Svolte inaspettate

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ANYA PROV.

È da quando ho chiesto a Raven di trasferirsi da me che non ho un attimo di respiro. Il lavoro questo periodo mi impegna parecchio e il trasloco non è da meno. Io e Raven passiamo ogni singolo attimo libero a imballare e sballare scatoloni, persino la sera quando ci ritiriamo esauste prima di andare a dormire apriamo qualche cartone e troviamo un posto al suo contenuto. Devo dire che non mi aspettavo che Raven avesse tante... cianfrusaglie. Ma quando la vedo sorridermi parlando di un determinato oggetto e raccontarmi la sua storia a dirla sua,estremamente interessante proprio non riesco ad arrabbiarmi con lei.

Da quando è tornata da Firenze Lexa non fa che stressarmi per passare un po' di tempo insieme e la cosa non può che rallegrarmi, visto la mia piccola gelosia nei confronti di Ontari... E già! La ragazza come sempre ci azzecca in pieno quanto a sensazioni.

Questo martedì sono rientrata a casa un po' prima, sono intenta a trovare un benedetto posto alla collezione di fumetti di Capitan America della mia adorata metà, quando il telefono squilla, metto il vivavoce e il tono antipatico di mia sorella mi arriva ai timpani.

"Si può sapere che fine hai fatto, brutta sorella degenerata e negligente?!"

Ovviamente non ho ancora avuto occasione di dire a Lexa del trasloco e tutto, ma non potrà rinfacciarmelo visto che lei mi ha tenuto nascosta la sua relazione con costia!

"Ho avuto da fare, non sei l unica ad avere una vita privata movimentata sai?!" Il mio tono acido non ha niente di che invidiare al suo.

"Oh, problemi con Raven?!"

"No tranquilla, tutto apposto, anzi va tutto alla grande... ti racconto appena ci vediamo, promesso!"

"A proposito, ti va di venire a fare colazione domani mattina? Dai sono tre giorni che non ti vedo neanche a lavoro!"

"Va bene... hai ragione!"

"Puoi portare anche Raven se vuoi.. anche se volevo organizzare una cosa tra sorelle... mi piacerebbe che tu e Ontari legasse di più. Anya tu sei..uff... Vabbè.. Sei una delle colonne portanti della mia vita.."

Interrompo lo sproloquio dolcissimo di mia sorella.

"Va bene Lexa, ho capito tranquilla e anche se sono arrabbiata con te, per non avermi detto di Costia non te la farò pagare, quindi non c'è bisogno di tutta questa dolcezza. Verrò con Raven forse, tu porta Costia."

"Oh Anya, niente terzo grado va bene?" Ridacchio divertita chiudendoli la chiamata in faccia.

Ho sistemato tre scatoloni e preparato qualcosa da mangiare, quando la porta della serratura scatta rivelandomi una Raven alquanto esausta. Mi avvicino a lei per aiutarle a sfilarsi la giacca.

"Hey meccanico tutto okay?"Sono abbastanza preoccupata, Raven mi sembra veramente sbattuta..

"Si, sono solo stanca." Mi lascia un casto bacio sulle labbra e si trascina verso il bagno, noto che oggi zoppica abbondantemente, quindi la seguo senza indugio. Mentre lei si lava le mani riempio la vasca idromassaggio. Lei mi guarda stranita e io le sorrido semplicemente. Verso dei sali profumati e un po' di bagnoschiuma all'interno, da dietro la aiuto a sfilarsi la maglia. "Lascia che io mi prenda cura di te."

Il mio tono deve essergli piaciuto parecchio, perchè Raven si abbandona velocemente contro il mio corpo, la sua schiena coperta solo dal reggiseno preme contro il mio petto coperto ancora dalla maglia, ma il mio cuore perde un battito ugualmente. Questa posizione mi permette facilmente di sbottonarle i jeans larghi che indossa e che le scivolano giù senza opporre nessuna resistenza. La porto gentilmente a sedersi sul bordo della vasca, le slaccio le scarpe e le tiro via i jeans. Slaccio il tutore che dal ginocchio prende tutto il polpaccio e lo tolgo. Le massaggio un po' la zona e lei sospira di sollievo. Non le ho mai chiesto cosa le sia capitato e non lo farò mai.

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