34 Capitolo

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~ Christian ~

Vuoi allargare la famiglia,
insieme a me?

Mentre pronuncio queste parole, guardo i suoi occhi aprirsi leggermente per lo stupore ed apre la bocca scioccato.

Sorrido a vedere la sua espressione. Sorrido appena cerca di pronunciare qualcosa, senza riuscirci.

L'ho spiazzato.
Lo so, bene.

Ma vorrei tanto un piccolo Matt per casa. Un piccolino dagli occhi grandi e azzurri, simili all'amore mio.

"Sei impazzito?"

Eccolo...

Si Matt, sono impazzito seriamente.

"Forse"

Mi guarda come se fossi un alieno.

Sa che non amo i bambini e quando abbiamo preso la questione, mesi fa, l'ha presa come uno scherzo da parte mia. Quando, in realtà, un mini Matt lo vorrei seriamente... adesso, più che mai!

Mi ha cambiato radicalmente.

Quando penso al vecchio Chris, mi viene da ridere per quanto fosse immaturo ed irresponsabile. Non so ancora oggi come Matt si sia innamorato di me, in questa maniera. All'università ero davvero un coglione...

Ma questo ragazzo, qui di fronte, è riuscito ad intravedere la parte migliore di me, riuscendo a farla emergere del tutto e per questo dovrei dirgli grazie, per sempre.
Sono cresciuto insieme a lui, imparando ad amare una persona. Già, perché prima di lui, scherzavo, scopavo qua e là, senza sentimento, come se la persona accanto a me fosse un trofeo da mostrare per mettermi in mostra. Brutto da dire, ma era davvero così...
Ancora oggi, mi vergogno per quanto fossi un cazzone enorme.

Ricordo le sgridate di Matt, i suoi schiaffi, le porte in faccia ad ogni litigata. È sempre stato così, Matt arrivava sempre prima alle cose, sempre. Lui sapeva di amarmi dal primo momento che mi ha visto, dal primo ed io? Io come uno scemo l'ho capito con i suoi schiaffi...

Mente e cuore erano scollegati in quella fase.

"Ma a te non piacc-" lo blocco, lo fermo, baciandolo dolcemente. Prendendomi quelle parole che avrebbe voluto dire, dentro la mia bocca. Sorridendo, occhi dentro occhi. Continuo ad assaporare le sue labbra così calde e morbide, arrossate ancora dopo aver fatto l'amore. Apre la bocca ed accarezzo la sua lingua. Soffia, chiudendo gli occhi, ansimando piano, mentre continuiamo a mangiarci tra i baci.

"Ti amo" sussurro

"Ti amo" ripeto e lo stringo, portandolo ancora più vicino, afferrandolo della nuca, mordo, lecco, lo bacio, diventando così avido da togliergli il fiato.

Divento così, ogni volta.
Non posso non averlo
Non posso non baciarlo, stringerlo, sentilo vicino.

È la mia ragione di vita, ormai.
Dipendo da lui
Il mio ossigeno, per sopravvivere.

"Voglio crescere un marmocchio con te" soffio, riprendendolo a baciare, piano.

"Un bambino nostro?" Sussurra, guardandomi negli occhi.

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