Ballo?!?!?!?

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Capitolo 20;BALLO?!?!?!?

Pov Cora

Appena esco dalla centrale vedo Emi in lacrime, appoggiata all’auto di Jacob.

Io mi avvicino velocemente e l’abbraccio.

E: perché? Perché proprio lui?

C: tranquilla Emi, ora devi solo pensare a stare tranquilla.

Lei si stacca bruscamente e mi da le spalle.

E: come posso stare tranquilla in un momento del genere?

La sua voce è rotta dal pianto.

J: non lo devi essere.

Jacob mi arriva da dietro e dal suo sguardo capisco cha sa quello che fa.

J: adesso andiamo a casa, lì ti sfogherai, butterai fuori tutta la tua rabbia tutta la tua tristezza tutto ciò che ti tieni dentro.......... Va bene?

Lei annuisce cercando di trattenere le lacrime.

Saliamo in macchina e dopo qualche minuti Emi smette di piangere.

Forse si è calmata.

***

J: È solo la quieta prima della tempesta.

***

Io mi volto verso Jacob ma lui continua a guardare fisso di fronte a se.

Appena arrivati a casa di Emi, lei entra nell’appartamento con calma.

Forse Jacob si sbagliava.

Emi inizia a tremare appoggiandosi alla parete e scoppia in un pianto fragoroso, accasciandosi a terra.

Io corro subito ad abbracciarla, lei si avvinghia a me mentre continua a piangere, urlare il nome di Lucas e a chiedere perché.

Va avanti per quasi un’ora prima di addormentarsi stremata tra le mie braccia. Jacob la sistema sul divano, intanto io prendo una coperta e gliela adagio delicatamente sopra, lei si rannicchia e flette le labbra in un dolce sorriso quasi impercettibile. Noi ci sediamo dall’altro lato del divano non volendo lasciare Emi da sola. Io me ne sto bella rannicchiata tra le braccia di Jacob che si legge un libro che ha trovato tra gli scaffali del salotto di Emi.

Dopo una quarantina di minuti qualcuno bussa alla porta, io essendo praticamente sopra Jacob, sono l’unica in grado di alzarsi.

AN: ehi Emi perché oggi….

Io le tappo la bocca con le mani.

C: Emi sta dormendo, ha avuto un brutto shock oggi, adesso ti raccontiamo tutto ma tu devi stare calma.

io e Jacob usciamo dall’appartamento cosi da non rischiare di disturbare Emi. Raccontiamo tutti i dettagli a Ann, del massacro, della storia di Lucas, delle sue motivazioni e di come è morto.

Lei rimane turbata da tutte le notizie che riceve.

AC: adesso dorme giusto?

Noi due annuiamo.

AC: voi andate a casa, ci penso io ad Emi.

J: ok, ah puoi dire ad Emi che ho preso questo in prestito.

Jacob le mostra il libro che in mano.

AC: ah “il segno della croce” di Glenn Cooper, l’ho letto, è carino.

C: allora noi andiamo. Ciao.

J: ciao.

AC: ciao ragazzi.

La Lupa e il CerberoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora