Un Amore Proibito 2 - Vite Lontane

Capitolo 11 Allyson

Spesso bisogna ripartire da zero, per ritrovare la strada

Mi allungo con la mano verso il comodino, tastando con il palmo alla ricerca dell'aggeggio infernale che non cessa di suonare. «Ce l'ho fatta», bofonchio dopo aver sentito la sveglia colpire il pavimento. Tiro il piumone sin sopra la testa. Il sole filtra con i suoi raggi attraverso la finestra della camera.

Sbuffo scoprendomi dopo aver sentito mio padre chiamarmi dal piano inferiore. È ancora strano essere tornata a casa, nella mia vecchia camera; sono qui da ormai due mesi, eppure posso ancora sentire la morsa del ghiaccio intorpidire le mie ginocchia e i pugni colpire quel suolo come se da lì a poco sarebbe comparsa una qualche risposta a tutte le domande che aumentavano solo il dolore che sentivo espandersi in tutto il petto.

Non ho voluto conservare nemmeno il ricordo di quelle righe scritte, anche se non ne ho bisogno, ogni parola è tatuata nella mia testa; credo non mi potranno mai abbandonare. Dopo tutto questo tempo, non sono riuscita a giustificare il suo abbandono; era troppo difficile credere che se ne fosse andato dopo avermi detto quanto fossi importante per lui.

Ma è stata solo un'altra illusione. Se fossi stata così importante, avremmo affrontato tutto insieme, mi avrebbe spiegato ogni cosa guardandomi negli occhi senza scappare a tradimento lasciandomi sola a me stessa... ancora una volta.

Mi metto a sedere sul letto, il telefono vibra e lo prendo tra le mani, sorrido nel vedere che è un messaggio di Kam: "Buongiorno, pigrona. Sì, dico proprio a te. Scommetto che sei ancora accoccolata sotto le coperte. Preparati che stasera ti porto fuori". Scuoto la testa per come in così poco tempo ha imparato a conoscere le mie abitudini.

"E dove pensi di portarmi?", rispondo dondolando i piedi a penzoloni fuori dal letto.

"Sarà una sorpresa. Ora preparati, ti aspetto a lezione".

Non amo le sue sorprese, è a dir poco imprevedibile e dirgli di no diventa quasi impossibile. Non so cosa ne sarebbe stato di me se non avessi incontrato Kam; i suoi occhi azzurri così calmi e il tono della voce pacato, che mi trasmetteva tranquillità, mi hanno accolto in una nuova scuola dove temevo solo di rivivere gli incubi del passato.

Dal primo giorno che il mio sguardo si è scontrato con il suo, è stato simpatico con me, ma anche invadente; con il passare dei giorni, però, ho imparato ad apprezzare la sua esuberanza che mi trascinava sempre più lontano da tutto ciò che mi ero lasciata alle spalle. L'unica cosa che mi mancava di Medford erano Cristal e Jenna; non ho potuto salutarle il giorno nel quale anche io sono scappata.

Ma la vera amicizia non conosce distanze e nel primo week end disponibile si sono fiondate in città, facendomi una sorpresa; abbiamo girato per locali e l'argomento "Damon" non è mai venuto fuori, come se lui non fosse mai appartenuto alla mia vita, e mi sono quasi rassegnata che sia così. Solo la notte compariva nei miei sogni, dove la mia guancia premeva contro il suo petto scolpito, il mio respiro si inebriava del suo profumo e trovavo finalmente un angolo di pace per il mio cuore in frantumi. Ma anche quei sogni diventavano sempre più confusi, offuscati dal tempo che scorreva giorno dopo giorno mentre la mia vita continuava ad andare avanti e così stava succedendo per la sua, ovunque si trovasse. L'ho cercato e la prima settimana è stata la più dura. Non riuscivo a rassegnarmi e credevo di impazzire da un momento all'altro perché nessuno mi diceva dove fosse; persino Cody mentiva e lo sapevo. Solo che quello che non volevo capire, ciò che non volevo credere, era che Damon non mi volesse al suo fianco. La delusione e la tristezza si stavano dissolvendo poco per volta rimpiazzate dalla rabbia. Troppo spesso mi ero fermata a capirlo, in cerca di una spiegazione che volevo solo dare a me stessa per dimostrami che lui era diverso, ma ora, seduta in questa camera con l'amaro in bocca per tutto ciò che ci aveva travolto, mi rendo conto che ormai siamo diventati solo due vite troppe lontane per appartenersi.