Il passato non si dimentica ne si cancella.

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LEXA PROV

Ho passato il pomeriggio a Central Park in giro con il mio gatto, ho fotografato parecchie cose, sono abbastanza soddisfatta del mio lavoro, in più la passeggiata ha giovato al mio umore pensieroso. Mi squilla il telefono, Anya mi chiama e non esito a rispondere

A "hey terremoto che fai??"

L " sono a Central Park ho portato un po' fuori il gatto e ho fatto qualche scatto, tu?"

A " Da quand'è che hai un gatto?! sono in azienda, ho un mucchio di scartoffie da firmare... Mamma ha saputo che sei in città..io non c'entro niente! È stato Lincoln!" si difende ancora prima che io dica qualcosa.

L" e quindi? Che vuole?"

A"vuole che passi per chiarire scema, sono due anni che cerca di contattarti, mi ha chiesto di fare da intermediario."

Rimango in silenzio rimuginando sulle sue parole.

L" Va bene, appena è libera passo a salutarla, niente cene e roba simile intesi, voglio potermene andare quando voglio."

Mentre Anya sta per rispondermi mi giro e non trovo più il gatto.

"anya ti devo lasciare mi sono persa Mimì!
Chiudo il cellulare e prendo a chiamarlo a gran voce dopo 5 minuti buoni di ricerca lo vedo vicino ad una ragazza e il suo gatto, lei lo accarezza sorridendo.

Non posso lasciarmi perdere la dolcezza di quell'istante, acchiappo la mia macchina fotografica e scatto diversi scatti da più angolazioni, il suo sorriso e i suoi occhi sono qualcosa di veramente particolare.

Dopo il mio attacco d'arte fulminante, appendo di nuovo la macchina al collo e mi avvicino " Mimì mi hai fatto prendere un colpo!" esclamo mentre il mio gatto mi passa fra le gambe in cerca di carezze, " ma guarda ti sei addolcito?! Di solito non fa altro che graffiarmi e farmi dispetti!" dico rivolta alla ragazza che nel fra tempo si è alzata. Lei mi allunga la mano" piacere io sono Ontari, e credo si sia addolcito per via della mia Minù, dice guardando i due gatti che si fanno le fusa. " Ma non mi dire! A quanto pare qui tutti trovano l'amore tranne me!" esclamo divertita," o bhè, io mi unisco al tuo club allora!" insieme ridiamo, ed è strano sento una specie di connessione con questa ragazza, la sua risata mi scalda qualcosa dentro, non so.. è qualcosa di speciale.. non riesco a catalogarla. Lei mi invita a sedermi porgendomi del tè caldo, e mentre osserviamo i nostri gatti giocare iniziamo a parlare, ed è una strana sensazione.. non sono abituata a dare confidenza a chiunque, ma con lei è tutto così semplice. Le parlo di me, della mia vita, addirittura della mia famiglia.. Nemmeno Clarke sa nulla della mia famiglia! E lei mi parla di se, con una spensieratezza e una dolcezza uniche, mi racconta della sua vita, della sua nuova avventura newyorchese, del negozio di fiori che ha rilevato con una sua amica... Mi parla della passione per il suo lavoro e per un sacco di altre cose... mi sembra tutto così surreale! Dopo diverse ore il cielo si è tinto di scuro, capisco che è ora di andare via, Mimì brontola per la fame. Contemporaneamente io e Ontari ci alziamo, " Ti lascio il mio numero, se ti serve compagnia chiamami, se posso ti raggiungo! È stato veramente bello parlare con te"

" certo, è stato...diverso... ma non in senso brutto eh! Dovremmo rifarlo!"blatero sorridendo. Ontari mi allunga un bigliettino da visita, mette Minù nel trasportino e va via salutandoci, Mimì miagola triste "Tranquillo, la rivedrai presto, promesso!" Recupero il trasportino e una volta entrato Mimì ci avviamo verso casa.

Sono le nove e mezza di mattina, Mimì balza sul letto reclamando la sua colazione, questa notte ho avuto un sonno profondo e tranquillo, in più li scatti al parco sono venuti veramente bene! Mi stiracchio nel letto rigirandomi tra le lenzuola. Mi alzo e do la colazione al gatto " e il signore è servito! Signor Romeo, vuole recare visita alla sua bellissima Minù??!" il gatto mi guarda severo ricominciando a mangiare, " mamma mia come sei scorbutico, non ti si può neanche parlare a prima mattina eh?!" Bevo il mio tè e mi butto sotto la doccia, indosso un paio di jeans e una maglietta nera a maniche lunghe, infilo un cappottino nero non troppo lungo, il fine settembre a New York si sta facendo sempre più freddo, infilo il gatto nel trasportino e esco dal palazzo. Solo adesso capisco perchè Gustus abbia insistito per farmi comprare quel piccolo appartamento, e non affittarlo... Gustus la sa sempre più lunga di quanto dice! Mi dirigo verso il negozio del bigliettino che mi ha dato Ontari,prima di entrare mi fermo a comprarle un tè caldo, scelgo un gusto floreale tra i miei preferiti... Una volta davanti al piccolo negozio entro facendo suonare lo scaccia pensieri messo davanti alla porta. Ontari esce dal retro e rimane sorpresa di vedermi li, "buongiorno, ti ho portato del tè, spero ti piaccia" le dico sorridente, lei si affretta a ringraziarmi, nel fra tempo mi squilla il telefono, è Anya. Faccio cenno ad Ontari e rispondo.:

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