~Mattia~
Tutto andava bene. Tutto proseguiva come avevo sempre desiderato. Avevo una casa accogliente, il lavoro della mia vita ed un amore che mi appagasse. Era tutto perfetto. Ogni ingranaggio combaciava perfettamente. Ero realizzato e soddisfatto. Poi, non so neanch'io come, crollò via tutto, come granelli al vento.
La mia vita è diventata un vero e proprio giocattolo in balia di uno stronzo burattinaio, chiamato destino.Non ho mai vissuto tra cioccolata e zucchero filato. La mia bocca ha assaporato più sapori amari che dolci. Forse perché sono destinato fino dalla nascita, ad avere una vita turbolenta. Forse.
Ho sudato per arrivare dove sono adesso. Stringendo i denti, rinforzando le ossa, irrobustendo i muscoli. Quando volevo qualcosa ho sempre cercato di averla.
Ottenendola quando riuscivo, perdendola quando fallivo.
La mia famiglia proviene dal sud, una di quelle tradizionali, vecchio stampo. Sapete com'è no? Non bisogna far parlare di se. Specialmente tra i parenti. Quelli sono i più pettegoli più pericolosi. E sapete, avere un figlio gay, non è uno scandalo da poco. Vivere anni in una famiglia che non ti riconosceva per quello che sei, nonni, zii, cugini, che ti guardavano come se fossi un alieno. Cazzo mi piacciono gli uomini, mica gli animali. No? È così strano? Io, io non capivo seriamente la loro mente contorta, e ancora adesso non riesco a capirli.
Ho vissuto senza padre, a causa di un infarto avuto durante il lavoro, ha lasciato me e la mia famiglia, quando ero piccolo. Non ricordo bene quel periodo, ma la sua mancanza, anche se cercavo di nasconderlo, la sentivo e pure tanto. Mia madre, è il mio pilastro, è stata l'unica a darmi forza, a capirmi, a riconoscermi, a proteggermi. Per lei ero il suo prezioso figlio. Le dirò sempre grazie per tutto quello che ha fatto e che fa ogni giorno per me. Una grande donna che da sola ha cresciuto tre figli, riuscendo a dargli tutto quello di cui avessero di bisogno.All'età di 19 anni dopo il diploma mi sono trasferito a Firenze per l'università, settore di odontoiatria. In questa città mi sono ambientato quasi subito, beh il distacco familiare si sentiva però avevo un obiettivo da seguire ed i legami affettivi non si rompono per qualche km di distanza.
Il tempo universitario passò velocemente, e arrivai con uno scrocco di dita al quinto anno. Il più bello in assoluto. È stato pesante tra tirocinio e lezioni, più la tesi da preparare. Ma in quell'anno tutta la mia vita cambiò in meglio. Me lo ricordo benissimo il giorno in cui l'incontrai. Quando incrociai il suo sguardo, come dite voi donne ? "ho sentito le farfalle nello stomaco". No io peggio. Quelle farfalle mi divorarono completamente. La bellezza infinita di quel ragazzo era smisurata. Non sono di parte sappiatelo. Lui è bello e così sensuale cazzo. Era il sogno di tante ragazze e ragazzi messi insieme, di tutta l'università. Ma era Mio. Era tutto mio.A metà ottobre, l'università era iniziata da poco e quel giorno, me lo ricordo come se fosse ieri, avevamo quattro ore di "protesi dentaria", una materia interessante se non fosse per il professore che era una palla allucinante. C'erano ovunque teste penzolanti che provavano a stare svegli. Non ditemi che non si dorme in aula,lo so benissimo anch'io. Ma vi sfido a sentirlo per quattro ore consecutive e poi ne riparliamo.
Era lì seduto all'estremità del mio stesso bancone, intento a prendere appunti. Forse in tutta l'aula era l'unico che stava seguendo la lezione senza che Morfeo bussasse alle sue spalle. Era nuovo. Conoscevo quasi tutti dell'aula. È indubbiamente era la prima volta che vedevo quella creatura lì in aula. Senza rendermene conto, mi ero bloccato a fissarlo, e visto la fortuna che mi ritrovo, lui si accorse di tutto. Che visione sarà stata. Un ragazzo che ti fissa perso con la bocca aperta come uno stoccafisso. Che emozione. Che figura direi io. Che figura di merda, preciserei. È tanto per cambiare rise pure. Sicuramente sarà stata una visione sublime.
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Amnesia
RomanceRicorda ti prego! Ricordati di me, per favore Io ho bisogno del mio uomo Ti amo così tanto #1 in Amnesia