Ero in classe, pronto a richiedere le schede dei compiti che ho fornito il giorno prima.
Chiamai il primo nell'elenco del registro. Non ricordavo i nomi di quei ragazzi. Insegnavo in 7 classi diverse, due materie diverse.
<<l'ho dimenticato vicino al gas e ha preso fuoco>> si giustificò. <<ma no... un foglio vicino a una forte fonte di calore prende fuoco! Ma... da quando?>> dissi ironico con una punta velenifera nel tono.
<<ci è finito sopra il latte di mio fratello>> ecco un altro idiota. <<con un rutto o un tentativo di digestione finito male?>> chiesi dandogli un buffetto così forte sul collo da lanciarlo ad un metro dalla cattedra.
Ecco il buffone della classe che stava arrivando.
<<mi ci sono spazzato il culo perchè ero in bagno ed era finita la carta>> spiegò. Risate di sottofondo...
<<Ah. Come i primitivi proprio... Comunque tranquillo, ti semplifico la vita: la prossima volta non avrai bisogno di spazzarti il culo con un mio compito perchè ti do il debito e solo dio potrà farti passare l'anno!>> ringhiai, ed ecco che tornò il silenzio tombale in classe.
Ecco una studentessa ripetente.
<<mi è caduto nel lavandino. Non chieda è imbarazzante>> disse lei. <<no... tranquilla, ho capito che eri in buona compagnia>> sbottai mandandola al qual paese.
Si fece avanti la secchiona.
<<bravissima, complimenti hai preso 10>> corressi in un lampo il suo compito. Oramai ricordavo le risposte giusto come l'ave maria.
<<cazzo hai scritto?>> domanda il buffone di corte/classe.
<<rispetto a te, qualcosa! Capra!>> lo mandai a sedere. E dopo aver corretto gli orrori grammaticali e aver passato 15 minuti a leggere la gazzetta dello sport.
Suonò la campanella.
Uscii e con la macchina mi diressi verso casa. Quel pomeriggio niente lavoro al dipartimento.
Entrai e vidi Oscar in piedi che giocava con le pagine gialle.
<<dio, hai combinato un casino!Ma dov'è quella?>> ringhiai. Notai che non c'era nessuno in casa.
Chiamai Derek.
<<ma dove credi sia finita la baby sitter?>> domandai perplesso. <<boh... non è li?>> chiese lui. <<perchè pensi che te lo abbia chiesto... per conversare?!>> sbraitai attaccandogli il telefono in faccia.
<<adesso cerchiamo la baby sitter e poi la ammazzo, ma non davanti a te, non è educativo>> dissi prendendola in braccio.
Andai verso la cucina. Sul frigo c'era un foglio con scritto -avevo un appuntamento col mio ragazzo. Mi scusi-
<<ehi amore... adesso scegliamo una nuova baby sitter la tua è morta alle 7 e 45 di domani>> sorrisi cambiandole la bomba tossica.
La porta del salotto si aprì violentemente. Ecco Derek.
<<tutto okay?>> domandai.
Afferrò Oscar, la guardò da cima a fondo, per analizzarla. <<amore mio... dio appena papà ha chiamato io mi sono precipitato da te... cucciola!>> la stritolò.
Oscar gli fece pipì addosso.
<<ma ma>> disse lei sorridendo.
<<no io sono Derek, lui è il papà>> disse Derek non preoccupandosi del fatto che puzzava come la lettiera del gatto usata.
<<ma ma>> disse ancora lei.
<<chiamami come vuoi cucciola>> mi diede la piccola e si levò la maglietta.
Coprii gli occhi di Oscar.
<<ma ti sembra il caso? Nudismo davanti ad una minore!>> sbraitai.
<<come se ricorderà qualcosa di quello che succede adesso e sopratutto povere pagine gialle ma ha già gli artigli?>> domandò Derek.
<<sì! Te l'ho detto otto volte! Ma non mi ascolti. Pensi solo a lavarti, mangiare, rompermi le scatole e coccolare Oscar. Non parli mai con me!>> ero in piena crisi da prima donna.
<<primo, non mi sono ancora sposato per una ragione, secondo... amore non fare così... ti do più ascolto. Parliamo a cena okay... su non fare così>> mi stava accarezzando la testa. Oh no! Ero la donna della coppia.
<<Illian>> disse Oscar.
Misi il pannolino alla cucciola e la misi nella culla con in sottofondo una ninna nanna comprata su internet.
E finalmente avevo il tempo di rilassarmi. Oh santa ninna nanna... sei peggio del rum... la stendi per tre ore filate...
Mi misi sul divano, e ascoltando anch'io la ninna nanna che mi rimbombava nelle orecchie caddi in un sonno profondo.
Ciò che non accadeva da circa 28 settimane.
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I love you dad - Mio Papà? Il Mio Eroe
Short StoryUn uomo alle prese con un bambino è la cosa più esilarante che potessimo vedere. Ma se poi l'uomo è un bell'imbusto, super corteggiato, con un lavoro super impegnativo. Allora le risate sono assicurate, tra pannolini sporchi, bagnetti finiti in trag...