Chapter 38

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La mattina seguente mi sveglio in un letto che non è il mio. Forse sono in casa id mio padre. Mi guardo attorno e non la riconosco.

Mi giro di scatto e alla mia sinistra trovo delle chitarre, a destra dei poster e premi e capisco dove ho dormito. Abbasso lo sguardo e vedo un piccolo esemplare di cucciolino di uomo diciottenne abbracciato a me mentre dorme. Mi era mancato vederlo dormire.

 Mi era mancato vederlo dormire

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Era la cosa più bella che io avessi mai visto nella mia vita, era qualcosa di magnifico. Le sue labbra erano da baciare ogni momento, il taglio delle sopracciglia era stupendo così come le sue palpebre. Insomma più lo guardavo, più era perfetto.

Il problema era: ma mio padre sapeva che ero qua? Non mi ricordo molto di ieri.

Provo a chiamarlo e mi risponde tutto solare

<<dormito bene?>> mi chiede

<<tu sapevi che ho dormito qua giusto?>> domando

<<certo, mi hai chiamato ieri ma eri stanchissima, così a tal punto che non riuscivi a finire le frasi e shawn ti ha preso il telefono per dire che dormivi da lui e tutto si era risolto>> spiega

<<ahahah okok, comunque si ma i miei amici?>> 

<<sono da me, alessia è contentissima per voi che è tutta la notte che mi ha fatto una testa!!!>>

<<è fantastica. va bene allora appena si sveglia mi faccio portare a casa>>

<<tranquilla, basta che entro sera torni che vorrei festeggiare il tuo compleanno>>

<<va bene, grazie. a più tardi>> lo saluto

<<fate i bravi, mi raccomando!>> 

<<sisi papà>>

Chiudo la chiamata e mi risiedo appoggiando la mano destra sui capelli di shawn, sono così morbidi! Gli accarezzo un po' le guance, mi erano mancati questi momenti dove potevo toccarlo senza nessuno.

<< l'incanto che prova la mia mente quando ti vedo ed il grande sentimento che il mio cuore vorrebbe regalarti>> dico

Mi riaddormento a guardarlo.


Wallflower // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora