Amnesia

20 Capitolo

~ Christian ~

Mamma

È la prima parola che pronuncia un bambino, la mamma, la sua protettrice, la sua forza.

Amo mia madre, la amo con tutto me stesso, ma sono deluso, deluso da questa famiglia che non prova neanche ad accettarmi.

Troppi pregiudizi
Troppi pensieri ed orgoglio

Siamo una famiglia importante, non possiamo farci disprezzare

Cosa? L'amore del proprio figlio sarebbe un disonore per la famiglia?

Sono il loro figlio

Cazzo

La loro vita
Il loro sangue

Ma sembra non importare niente, l'unica cosa che conta è il nome della famiglia Baldi.

Ah che onore avere questo cognome.

Avvocati
Medici
Illustri Signori del cazzo

Che di valori non hanno niente.
Solo capi firmati e fumo nel cervello.

C'è di più del valore
C'è molto di più dei soldi

È così brutto amare una persona che ti ama a sua volta?

Solo perché è dello stesso sesso
Solo perché è un ragazzo come me

Non va bene?

Dio mi odio da solo per i pensieri che ho fatto quando questa cazzo di testa faceva male. E mi mordo la lingua per le parole che ho pronunciato, a Matt. A lui.

Mi dispiace
Mi dispiace così tanto.

Non avrei mai voluto farlo soffrire così, non dovevo lasciarlo così solo, nella bocca del leone.

Ha combattuto per me
Per il nostro amore

Semplicemente lui.

È un piccolo guerriero, l'amore mio. Adesso è qui insieme a me, è riuscito a portarmi a casa. Con la sua forza mi ha riconquistato. I suoi occhi, la sua bocca, la sua testa, amo tutto ormai di lui. Ogni singolo centimetro del suo corpo, morbido, caldo, è mio. Lui è il mio uomo. Il ragazzo che amo.

Lo sento accoccolarsi sul mio petto, stringermi come se fossi un cuscino, e rido perché è una visione così bella da osservare. Lo bacio e mugugna debolmente. Non ama essere svegliato, ma mi diverto a stuzzicarlo mordendogli il mento, poi la guancia, fino a prendermi le sue labbra.

"Matt?"

E stringe gli occhi, lamentandosi sopra di me.

E sorrido ancora, continuando a baciarlo, e stavolta mi sposto sul naso, con la sua forma perfetta, da sembrare scolpito.

"Ehi"

E di colpo, apre i suoi occhi, rimanendo colpito dalla sua bellezza mattutina.

Quegli occhi lucidi, assonati, sono il mio meraviglioso buongiorno.

"Chris Perché devi svegliarti sempre così presto?"

"Ma se sono le otto" risposi

E lo vedo girarsi verso il cellulare, e guardarmi alzando il sopracciglio contrariato

"Sono le sette idiota" e mi tira il cuscino in pieno volto.

"Ah si? Avrò il fuso orario nel mio allora" rispondo alzando le spalle, con aria innocente.

"Devi andare là?"

E quella domanda mi fa cambiare umore in un secondo

"Perché te ne esci con questa domanda adesso?"