Chapter 36

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Non ci posso credere. Cosa ci fa qui?

<<devo uscire>> indico ai miei amici di non star bene e faccio segno di uscire

Shawn all'improvviso mi prende per il braccio fortemente a tal punto di farmi male e <<tu non vai da nessuna parte>> dice incazzato

<<lasciami andare>> urlo

i miei amici cercano di togliere le sue mani di dosso dalle mie ma le guardie li portano via  aforza

<<lasciami andare ti prego>> inizio a piangere

<<ora mi ascolti porca puttana>> dice 

<<non voglio ascoltarti>> ribatto con le lacrime fortissime che mi scendono

<<scappi sempre dai problemi, quando dobbiamo parlare fai di tutto per andartene>>

<<non voglio ascoltarti, mi hai deluso nuovamente, tanto per cambiare>>

<<sta zitta>> . E' veramente incazzato. Spero solo non sia ubriaco e non mi voglia scopare in quelle condizioni, inizio ad avere paura anche se mi manca vederlo in quello stato per colpa mia.

Inizia <<a milano non mi hai dato modo di spiegare, lei è solo una con cui sono uscito prima ancora di vederti per il tuo compleanno. Sì, abbiamo fatto sesso diverse volte ma tu lo sia che nessuno batte te. In tutto.>>  

<<bugiardo>> 

<<lei si è innamorata di me, a me comunque attirava ed è finita lì>> conclude

<<peccato che i 'ti amo' a quanto pare li hai scritti tu>> sottolineo

<<hai ragione ma se ci guardi non li ho scritti quando ero da te. Ti ho rivisto e tu non so, mi crei dipendenza.>> 

Creo dipendenza come lui con me.

Mi avvicino a lui che è sull'orlo del pianto.

<<sei un coglione>> gli accarezzo la guancia dove sta scendendo la lacrima

Mi prende la mano e la bacia forte come se nessuno se la possa portare via

<<ti sono sempre piaciuti i coglioni come me>> .E'vero.

 Per quanto possa non ammetterlo a me stessa, io senza di lui non vivo.

La mia mano si appoggia sul suo petto e posso sentire il suo respiro pesante sotto quella maglia nera aderente con i bottoni davanti.

<<sempre i soliti vestiti eh?>> chiedo incuriosita

<<quelli che mi hai regalato tu per i miei 18>> mi accarezza la guancia  e sorride con le lacrime che ci scendono da entrambi i visi.

Sembriamo due bambini quando ritrovano il loro gioco preferito dopo averlo perso, oppure quando fanno gli incubi e scappano nel lettone con la mamma.

Mi prende il viso e mi bacia. Uno dei baci più desiderati dopo quello del mio compleanno ormai un mese fa.

<<mi eri mancata>> mi dice alla fine

<<anche tu>>

Ha sempre la meglio su di me. E' proprio vero, siamo peggio dei bambini. 


Siamo un casino stupendo, due rette parallele che non credono al destino scelto . Siamo vivi.                     -irama

Wallflower // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora