la storia gira

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Capitolo 8

La storia gira


Pov Jacob

Siamo sullambulanza da una decina di minuti e il paramedico ha detto che ci vorranno sì e no quaranta minuti per raggiungere lospedale.

Noto che le ferite di Cora cominciano a guarire più velocemente del normale, io lo giustifico subito dicendo che il sangue che le ho passato, essendo entrambi A positivo, appena caricati sullambulanza deve aver influito sulla guarigione delle ferite. Anche se il paramedico mi guarda perplesso alla fine si arrende e lascia perdere.

Dopo un paio di minuti Cora si sveglia.

C: ehi dove siamo? Cosè successo? Dove sono i lupi?

Chiede preoccupata mettendosi a sedere.

P(paramedico): siamo in ambulanza signorina e farebbe meglio stare giù ha perso molto sangue.

Cora mi guarda perplessa.

J: dopo lesplosione sono arrivati subito lo sceriffo più due agenti che passavano lì vicino, ci hanno soccorsi e hanno chiamato lambulanza.

Cora si ristende cominciando a guardarmi con uno sguardo indecifrabile.

Non capisco se è arrabbiata o preoccupata, insomma credo che sappia che con il test del DNA non si può vedere la nostra parte di lupo e che il nostro DNA risulti completamente umano.

Ma poi mi parla guardandomi dolcemente.

C: grazie per averi salvata.

J: non cè di che, visto che se non era per la mia insistenza, oggi non saresti entrata nel bosco.

Dico chinandomi su di lei e dandogli un bacio a stampo.

AR: siete stati molto fortunati ad avere con voi quelle bombole di gas che esplodendo vi hanno salvato dai lupi, a proposito a che ti serva la fiamma ossidrica?

J: io uso la saldatrice un po per tutto, la maggior parte delle volte per creare opere darte moderna che poi rivendo, mentre le bombole erano per la cucina a gas.

AR: ok....

l'agente non sembra molto convinto e anche Cora mi guarda strano.

C: non ricordo di aver visto sculture nel tuo appartamento.

J: essendo molte molto ingombranti, non le ho portate con me e non ho ancora avuto loccasione di crearne di nuove.

Con lo sguardo cerco di far capire a Cora che ha dovuto raccontare una balla per giustificare lesplosione, dato che non potevo dire che ero stato io investendole con una fiammata che il mio stesso corpo aveva rilasciato.

AR: ah...... strano hobby per un ragazzo.

J: già...

I restanti venti minuti li passiamo in silenzio, con io che tengo la mano a Cora mentre ci guardiamo negli occhi come se cercassimo di comunicare attraverso di essi.

Una volta arrivati in ospedale sia le mie ferite che quelle di Cora sono guarite quasi completamente, cosa che ha lasciato perplessi medici e infermiere.

Dopo svariati esami e lennesimo rifiuto da parte mia di mandare il mio sangue ad un centro di analisi specializzato e laver fatto promettere al medico, ai due paramedici e alle due infermiere con la scusa della privacy medico-paziente, di non rivelare a nessuno la mia capacità di guarigione accelerata, ci dimetto.

Subito dopo essere stati dimessi dall'ospedale siamo scortati alla centrale, dove dobbiamo rilasciare una dichiarazione su ciò che è accaduto nella foreste.

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