26 Capitolo

1K 59 32
                                    

~ Christian ~

Ti sei ricordato di me ?
Sei ritornato da me, finalmente??

Sussurrava quelle parole con le lacrime negli occhi. I stessi occhi che non mi hanno fatto dormire per giorni. Mi ossessionavano la vita. Occhi che amavo, ma odiavo al tempo stesso. Quel senso di vuoto che sentivo, quella città che non mi apparteneva, quei posti che sembravano familiari ma tanto lontani. Quel viso, che guardavo ma sfumava nella mia mente. Io mi sentivo svuoto, tormentato e mi odiavo con tutto me stesso. Mi guardavo allo specchio, e non ero io, non era il Chris della mia mente, quel ricordo che avevo di me, ovviamente. Il cuore mi portava da una parte, la mente dell'altra. E più ci pensavo, più mi sentivo inutile, totalmente inerme a quella nuova vita, che non mi apparteneva per niente. Sentivo quelle fitte strane al cuore quando i miei occhi incrociavano il suo sguardo, quando qualcuno si avvicinava al lui, quando vedevo fargli spudoratamente la corte, ed io? Io mi sentivo ribollire dentro senza capirne realmente il senso, di tutta quella rabbia che mi suscitava ogni ragazzo che stava a pochi centimetri da lui.

Poi l'ho capito, lui era mio, soltanto mio, e non potevo lasciarlo a nessuno.

Quegli occhi
Quella bocca
Quel corpo
Quel ragazzo

Tutto era mio... è mio.

Ho lottato con me stesso per cercare di ricordare, sentivo di amarlo così tanto, che non ricordarmi neanche il nostro primo incontro, mi rendeva pazzo. Non ricordavo niente, guardavo Mattia e mi sembrava così estraneo, un estraneo che sentivo di amare. Una sensazione che non augurerei a nessuno, una sensazione che ti fa sentire così avvilito.

La prima volta, la mia prima volta, l'ho sentito come un uragano pronto ad avvolgermi totalmente. Lo guardavo abbandonarsi a me, e ho sentito un calore dentro il cuore che non provavo da tanto. Stavo lottando con me stesso, col mio me morto forse, e rinato dopo l'incidente. Il me ignorante ed idiota, il me prima di conoscere Matt. Mi ricordo quando lo prendevo in giro, quando quel ragazzo che gli faceva il filo mi stava sul cazzo. Quando ho tartassato Marco con le mie chiamate, perché non volevo ammettere che mi piacesse, il mio cuore l'ha saputo da sempre forse, io, invece, l'ho dovuto capirlo a poco a poco. Quel coglione che mi ha urlato arrabbiato, io che per ripicca stavo con quella ragazza che neanche volevo, baciavo lei e guardavo lui, vedendo quegli occhi tristi che mi frantumavano ogni volta.

L'ho fatto piangere tanto in quei mesi, ma non capivo il mio animo, è stata dura cambiare tutta la mia vita per lui, ma l'ho fatto perché l'amavo con tutto me stesso. Amavo le sue attenzioni, quando mi coccolava, e quando prima di dormire, facevamo l'amore ogni notte, perché era difficile riuscire a stare separato da lui.

Lo guardo e mi innamoro sempre di più. Lo guardo preoccuparsi per ogni cosa, e mi sento fortunato ad averlo nella mia vita.

Non mi sono mai sentito così, mai con nessuna ragazza ho provato quello che Mattia smuove dentro di me. Avevo paura proprio di questo sentimento incontrollato, un sentimento che non riuscivo a gestire per quanto fosse impazzito ai miei occhi. Mattia mi mandava in tilt. Ho cercato di dimenticarlo, ho provando a pensarlo come un semplice amico, come avevo fatto prima di iniziarlo a vedere con occhi diversi a causa di quel deficiente che gli girava intorno. Mi ripetevo sempre: Matt merita di più, Matt non può stare con uno così... ero totalmente impazzito, e geloso di lui. Anche immaginarlo a baciarsi con un ragazzo mi mandava in tilt il cervello. Ho fatto l'indifferente per tanto tempo, fino a quando non sono sbottato quella notte, la più bella forse, o forse è meglio che dica una delle notti più meravigliose che ho passato con lui. Tra i tremori, le paure, le incertezze, con un cuore che batteva all'impazzata per quel primo bacio dato con urgenza incontrollata.

Amnesia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora