Capitolo 36

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Oggi è l'ultimo giorno qua a Cape Town, è stato a dir poco meraviglioso, se devo però devo dirla tutta non sono stata molto bene a livello salutare, negli ultimi giorni ha incominciato a girarmi parecchio la testa, ho avuto parecchi mancamenti e la nausea.

-Sofia è tutto okay??-

-Sì, Bea non preoccuparti- urlo a stento dall'altra parte della porta. La porta si spalanca e lei entra, si vede che è preoccupata e quando mi vede in quelle condizioni, inginocchiata sul pavimento del bagno, si siede vicino a me e inizia ad accarezzarmi la schiena.

-Senti vuoi fare il test ?, Anche io non volevo farlo ma poi mi sono convinta, ora sono più tranquilla sapendo di non essere incinta.- mi sussurra, continuando a massaggiarmi la schiena.

-Beatrice lo capisci che io non sono incinta, cazzo, ti avverto mi sto incazzando e anche parecchio, ma se vuoi che faccio questo diamine di test lo farò, basta che poi non continui a stressarmi, ho solo bisogno di riposarmi, questo è il punto, dammi qua- gli strappo il test dalle mani e lo faccio, so come si usa, lo avevo già fatto quando stavo con Simone.

...
-Sofia, Sofia, ti prego rispondi!!!! Ohiii!! Sofia??!??, Mary prendi l'aceto muoviti!!- 

Apro lentamente gli occhi, mi ritrovo sdraiata sul divano, l'ultima cosa che mi ricordo è che ero in bagno e poi...poi....due lineette rosa parallele. Vorrei che tutto questo fosse un sogno.

-Sono incinta vero?- dico con la voce mozzata, Bea annuisce.

Stiamo preparando le valigie, sto piegando le mutando e i calzettoni, il resto è già dentro, stranamente avevo preso poca roba, intanto mi sto confidando con loro due, sono disperata.

-Ma che cosa dico a Fede?, insomma così all'improvviso, non era programmato di avere un bambino a 18 anni-

-Ascoltami bene, non puoi programmare tutta la tua vita, ci sono cose che non si possono programmare, pensi che io abbia programmato di avere un figlio da tuo fratello, non stavamo neanche insieme quando lo ho scoperto!- Mary mi guarda negli occhi, come non  mi aveva mai guardato, è uno sguardo strano, serio, non so bene come descriverlo, come quando tua mamma ti sgrida per qualcosa che hai detto o fatto.

-Le valigie sono già pronte,  alzati piano dal letto e non fare movimenti bruschi, vai nel taxi che dobbiamo andare all'aeroporto- mi ordinano le altre due; faccio cenno di sì con la testa e mi infilo nel taxi, vorrei sparire dal mondo in questo momento, ho capito che non esiste solo il bianco o il nero, il bene o il male, esiste anche il grigio, devo prendere una decisione, devo decidere se bianco o nero, devo pensare al mio futuro, non devo pensare più alla mia felicità ma anche a quella di Federico ormai siamo una cosa sola. Cosa gli dirò? Come la prenderà? Voglio veramente questo bambino?

Ti amo come Ron ama Hermione //Benji&Fede//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora