Amnesia

30 Capitolo

~ Christian ~

Sono rimasto pietrificato dai suoi occhi, delle sue parole, dal suo sguardo...

Stavamo mangiando tranquilli, abbiamo fatto l'amore due ore prima, ed adesso la sua bocca parla di divorzio?

Se è un fottuto sogno, voglio svegliarmi!!!!!!

Urla ed io insieme a lui

Non è mio figlio
Non gli sto mentendo
Non ho fatto sesso con Rebecca

Cazzo
È tutto assurdo
TUTTO

Voglio divorziare da te

Non puoi dirlo davvero Matt, no dopo quello che hai passato per aspettare il mio ritorno, non posso credere che tu dica quelle parole, quelle dannatissime parole.

Leggo quei fogli e muoio vedendo la firma di Mattia...
Lo guardo e non sento più niente

A cosa sto assistendo?

Catturo i suoi occhi e li vedo liquidi, sta per scoppiare e mi sento peggio.

Matt per favore, per favore non voglio. Non voglio separarmi, non voglio vivere senza di te...

Voglio divorziare da te

Rimbombano dentro le orecchie, e non ci vedo più...
Stringo quei dannati fogli, e guardandoli con una rabbia assurda da bruciarmi il cuore, prendo la penna che stava sul tavolo, e mi blocco a guardare il nulla.

Stava finendo tutto, sta finendo tutto,
Così ?

La sua voce trema, lui sta morendo dentro, come me...

Maledizione, Matt che cazzo stiamo facendo?

Singhiozza, e vorrei abbracciarlo per fargli capire quanto è importante per me, è la mia stessa vita, come fa a non capirlo?

Dormo nella stanza degli ospiti, domani prendo le mie cose e vado via

Bugiardo.

Menti.

Stai mentendo a te stesso, non vuoi andartene, non ci credi neanche tu, perché cazzo piangi se è quello che vuoi fare? Perché stai di merda mentre mi guardi prendere la penna per firmare questi cazzo di fogli che strapperei seduta stante... perché? Perché Mattia?

Dimmelo.

Sento i suoi passi allontanarsi, e poi chiudere la porta con forza, udendo un tonfo subito dopo.

Lascio cadere la penna e la guardo senza forze, rotolare sul pavimento.

Silenzio
C'è troppo silenzio

Tutto ha cessato di esistere, tutto, io stesso, il mio cuore, la mia anima... tutto.

Non sono niente senza la mia metà, non sono nessuno. Se ha intenzione di lasciarmi, posso morire qui, subito, adesso!

Il mio volto ha freddo, bagnato dalle mie stesse lacrime, abbasso lo sguardo verso quei fogli maledetto, e buttando fuori un urlo pieno di rabbia, li straccio accasciandomi sul tavolo, stringendo a pugno un pezzo di carta strappata. Per poi lasciarlo rotolare sul tavolo, fino a quando non vedo una M, davanti gli occhi. Così lo riprendo in mano, srotolandolo e fisso quella scritta, quel nome, il nome del mio amore.