-Ho preso una decisione- esordì al telefono Viktor. Quella mattina dopo quasi dieci giorni di assoluto silenzio, si era deciso ad accendere il telefono, mettendo la vibrazione per i troppi messaggi ricevuti. Uno addirittura da Otabek. Si pentì di aver fatto preoccupare tutte quelle persone, ma il rifiuto di Yuuri lo aveva ferito, segnandolo nel profondo. Sapeva di aver sbagliato, ma quando vivi per anni da solo, senza relazioni non sei in grado di prendere decisioni di coppia, e lui era impulsivo. Lo era sempre stato, non aveva mai pensato troppo alle conseguenze di quello che faceva, perché non c'era con lui nessuno che poteva rimetterci. Poi era arrivato Yuuri con la sua dolceza e innocenza e la sua dura corazza era caduta tutto di un botto, lasciandolo in bilico delle emozioni. E aveva fatto quello che sapeva fare meglio, agire. Ma aveva quasi ucciso Yuuri, aveva quasi distrutto la vita di Chris,il tutto pensando di aver fatto la cosa giusta.
-Viktor, dove diavolo sei stato, eravamo preoccupati- urlò Yakov, al telefono.
-Nella baita, dovevo schiarirmi le idee- rispose il russo.
-E non potevi dirmelo, evitandomi un infarto?- chiese l'allenatore.
-Come se non fossi abituato alle mie fughe- disse Viktor.
-Beh, quella volta almeno i giornalisti mi avvisarono- rispose Yakov, arrabbiato. -E quando sei andato in Giappone mi hai salutato-.
-Si. Hai ragione. Scusami se ti sei preoccupato- disse poco dopo il russo al telefono.
-Di cosa volevi parlarmi?- disse Yakov, con tono più gentile.
-Voglio andare in Svizzera, implorare il perdono di Yuuri e accamparmi sotto la finestra della clinica, rischiando l'arresto- disse Viktor.
-Dovresti allenarti per il nuovo campionato- disse Yakov.
-Mi ritiro ufficialmente, non mi interessa, Yuuri è quasi morto per colpa mia, ora devo fare qualcosa per lui-.
-Credi che ritirarti sia quello che vorrebbe lui?-.
-Non lo so, ma è quello che voglio io-.
-Vitya, pensaci su, hai al massimo ancora un anno o due di attività- disse l'allenatore.
-Lo so- rispose Viktor.
-E quindi?- chiese l'altro, sospirando.
-Devo andare in Svizzera, Yakov, ti prego- disse l'altro.
-Lo capisco, prenditi solo una pausa, ma non ritirarti-.
-Non te lo posso promettere- disse sottovoce.
-Almeno pensaci su-.
-Lo farò, promesso- rispose Viktor.
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Yuri On Ice : In quei Giorni
FanfictionQuando Viktor agisce cercando di non ferire il compagno, finendo però per creare un casino di proporzioni epiche. difficile da superare, anche per due persone che si amano alla follia, e quel filo rosso teso, è pronto per essere spezzato.