Papà dell'anno...

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Avevo fra le braccia la mia bambina, ogni volta la stessa storia, prima mi lamento, poi ricordo quanto amo quella bambina. La mia piccola Oscar Talia Black.

Oscar era il nome di mio padre. Talia era il nome della madre.

Si era addormentata appena l'avevo presa in mano. Avevo paura che soffrisse di narcolessia, ma il pediatra diceva che era normale.

E per avere più informazioni lo invitai a cena.

Misi Oscar nella culla, accesi quel coso che avevo comprato in farmacia e l'altro me lo portai appresso.

Mi misi ai fornelli. In poco avevo preparato un secondo di pollo e, come primo un insalata di riso.

Non ebbi il tempo nemmeno di apparecchiare che sentii il campanello.

Aprii la porta.

Era il pediatra. Occhi verdi, capelli scuri. Alto circa 13 centimetri in meno di me.

<<salve>> sorrisi. <<possiamo anche darci del tu se vuole>> sorrise lui. <<certo... accomodati, ci metto poco ad apparecchiare>> sorrisi.

Sentii il coso che trasmetteva in diretta il pianto di Oscar.

<<se vuoi vado io>> era molto gentile. Quindi gli mostrai la culla che era messa temporaneamente nel mio studio.

Lui prese Oscar in braccio.

E venne con me in cucina.

<<ehi... sch... il papà è lì... adesso che fai? Vuoi la pappa?>> domandò lui, era davvero carino con lei. Soprattutto perchè non stava più piangendo, ansi stava ridendo per le smorfie buffe che faceva.

Nel frattempo avevo apparecchiato.

<<quando ha mangiato?>> chiese. <<poco fa>> risposi mettendo il tocco finale alla tavola cioè due birre.

<<il papà ha messo le birre a tavola... ti piace la birra?>> domandò lui alla bimba.

La bimba iniziò a piangere.

<<mi sa che non si beve stasera>> disse lui portando la bimba nello studio.

Sentii che canticchiava una ninna nanna degna di una mamma e in poco Oscar dormiva.

<<secondo te dobbiamo davvero evitare la birra?>> chiesi asciugando una finta lacrimuccia.

<<si, la bimba ha parlato e poi, una cosa che i bambini odiano è la puzza d'alcool, non vorrai mica farla piangere tutta la notte>> Derek si sedette a tavola, accanto a me che, sfortunatamente, dovetti mettere cola e acqua a tavola.

La serata passo davvero in modo piacevole, e per quanto io pensi che sia starno mi attraeva quel uomo.

Finita la cena, io diedi la pappa a Oscar e Derek si offrì gentilmente di lavare i piatti.

Dopo quel'ultimo sforzo ci tuffammo sul divano a guardare un horror.

<<hai detto che insegni al liceo... con le tue lauree perchè non hai scelto altro? Cioè, anche l'insegnante è okay, ma... non hai pensato a fare il medico?...>> chiese lui.

<<ebbene, no, mia moglie era un insegnante, ero finito per caso in quel liceo, un ragazzo era svenuto ed io avevo un turno in ambulanza, mi sono innamorato da subito. Ho dato le dimissioni e mi sono fatto assumere dal preside. Abbiamo passato 5 anni fantastici, poi il matrimonio e dopo poco, ecco che è nata Oscar,e il resto già lo sai>> lo dissi con un po si tristezza.

<<e con una bambina, il lavoro da insegnante e il lavoro a casa come te la cavi?>> domandò ancora. <<ebbene quando sono a scuola ho una baby sitter, quando torno da scuola ho ancora la baby sitter per altre tre ore, cioè il tempo di correggere i compiti in classe e di rilassarmi per circa mezz'ora... in sintesi due quarti del mio stipendio se ne vanno solo con Oscar...>> spiegai sorseggiando del tè.

<<sei felice di questa bambina?>> hai toccato un tasto dolente amico.

<<diciamo che i rigurgiti sulle maglie, l'insonnia e lo stress non mi fanno sorridere, ma quando la vedo, tutto cambia>> avevo gli occhi lucidi.

<<mi dispiace per tua moglie... non molti la gestiscono come te>> mi abbracciò. Appena lo guardai negli occhi, ecco che lo baciai. Strano a dirsi, ma ero vulnerabile e solo...

La festa si spostò in camera mia ma per poco, ecco che Oscar piangeva ancora.

<<la principessa chiama>> mi misi in piedi.

<<credo che io debba->> <<resta... sempre che tu non abbia altro da fare>> lo interruppi. <<vuoi che passi la notte con te?>> domandò.

<<se non ti dispiace dormire con un uomo, che avrà una bimba di un mese e mezzo sul petto che dorme e che al minimo spostamento si sveglia>> sorrisi.

<<non mi dispiace per niente... il contrario, se voglio il padre devo prendere il pacchetto completo>> concluse lui.

Andai a prendere Oscar la portai in camera e dopo avergli dato un bacio amorevole ne ricevette uno anche da Derek.

Appena la misi sul mio petto per la mina volta gattonò/rotolò in mezzo a noi, così ci girammo di fianco per osservarla e in poco crollammo con lei.

Le ore successive passarono fra me e Derek che ci alzavamo a turno per cambiarla o darle da mangiare.

I love you dad - Mio Papà? Il Mio Eroe Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora