calpestato me stessa. Perché è questo l'amore, ti fa male, ti toglie le forze e a volte ti distrugge, ma poi le nubi si diradano poco alla volta regalandoti un cielo limpido che aspetta solo di essere ammirato, con la leggerezza di tutto ciò che ti sei lasciata alle spalle.